
Mazda MX-5, scultura viaggiante. Ancor prima di essere una vettura, la MX-5 è un oggetto in movimento, una scultura che prende forma nel suo divenire. La leggendaria roadster più venduta della storia non smentisce se stessa e in questa nuova versione, la quarta, si presenta ancora più aggressiva e ricca di nuovi contenuti tecnologici. Uno su tutti: adotta per la prima volta la tecnologia Skyactiv. L’abbiamo provata questa estate, sulle assolte strade della Valtellina. Il suo aspetto più aggressivo è, in una parola, mobile. Anche da ferma le fluenti linee KODO di MX-5 la fanno sembrare in movimento. Ma sembra anche più bella – come all’interno – nella sua situazione principale: viaggiando su strada a cielo aperto. Il design parte dalle persone. In fondo una roadster è destinata ad essere usata con la capote abbassata, e guidatore e passeggero sono destinati ad essere visti. Questa è stata una parte decisiva del fascino di MX-5 per più di 25 anni. Un’altra è la esclusiva sensazione Jinba Ittai di uomo e macchina come cosa unica. Il design KODO – Soul of Motion della quarta generazione di MX-5 le riassume entrambe in una potente espressione visiva del suo carattere essenziale: rapida, agile e in fondo facile da guidare. Davanti, il frontale basso e slanciato e gli sbalzi ridotti suggeriscono la grande tenuta di strada della vettura. Le linee di carattere che corrono dall’estremità superiore della calandra verso ciascun faro enfatizzano la scintillante natura dei suoi occhi da felino, che racchiudono gli ultracompatti quattro gruppi di lampade a LED. Sistemati sugli angoli inferiori del paraurti anteriore, le luci di marcia diurne a LED sottolineano l’ampiezza di MX-5.
Quando hanno realizzato l’esterno gli stilisti hanno guardato alla tradizione calligrafica giapponese, ottenendo un flusso efficiente sulle fiancate della vettura. L’abitacolo, che è stato spostato indietro, conferisce proporzioni splendidamente equilibrate alla roadster sia a tetto chiuso che abbassato. In sintonia con la capote in tela, i montanti e la testata del parabrezza, i gusci dei retrovisori e i rollbar dietro i sedili sono neri e sottolineano lo stile sportivo dell’abitacolo ed il robusto look a cielo aperto. Per quanto riguarda la capote stessa, oltre a riporsi ordinatamente in un spazio estremamente compatto slanciando la silhouette di MX-5, migliora anche l’aspetto generale della vettura ed anche la sua aerodinamicità quando chiusa.
Piene di forme splendidamente personali, le fiancate della carrozzeria sembrano “nascondersi” sugli angoli dei ridotti sbalzi oltre a restringersi sopra le ruote. Anteriore o posteriore, tutto evidenzia l’efficienza del design di MX-5, con un basso e largo profilo trapezoidale sia davanti che dietro che sottolinea ancora di più la sua vigorosa muscolarità. Anche l’estremità posteriore lascia una persistente impressione. Questa è la zona in cui convergono tutte le linee attraverso i parafanghi svasati, il che visivamente ingrandisce il volume dell’auto. I gruppi ottici posteriori, viceversa, si riallacciano alle generazioni precedenti mentre contestualmente riflettono l’esclusiva firma luminosa Mazda di nuova generazione. Secondo la genuina tradizione delle sportive leggere, il volante poco appariscente sembra dire “salta su e guida”. Compatto, con 366 mm di diametro, è rivestito di pelle nera con cuciture rosse mentre le tre razze con finitura cromata satinata si abbinano con le bocchette della climatizzazione e con il contorno alla base della cuffia della leva del cambio. Inoltre agisce anche come sembra: sulle strade tortuose impugnatura e presa ne facilitano l’azionamento veloce, preciso e con incrocio delle mani, permettendo alle stesse anche di scivolare lungo la superficie. Inoltre per facilità di accesso i comandi sono montati sulle razze di destra e di sinistra, incavati quanto basta per non interferire con l’azionamento del volante.
