Honda Civic Type R: la prova a Imola della nuova sportiva giapponese

Abbiamo messo alla prova la nuova Honda Civic Type R tra i cordoli del circuito di Imola. E' lei la compatta sportiva migliore sul mercato?

Per molto tempo, il segmento delle compatte sportive ha avuto una e una sola regina: la Honda Civic Type R. Nel corso degli anni sono state molte le vetture che hanno tentato di rubarle lo scettro, ma è più facile a dirsi che a farsi. Oggi, a trent’anni esatti dal debutto della prima vettura firmata Type R, la Civic più cattiva di tutte si rinnova e per questo motivo sono andato a Imola per vedere se la nuova generazione della sportiva giapponese merita ancora di stare sul trono delle hothatch.

Honda Civic Type R: estetica funzionale

Dunque, per capire davvero come è fatta la nuova Civic Type R occorre dimenticarsi completamente della precedente generazione. La nuova serie della sportiva giapponese non ha quasi più nulla in comune con la serie uscente, anche e soprattutto a partire dall’estetica, che qui è tutta funzionale. Sulla nuova Civic la forma segue la funzione, questo significa che tutti gli elementi presenti sulla carrozzeria hanno una specifica funzione aerodinamica. Nel frontale domina la scena una grande presa d’aria che ingloba due aperture più piccole preposte al raffreddamento dell’impianto frenante anteriore.

Qui inoltre è presente un piccolo lip che lavora in accordo con la grande ala posteriore e che insieme assicurano molto grip aerodinamico alla vettura. Le dimensioni della Type R rimangono molto vicine a quelle te le Civic più “tranquille”: la lunghezza resta di poco inferiore ai 4,6 metri mentre cresce soprattutto la larghezza della vettura, enfatizzata visivamente dai nuovi parafanghi bombati. Inediti sono anche i cerchi in lega con una struttura riprogettata in grado di assicurare una maggiore resistenza alle sollecitazioni, con un raggio che scende da 20 a 19 pollici.

Honda Civic Type R: sportiva ma sfruttabile

Spostandoci negli interni, qui si apprezza il grande lavoro svolto dai tecnici Honda non soltanto per donare all’ambiente interno un aspetto molto più sportivo ma anche per assicurare una perfetta ergonomia di guida: la triangolazione tra volante, cambio e sedile è praticamente perfetta. A tutto questo poi, si aggiunge una particolare attenzione rivolta alla scelta dei materiali: nell’abitacolo della Civic Type R domina l’Alcantara, che riveste la corona del volante ma anche i sedili e la parte bassa dell’abitacolo. A proposito dei sedili questi hanno una forma molto contenitiva ma allo stesso tempo riescono ad essere molto confortevoli anche nell’uso quotidiano, un plus è importante per una vettura che comunque vuole essere sfruttabile a 360°.

2023 Honda Civic Type R unveil

Tanta poi la tecnologia bordo che si esprime nella presenza di un quadro strumenti digitale dalla grafica personalizzabile e soprattutto nella presenza del grande schermo del sistema di infotainment posizionato a sbalzo al centro della plancia. Da questo inoltre è possibile accedere alle funzioni del sistema “Log R“. Questo permette di tenere sotto controllo tutti i parametri di funzionamento della vettura in tempo reale, ma non solo. E’ infatti possibile accedere ad un vero e proprio sistema di telemetria che registra tutti i movimenti e le azioni che vengono fatte su sterzo, cambio, acceleratore e freno. Il sistema, attraverso il GPS, è in grado di capire in quale circuito state correndo in quel dato momento offrendovi così un report sul vostro stile di guida con consigli utili per ottimizzare il tempo sul giro.

