Al di là del nome storico che porta, e che rievoca orizzonti avventurosi difficili da far rivivere oggi, Opel Frontera è un modello di grande importanza nell’attuale offerta della Casa tedesca. Completa la famiglia dei SUV riempiendo di nuovo e “meglio lo spazio tra Mokka e Grandland, ma non soltanto.
Si tratta dell’unico modello di questa famiglia disponibile con sette posti anche se solo per la GS Ibrida. Opportunità, questa, non prevista nemmeno su nuova Grandland malgrado le dimensioni più abbondanti, e si colloca come reale alternativa compatta e multiruolo alle più tradizionali station wagon come Astra SportsTourer.
Non è tutto: Frontera nasce su una piattaforma nuova per Opel, la Smart Car condivisa con le Citroën C3 e C3 Aircross e con la futura famiglia della Fiat Grande Panda. Una base che ha il fine primario di contenere i costi e garantire un posizionamento sul mercato in una fascia più accessibile. In questo senso, dovrà dividersi il mercato con C3 Aircross, che ha gli stessi volumi e destinazione d’uso ma probabilmente un listino che partirà ancora più in basso. Con l’obiettivo di attaccare i best seller del mercato dei SUV compatti accessibili in cui domina Dacia Duster.
Si parte con due modelli dotati di motore mild-hybrid da 100 e 136 CV e con un elettrico da 113 CV e 305 km di autonomia, in attesa di una variante “Long Range” da 400 km che arriverà però non prima della prossima primavera. I prezzi, per l’allestimento Edition, vanno dai 24.500 ai 26.000 euro per gli ibridi e arrivano a 29.000 per l’elettrica, con un supplemento di 2.000 euro per la GS e un odi 900 euro per l’opzione dei 7 posti.
Opel Frontera: come è fatta
Lunga 4,39 metri, larga 1.84, alta 1,63 con un passo di 2,67 e un’altezza da terra di circa 18 cm, Frontera ha en poco in comune con Crossland, il modello che va a sostituire. I richiami al fuoristrada quasi “dovuti” per via del nome che porta sono più suggeriti che urlati, ma ci sono. Forme solide, con un ampio volume posteriore modellato in funzione dello spazio, passaruota muscolosi, solo per citare i più evidenti.
Frontera interpreta nel modo più essenziale le nuove filosofie di Opel, iniziando dal “Detox”, l’eliminazione del superfluo, e la “Greenovation” consacrata alla sostenibilità. Ne deriva un’auto costruita con soluzioni intelligenti, come il sistema di stivaggio di oggetti sul tunnel, riciclabile al 95% e costruita con ampio uso di plastiche, tessuti e materiali riciclati.
Anche nella semplicità c’è però una certa cura per i dettagli, frutto di un design attento, che non trascura nemmeno i cerchi in acciaio. Per l’allestimento Edition infatti, in alternativa alle ruote in lamiera con copricerchi in plastica si possono avere quelli bianchi con coprimozzo a stella, parte dello Style Pack che include anche il tetto bianco e dà un tocco classico all’insieme.
La plancia si sviluppa in orizzontale e accoglie due display digitali da 10″affiancati e dotati di navigazione, funzione mirroring, Apple CarPlay e Android Auto entrambi wireless e Opel Connect, doppie prese Usb anteriori e posteriori.
L’abitacolo offre un’ampia zona posteriore accessibile tramite porte ampie e di forma regolare, e un portellone con doppio fondo da 460 litri indipendentemente dalla motorizzazione. Il divano con schienale diviso in tre parti consente di modulare lo spazio e arrivare, abbattendolo completamente, a 1.600 litri.
Opel Frontera: la meccanica
La piattaforma Smart Car su cui sorge Opel Frontera è una base sviluppata dai partner di Tata Engineering per modelli di segmento A e B. Rappresenta l’alternativa semplificata sia alla CMP sia alla futura STLA Small ed ha sospensioni anteriori MacPherson e posteriori ad assale torcente. La batteria LFP (Litio Ferro Fosfato) da 44 kWh è ricaricabile in corrente continua fino a 100 kW (26′ per arrivare all’80%). In corrente alternata il caricatore di bordo è invece da 7,4 kW, con l’opzione del trifase da 11 kW. In questo caso i tempi vanno da 4h 20′ a 2h 50′. Il motore è l’M2 della nuova famiglia Stellantis, da 85 kW (113) CV e 125 Nm di coppia, con riduttore monomarcia. Quanto all’ibrido, è mosso dal tre cilindri benzina 1,2 da 100 e 136 CV supportato da un motorino elettrico installato nel cambio DCT a sei rapporti. La coppia va dai 205 ai 230 Nm.
Opel Frontera: come va
La messa a punto specifica di Opel, ferma restando la base comune, si è concentrata soprattutto sulla guidabilità. Che, per la Casa tedesca, deve essere “a prova di autostrada”. In particolare, quindi, è stata rivista la taratura dello sterzo che in effetti è uno degli elementi più degni di nota soprattutto sul modello elettrico. Provato in allestimento GS con cerchi da 17″ e pneumatici 215/60 (Edition: 216/65 su 16″) ha sfoggiato una piacevole omogeneità e precisione a ogni andatura.
Le prestazioni sono più che sufficienti a vettura scarica, con buono spunto e progressione che ormai ci si aspettano anche dalle elettriche meno potenti. Più semplice anche nella gestone energetica, Opel Frontera elettrica dispone soltanto di un tasto “C” che sta per Comfort. Rispetto al programma Drive addolcisce un po’ la risposta al gas e riduce l’intensità della frenata rigenerativa di un terzo (da 1,2 a 0,8 m/s2). Questo rende l’auto più scorrevole in rilascio.
Potenza e coppia sono comunque un po’ limitate immaginando l’utilizzo a medio e pieno carico, fatti salvi gli oltre 1.500 kg della massa a vuoto. Non è stato possibile valutare il consumo (non ancora dichiarato nei dati ufficiali) in quanto la voce non compariva nemmeno nella strumentazione.
Il modello ibrido è apparso, nella versione Edition e 136 CV, più “leggero” anche nella guida, e un po’ incerto nei passaggi di marcia. Specie a bassa velocità anche per via di una logica che di base predilige comunque le andature tranquille e la massima economia. Discreta anche la silenziosità, sebbene il benzina all’avvio tenda a essere un po’ ruvido (ma accade anche con vetture di categoria superiore). Un effetto certo amplificato dal confronto con l’elettrica provata poco prima.
Buono, sui entrambe, il corredo di dotazioni di sicurezza per quanto anch’essa a livello base sui alcuni dispositivi come il cruise control, non adattivo. Ci sono però l’Emergency Brake, il Lane Keep Assist, l’Attention Alert e sulle GS il Blind Spot Monitor.