L’avanzata posizione di guida permette maggiore spazio sia per le ginocchia che per la testa. Infatti, a dispetto della posizione di seduta vicina al suolo, il campo di visuale del guidatore sulla nuova Mazda MX-5 è maggiore rispetto al modello uscente in ogni direzione: in alto, in basso e in orizzontale. Completamente ridisegnato, l’elegante quadro strumenti a tre elementi analogici circolari con contorno in tinta argento satinato è incentrato su un ampio contagiri affiancato a destra dal tachimetro e a sinistra dal display delle informazioni. Quest’ultimo comprende contachilometri e indicatore del livello del carburante, oltre allo strumento che indica la temperatura dell’acqua su un intervallo più ampio rispetto ai modelli precedenti.
MOTORE EQUILIBRATO
MX-5 non ha mai cercato velocità straordinarie, ma piuttosto il giusto equilibrio fra potenza, peso, prontezza di risposta e agilità. Sono questi gli ingredienti per il massimo divertimento, e la vettura con il suo motore e cambio Skyactiv porta questa leggendaria roadster molto più vicina alla perfezione. Il propulsore Skyactiv-G 2.0 è stato tarato in modo da garantire maggiore coppia ai regimi bassi e medi, migliorandone anche l’accelerazione e i consumi rispetto al modello equipaggiato con il motore MZR 2.0. La potenza massima di 118 kW/160 CV è sviluppata a 6.000 g/min, con coppia massima di 200 Nm a 4.600 g/min. Per esaltare il fattore divertimento, il motore presenta sistemi di aspirazione e scarico più leggero e più compatto. Realizzato per esprimere il massimo potenziale, il sistema d’aspirazione pesa circa il 30% in meno di quello della vecchia MX-5 e riduce significativamente la resistenza al flusso dell’aria mentre smaltisce abilmente il calore dello scarico in modo da promuovere l’efficienza in aspirazione. Anche il collettore di scarico 4-2-1 – che è una peculiarità fondamentale degli SKYACTIV-G ai fini dell’efficienza e della prevenzione del battito in testa – è stato riprogettato per la trazione posteriore e per ottenere una curva di coppia ideale ed una piacevole sonorità del motore. Anche il radiatore è stato modificato. Più piccolo e più leggero, ora presenta condotti dell’aria e deflettori per regolare la pressione dell’aria, migliorando ulteriormente l’efficienza di raffreddamento. Il radiatore è stato anche spostato più vicino al centro di gravità della vettura, una delle tante misure adottate per ottimizzare la distribuzione dei pesi nel vano motore. Ciò migliora la già eccezionale agilità della MX-5, per non parlare di affidabilità e silenziosità. Il cambio manuale Skyactiv-MT a 6 marce era stato originariamente concepito per trasferire sul resto della gamma Mazda la cambiata precisa e a corsa corta della leggendaria MX-5. Ora, a chiusura del cerchio, è proposto con il brillante SKYACTIV-MT concepito solo per l’architettura a motore anteriore centrale e trazione posteriore della roadster, per esaltare innanzitutto e ancora di più l’esperienza “Jinba Ittai” di pilota e vettura come una cosa sola. Fra gli adattamenti del caso ci sono dei meccanismi di tiranteria del cambio semplificati in modo da ridurne la resistenza di scorrimento all’interno della trasmissione, ma senza compromettere la brillantezza nei cambi di marcia. Il risultato: cambiate leggere e uniformi che sembrano “risucchiare” il cambio nella giusta posizione, ma con la stessa breve escursione di 40 mm comune sin dall’origine a tutte le MX-5. La sesta marcia diretta, invece, riduce il rapporto finale, migliorando i consumi nell’uso quotidiano riducendo gli attriti. Inoltre permette l’impiego di un differenziale a slittamento limitato estremamente compatto e più leggero, il che riduce di circa un quarto le perdite nella trasmissione della potenza rispetto alla terza generazione della MX-5. E dato che Mazda è profondamente convinta che ci sia sempre spazio per i miglioramenti, i suoi tecnici hanno anche modificato la corsa del pedale della frizione per poter cambiare più dolcemente e con minimo sforzo da parte del conducente.
