
Unanimità per la Giulietta SS Prototipo a Villa d’Este. Non capita spesso che pubblico e giudici si trovino d’accordo nell’assegnare la vittoria ad un concorso. Ma l’indiscutibile fascino della Alfa Romeo Giulietta “Sprint Speciale” Prototipo del 1957, disegnata da Franco Scaglione, ha ottenuto l’unanimità dei consensi nel Concorso di Eleganza di Villa d’Este aggiudicandosi prima il Trofeo BMW Group Italia, assegnato il sabato per referendum pubblico a Villa Erba, e la domenica il Best of Show assegnato dalla giuria a Villa d’Este.
La capostipite
Questa coupè, presentata al concorso lariano dalla figlia del designer fiorentino, Franca Scaglione, è il primo progetto per la versione stradale della “BAT Mobile” (Berlinetta Aerodinamica Tecnica). La Giulietta SS Prototipo del 1957 che ha sbancato Villa d’Este, spinta da un quattro cilindri di 1290 cc, rappresenta la sintesi dei tre arditi studi aerodinamici
Il “Nibbio” è tornato a volare
Il conte Giovanni Lurani Cernuschi ha lasciato una profonda traccia nella storia dell’automobilismo sportivo. Oltre ad avere impugnato direttamente il volante in 160 corse, comprese nove Mille Miglia dove ha ottenuto tre vittorie di classe, ed essere stato tra i principali ispiratori della F. Junior, l’aristocratico lombardo ha ricoperto molti ruoli nelle quattro ruote: funzionario sportivo, giornalista, direttore di scuderia, editore e designer di automobili. Tra i suoi progetti più noti la piccola vettura da record “Nibbio”, realizzata nel 1935 e spinta da un motore V2 Moto Guzzi da 495 cc e 46 cv, con cui ottenne quattro record mondiali passando alle cronache per essere stata la prima automobile con cilindrata di 0,5 litri a superare la soglia dei 100 km/h. Nel 1939 la Carrozzeria Riva ottimizzò le linee della piccola vettura, consentendole di ottenere altri otto record mondiali, mentre nel 1947, dotata di un motore monocilindrico sovralimentato di 250 cc sempre Moto Guzzi, conquistò altri sei record mondiali. Proprio in questa versione il nipote di Lurani, Federico Gottsche Bebert, ha presentato la “Nibbio” completamente restaurata al concorso lariano, conquistando la Coppa d’Oro, il Primo Premio assegnato per referendum pubblico a Villa d’Este. Il Design Award for Concept Cars & Prototypes, assegnato per referendum pubblico nei giardini di Villa Erba, è andato alla Renault TreZor.
Puch da record
Tra le motociclette il Best of Show, assegnato dalla giuria, è andato alla Puch 250 Indien-Reise del 1933, spinta da un monocilindrico di 250 cc. Motocicletta che incarna alla perfezione la filosofia costruttiva del marchio austriaco. Johann Puch iniziò la propria attività nel 1980 a Graz realizzando biciclette. La produzione in serie di motociclette partì nel 1903 e vent’anni dopo, con l’introduzione del motore a due tempi a cilindro sdoppiato del costruttore Giovanni Marcellino, ebbe inizio un nuovo capitolo per il marchio austriaco che rimase fedele a questo concetto fino agli anni Settanta. La Puch 250 Indian-Reise vincitrice appartiene da generazioni alla famiglia Reisch. Nel 1932, Max Reisch e il suo compagno di viaggio Herbert Tichy percorsero con la Puch 250 i 13.000 del tragitto Vienna-Bombay. Per la prima volta il pubblico ha potuto esprimere la propria preferenza tra le motociclette in concorso, premiando con il Trofeo Villa Erba il concept design Ducati Cafè Racer.