Honda Civic Type R: sotto il cofano c’è un gioiello

Ma veniamo all’elemento più importante di questa nuova Civic Type R ovvero il suo motore. Sotto il cofano continua a trovare posto con 2 litri a quattro cilindri sovralimentato tramite un turbo compressore dotato del sistema Vtec. Rispetto al motore montato sulla precedente generazione questo è stato aggiornato sotto molti aspetti, in particolar modo sulla turbina che ora può fare affidamento su nuove palette che riducendo così gli attriti e le inerzie permettono di limitare moltissimo il fenomeno del turbo lag. Profondamente rivista è anche l’aspirazione così com’è l’intera linea di scarico e grazie a tutte queste migliorie il 2 litri è ora in grado di sviluppare 329 CV e 420 Nm di coppia. Numeri che vengono trasmessi a terra attraverso le sole ruote anteriori, passando per un cambio manuale sei rapporti.

Honda Civic Type R: in pista è nel suo habitat

Ma i freddi numeri di una scheda tecnica non bastano ad esprimere quello che è il vero potenziale, ma soprattutto le emozioni che questa nuova Honda Civic Type R è in grado di regalare. Quindi, nonostante sul circuito di Imola si stia battendo un vero e proprio acquazzone, allaccio il casco e salgo in macchina per vedere come se la cava la nuova sportiva giapponese su uno dei tracciati più impegnativi al mondo. Mi bastano pochissimi metri per rendermi conto di quanto sia lineare ma soprattutto pronta la spinta di questo rinnovato 2 litri turbo. Zero lag: la progressione è corposa fin dai bassi regimi, ma ciò che sorprende e come riesca a spingere forte anche e soprattutto nella zona alta. Anche a 6.500 giri la Civic continua a spingere senza sosta ed è proprio quando si raggiungono questi regimi che si riesce ad assaporare la lunga storia di onda sul fronte dei motori aspirati.

Ma a proposito della meccanica, il vero protagonista è il cambio: la corsa della leva è davvero cortissima, ma ciò che mi ha impressionato di più e la sua velocità. Nonostante si tratti di una trasmissione manuale, i passaggi da una marcia all’altra avvengono in maniera davvero molto veloce e con una precisione notevole. Utile poi il sistema di doppietta di scalata che permette di passare a rapporto inferiore con estrema facilità. Una nota parte va dedicata all’assetto, che qui può fare affidamento su quattro ammortizzatori a controllo elettronico con una particolare taratura che permette di controllare i movimenti della scocca limitando soprattutto il beccheggio in fase di frenata. Comportamento questo, che aiuta moltissimo quando ci si trova viaggiare con il coltello tra i denti, migliorando così gli inserimenti in curva, mentre in uscita ci pensa l’autobloccante meccanico a dare una mano a scaricare a terra tutti i 329 CV.

Honda Civic Type R: è lei la migliore?

Quindi, la nuova Honda Civic Type R è davvero la regina delle compatte sportive? Non è facile dare una risposta: sarò sincero con voi, ho sempre apprezzato molto la Hyundai i30 N e per molto tempo l’ho reputata la migliore della categoria, ma questa nuova generazione della Civic Type R ha fatto vacillare le mie convinzioni. Al netto della potenza superiore, ciò che impressiona sulla giapponese è come i tecnici Honda siano riusciti a raggiungere performance dinamiche davvero molto elevate senza estremizzare l’assetto. Quello della i30 N, giusto per continuare il paragone con la coreana, è molto più rigido e molto più brusco nelle reazioni (cosa non necessariamente sbagliata se amate una guida dall’impostazione molto, molto racing) mentre l’assetto della Honda rimane invece sempre più morbido ma allo stesso tempo preciso e questo fa sì che tutte le reazioni della vettura siano molto più imprevedibili e progressive con il risultato che, molto probabilmente si viaggia quindi più forte. Detto questo la nuova Civic Type R è un vero e proprio concentrato di tecnologia che trova la sua massima espressione proprio tra i cordoni di un circuito e se la prossima generazione della Type R non sarà più spinta da un motore puramente endotermico, allora possiamo senza dubbio dire che non esisteva modo migliore di salutare questo mitico propulsore.

Honda Civic Type R: scheda tecnica

  • Motore: 2.0 turbo a quattro cilindri
  • Potenza: 329 CV
  • Coppia: 420 Nm
  • Cambio: manuale a 6 marce
  • Trazione: anteriore
  • Peso: 1.429
  • 0-100 km/h: 5,4 secondi
  • velocità massima: 275 km/h