SEMPRE CONNESSA
Come le altre Mazda di ultima generazione, la MX-5 connette guidatore e passeggero con il mondo che li circonda in sicurezza e senza sforzo. e senza allontanarsi da ciò che più conta: il genuino piacere di una iconica roadster. L’interfaccia uomo-macchina di nuova generazione e la connettività per gli smartphone giocano un ruolo determinante nella funzionalità dell’abitacolo della MX-5. I comandi importanti, come pedali, volante, leva del cambio e manopola HMI Commander, sono stati attentamente concepiti e posizionati per creare la tipica sensazione come se la MX-5 fosse un’appendice del corpo del pilota. Basata sul concetto di guida a testa alta, la configurazione dei comandi consente al guidatore di basarsi su una serie di informazioni utili e una impressionante dotazione di tecnologie avanzate, e mantenendo l’attenzione sulla strada. Esaltando la sfruttabilità tramite la semplicità, i tecnici hanno migliorato il piacere di guida. Lo schermo è montato sopra la plancia insieme con MZD Connect, il sistema di connettività per smartphone Mazda che è ora disponibile su MX-5 per la prima volta. Chi guida può usare la manopola HMI Commander sulla consolle sul tunnel (o i comandi vocali per molte funzioni) per comandare agevolmente quanto il sistema di infointrattenimento. Il guidatore deve semplicemente abbassare una mano dal volante al comando sul centro della consolle con un unico e rapido movimento senza dover distogliere lo sguardo dalla strada. Molte delle funzioni, compresi ascolto, arresto e salto delle funzioni o lo zoom sulla mappa visualizzata del sistema di navigazione, sono accessibili anche con i comandi vocali. Inoltre tutti i sistemi audio supportano radio digitale DAB (Digital Audio Broadcasting) e RDS. Il display stesso è posizionato in modo ergonomico all’altezza e alla distanza ideale dal guidatore. Lo schermo minimizza la distrazione visiva, permettendo di usufruire in sicurezza dei contenuti on-line e delle comunicazioni. Anche il quadro strumenti ha subito un totale rifacimento con un grande contagiri analogico compreso fra il tachimetro a destra e un altro display a sinistra comprendente indicatore di livello carburante, consumi, temperatura dell’acqua e altre informazioni del veicolo. Logicamente, gli avvisi urgenti del sistema di sicurezza compaiono dentro il contagiri centrale. In “linea” con la perfetta simmetria orientata al pilota dell’abitacolo di MX-5, il centro del quadro strumenti è sullo stesso asse del centro del volante.
CARROZZERIA E TELAIO
Migliorare qualcosa di ben riuscito e rendere la quarta generazione del modello ancora più divertente è stata una sfida che gli ingegneri Mazda hanno messo a confronto con la loro vasta esperienza sviluppando il telaio Skyactiv-Chassis per conferire quella maneggevolezza straordinariamente piacevole di MX-5 anche alle altre Mazda di nuova generazione. Il loro obiettivo: migliorare ulteriormente la confidenza che la iconica roadster naturalmente ispira trasferendo i principi di Skyactiv nel fertile terreno della sua architettura a motore anteriore centrale e trazione posteriore. I progettisti hanno mantenuto le sospensioni a doppio braccio oscillante davanti e multilink dietro, rivedendone i vari componenti in nome di una robustezza leggera e di una stabilità migliorata, soprattutto in curva. Per esempio, hanno aumentato l’angolo di incidenza anteriore per migliorare la trazione e ridurre il sottosterzo. Invece una nuova struttura ad architrave per la traversa posteriore migliora la rigidità della sospensione, mentre il diverso posizionamento delle articolazioni posteriori ha migliorato la controllabilità in curva. Il modello top di gamma che abbiamo guidato montava di serie sospensioni sportive Bilstein.
