
Skoda Karoq: la sostanza c’è e si vede – L’erede della Skoda Yeti ha mantenuto inalterata la versatilità interna ma ne ha abbandonato lo stile esterno per seguire quello della Skoda Kodiaq.
A un anno di distanza dalla presentazione della sorella maggiore, la Casa ceca ci prova nuovamente presentando la sua seconda SUV. Lunga 4,38 metri, larga 1,84, alta 1,63 e con un passo di 2,64 metri la compatta C-SUV boema riesce a riassumere in una silhouette più compatta un’abitabilità, un comfort e una capacità di carico davvero degna di nota.
Semplice ma elegante
Esteticamente molto simile alla Kodiaq, la nuova Skoda Karoq propone linee semplici ma allo stesso tempo eleganti che danno forma a una silhouette compatta. Senza troppi fronzoli o forme eccessive la nuova Karoq sa farsi apprezzare da un ampio pubblico, anche grazie alle gradevoli finiture e ai gradevoli e ampi cerchi in lega, dimostrando fin dal primo sguardo una elevata sensazione di qualità e robustezza.
La qualità prima di tutto
Una sensazione di qualità che viene percepita anche una volta saliti a bordo. Come su tutte le ultime creazioni del Brand Boemo, l’abitacolo propone un design semplice, ben fatto e curato che però non lascia nulla al caso. Ogni cosa è al punto giusto e difficilmente potrete lamentarvi di qualche mancanza. La qualità e l’ergonomia sono poi da vera tedesca grazie a ottimi materiali, gradevoli finiture, precisi accostamenti e a una seduta perfettamente regolabile. Il comfort c’è e si setnte, l’insonorizzazione ne fa da padrone e la funzionalità è quella classica alla quale siamo già abituati.
Compatto ma spazioso
Lo spazio a bordo non manca anzi l’abitabilità è molto buona per tutti e cinque gli occupanti. Un risultato reso possibile anche grazie ai sedili posteriori (VarioFlex) che possono scorrere longitudinalmente e possono essere sdoppiati (40:20:40), abbattuti e rimossi singolarmente. Degna di nota anche la capacità di carico del bagagliaio la quale assicura una volumetria che varia da un minimo di 479 a un massimo di 1810 litri. Bagagliaio che porta in dote, infine, un portellone ad azionamento elettrico e di una tendina copri baule automatica.
Il primo della classe
La nuova compatta C-SUV è anche la prima del Brand ceco a dotarsi del Virtual Cockpit, un quadro strumenti completamente digitale che ben si sposa con i nuovi sistemi di connettività e infotainment (Infotainment Online e Care Connect) che abbiamo già visto sulla sorella maggiore Kodiaq e che fanno parte del Skoda Connect. Il sistema di infotainment nello specifico propone ben tre diversi livelli: la radio Bolero con schermo da 8 pollici e le connessioni Android Auto e Apple CarPlay; il navi Amundsen che aggiunge semplicemente il navigatore alla radio Bolero; il navi Columbus con schermo da 9.2 pollici full touch, navigatore 3D, Gesture Control, wi-fi, hot-spot, LTE, Bluetooht e Google Maps.
Non delude nessuno
Sotto il cofano della compatta SUV boema, grazie alla piattaforma MQB e alla tecnologia Volkswagen, pulsa un’ampia gamma di motorizzazioni che comprende unità tanto benzina quanto diesel. Assente, invece, una variante ibrida o a metano almeno per la prima parte dell’anno. Con potenze che vanno dai già sufficienti 115 CV fino agli abbondanti 190 CV, la ricca gamma comprende il 1.0 TSI da 115 CV, il 1.5 TSI Evo da 150 CV con tecnologia ACT, il 1.6 TDI da 115 CV e il 2.0 TDI da 150 o 190 CV. Sul fronte dei cambi, tutte le motorizzazioni saranno abbinate al cambio a doppia frizione DSG con 7 rapporti mentre solamente la 1.0 TSI, la 1.6 TDI e la 2.0 TDI da 150 CV potranno essere opzionate con il semplice cambio manuale a 6 rapporti. Parlando, invece, di trazione solo le due unità turbodiesel più potenti – le 2.0 TDI da 150 e 190 CV – saranno disponibili in variante 4×4 (Haldex) mentre tutte le altre motorizzazioni saranno acquistabili unicamente in variante due ruote motrici (4×2).
Completa e sicura
Già in vendita in tutte le concessionarie italiane e con un porte aperte fissato per il 27 e 28 gennaio, la nuova Skoda Karoq aggredisce le sue dirette concorrenti (Kia Sportage, Hyundai Tucson e Nissan Qashqai) proponendo già dal lancio un ricco equipaggiamento di serie e ben tre diversi equipaggiamenti: Ambition, Executive (+1600 euro) e Style (+1300 euro). Dotata, infine, di un ricco pacchetto di dotazioni di sicurezza “Travel Assistant”, composto da cruise control adattivo, front assist, frenata emergenza pedoni, blind spot detect, rear traffic alert, lane asist e traffic jam assist, la C-SUV della Repubblica Ceca approda nel listino italiano con un prezzo base di 23.850 euro ma può facilmente arrivare ai 34.350 euro.
Nulla la spaventa
Abbiamo provato la nuova Skoda Karoq in versione Style e nella motorizzazione 2.0 TDI da 150 CV e 340 Nm con cambio DSG 7 rapporti e trazione integrale 4×4. Fin dalle prime curve la SUV boema si è dimostrata un’auto davvero gradevole. Il motore, robusto nell’erogazione ma non troppo rumoroso e assetato, spinge via con estrema facilità regalandoti una progressione fluida anche a pieno carico e delle buone riprese da fermo. Il DSG in tutto questo è un valido compagno restituendo come sempre cambiate fulminee, precise e praticamente impercepibili. L’abitacolo è quanto mai silenzioso, grazie alla completa assenza di fruscii e rotolamento, è il comfort regna sovrano merito dell’ottimo lavoro su telaio e assetto. Questo, infatti, complici le ottime sospensioni elettroniche e le quattro modalità di guida (Normal, Eco, Sport e Individual) filtra a dovere le asperità e assicura un comportamento su strada sicuro e agile seppur non esente da un leggero rollio e sottosterzo.
Nulla però che possa inficiare l’ottimo handling della vettura che si completa con uno sterzo leggero e preciso ma troppo filtrato e non fulmineo. In off-road, infine, la SUV di Skoda sa cavarsela molto bene merito dell’ottima razione integrale 4×4, del differenziale intelligente EDS e delle due specifiche modalità di guida (Snow e Off-Road) che intervengono su sospensioni, controlli, ABS, erogazione del motore, gestione della trazione integrale e sterzo così da permettere alla SUV compatta di avventurarsi anche su quei terreni dove le altre gettano la spugna.