RITORNO PRECISO E DIRETTO
Anche per lo sterzo la MX-5 propone per la prima volta un sistema di servoassistenza elettrico doppio sul pignone che fa risparmiare spazio e che sostituisce il precedente. Offre un ritorno ancora più diretto, dato che Mazda ha sistemato il sistema di sterzo ancora più vicino alle ruote anteriori – e quindi al fondo stradale. L’aumento della rigidità del sistema sotto il piantone dello sterzo migliora la linearità, specie quando sottoposto ad elevate forze G, mentre la riduzione del rapporto di demoltiplicazione dello sterzo da 15:1 a 15.5 garantisce una risposta più rapida all’azione del pilota. Ne risulta uno sterzo globalmente più leggero e più reattivo che mai, mentre trasmette in modo diretto e preciso le sensazioni dal fondo stradale, proprio come deve fare una roadster divertente. Grazie alle caratteristiche riviste della pompa dei freni, la MX-5 offre una risposta lineare a forza G ridotta e una consistente potenza frenante ad alta sollecitazione per una più raffinata capacità generale di arresto grazie ai quattro freni a disco, quelli anteriori ventilati. Con il migliore controllo rispetto alle variazioni di carico, si è aumentata la stabilità e reso più uniforme il passaggio fra forza G longitudinale e laterale quando si rilascia il freno. Il che migliora non solo il controllo ma anche il comfort. Il tutto rende l’esperienza in curva ancora migliore rispetto alla MX-5 precedente, ritenuta un riferimento in questo aspetto. Anche la scocca si basa su tutta l’esperienza Mazda nel realizzare strutture rigide ma anche resistenti negli urti, senza pesare un grammo in più del necessario. Come per altre Mazda, la scocca della roadster impiega ovunque possibile una struttura continua e diritta. L’intelaiatura della struttura centrale fissata in alto, un componente critico per le decapottabili, è più diritta e di sezione più ampia rispetto al modello uscente. Anche le connessioni fra le sezioni anteriori e posteriori del telaio sono state rinforzate.
PIÙ ROBUSTA, PIÙ LEGGERA, PIÙ SILENZIOSA
Così è più robusta. Mazda ha significativamente incrementato l’impiego di acciai ad alta resistenza e di alluminio. Una nuova struttura ad anello collega i montanti delle sospensioni e gli ammortizzatori anteriori per aumentare la rigidità degli attacchi delle sospensioni alla scocca. Dietro, i materiali di rinforzo sui duomi delle sospensioni posteriori eliminano le deformazioni indotte dalle sollecitazioni del fondo stradale attraverso le sospensioni. Anche i sedili sono stati montati direttamente sul telaio B, migliorando la rigidità locale. La MX-5 non è solo più robusta e più leggera. E’ anche più confortevole e silenziosa, grazie ad una serie di misure per eliminare rumorosità e vibrazioni. Gli ingegneri si sono concentrati su aree fondamentali come i supporti del motore, l’interazione fra i componenti delle sospensioni e le caratteristiche dei pannelli della carrozzeria. In questo un ruolo notevole è giocato dalle forme. Per esempio, i montanti e la testata del parabrezza sono stati progettati, come il bordo posteriore del cofano, per ottimizzare il flusso dell’aria, riducendo notevolmente la rumorosità aerodinamica ad alta frequenza, soprattutto a capote abbassata. E per garantire tranquillità all’interno con la capote alzata, quando la porta viene chiusa i finestrini si alzano automaticamente di 6 mm per garantire una efficace tenuta. La capote stessa assorbe maggiormente il rumore rispetto al modello uscente, e presenta anche una nuova copertura di testata e un pannello di alluminio fluttuante in movimento. Nel complesso Mazda ha tagliato di circa il 40% le rumorosità ad alta frequenza su strada e quella aerodinamica per un abitacolo confortevole in cui gli occupanti possono conversare mentre si godono la sonorità sportiva del motore.
SICUREZZA, TRANQUILLITA’ SENZA COMPROMESSI
La filosofia Mazda Proactive Safety si basa su tecnologie innovative allo scopo di ridurre significativamente il rischio di incidenti infondendo così maggior tranquillità a chi guida. Ed in caso di collisione, l’obbiettivo è quello di proteggere passeggeri e pedoni nel modo migliore possibile. Sempre pronto a intervenire, i-ACTIVSENSE racchiude le tecnologie per la sicurezza attiva sviluppate da Mazda – per la prima volta disponibili anche su MX-5 attraverso diversi sistemi. Il primo, il sistema Blind Spot Monitoring (BSM), sfrutta un per rilevare i veicoli in avvicinamento posteriore o laterale dalle corsie adiacenti. Attivo a velocità superiori a 15 km/h, il BSM attiva un cicalino e una spia lampeggiante nel corrispondente retrovisore laterale se il conducente segnala il cambio di corsia mentre sopraggiunge un altro veicolo. Tale sistema comprende anche il Rear Cross Traffic Alert (RCTA), che quando si procede in retromarcia usa i sensori radar per avvisare dell’arrivo di altri veicoli. Il sistema Lane Departure Warning System (LDWS) monitora le linee che delimitano la corsia attraverso una telecamera e avvisa il conducente se esce involontariamente dalla propria corsia. I modelli dotati di sistema audio premium Bose indirizzano l’emissione di una serie di segnali acustici nelle casse presenti sul lato dove viene rilevato il pericolo per velocizzare la risposta del conducente. Il sistema LDWS è accuratamente tarato per evitare avvisi inutili durante i cambi di corsia intenzionali. Il sistema High Beam Control (HBC) sfrutta una telecamera per rilevare i fari anteriori e posteriori degli altri veicoli, passando automaticamente da abbaglianti ad anabbaglianti aumentando così la visibilità notturna ed allo stesso tempo evitando di disturbare la visibilità dei conducenti degli altri veicoli. HBC spegne gli abbaglianti anche quando non sono necessari, come ad esempio in città o a velocità inferiori a 30 km/h. Il sistema dei fari anteriori adattivi (AFS – Adaptive Front-lighting System) di Mazda rende la guida notturna ancora più sicura prevedendo le curve in arrivo e puntando gli anabbaglianti nella direzione seguita dal veicolo.
Quando l’incidente è inevitabile, la MX-5 è progettata per proteggere l’abitacolo e i suoi occupanti dal pericolo. Per farlo si affida innanzitutto alla scocca che impiega una struttura esclusiva composta da materiali leggeri ad alta resistenza uniti, ove possibile, a intelaiature continue e longheroni diritti al fine di fornire una eccezionale protezione dalle collisioni, soprattutto su una vettura sportiva decapottabile. Tutto questo nonostante abbia sbalzi anteriori e posteriori ridotti rispetto alle precedenti MX-5. Il segreto è la sua capacità di assorbire e disperdere l’energia d’impatto per prevenire la deformazione dell’abitacolo. Le forze d’impatto frontale sono veicolate lateralmente e sotto l’abitacolo lungo una struttura con percorsi a carico differenziato attraverso i longheroni, il telaio B e il tunnel. Per ottenere una protezione più efficace senza un aumento del peso, sono stati usati nel telaio attorno al centro dell’abitacolo degli acciai stampati a caldo da e ad alto carico di rottura, oltre all’adozione di alluminio speciale ad alta resistenza per la barra del paraurti anteriore. In caso di lievi collisioni frontali, le parti imbullonate di facile sostituzione assorbono l’urto, limitando i danni al motore e i costi di riparazione. Essendo dotata di capote morbida, MX-5 è priva della struttura ad anello che in altre Mazda è formata da tetto, montanti B e sottoscocca per accentuare la protezione negli impatti laterali. Nella nuova roadster tale struttura è sostituita da una traversa aggiuntiva dietro gli schienali che unisce il lato sinistro e quello destro della scocca all’altezza del bordo posteriore delle soglie laterali, sopra la traversa. Insieme con altri accorgimenti, come le soglie, i montanti del parabrezza e le staffe degli schienali rinforzati, la MX-5 disperde con efficacia l’energia dell’impatto lungo la scocca.
All’interno, airbag laterali e frontali sono di serie, con quelli laterali che usano una staffa speciale sulla spalla esterna del sedile per proteggere la testa degli occupanti anche quando si viaggia a capote abbassata. In caso di tamponamento i sedili forniscono un migliore supporto alla parte superiore del corpo e alla testa, e sono stati riprogettati – come pure i rivestimenti delle porte, il che migliora la protezione dei passeggeri anche in caso di impatto laterale. Le cinture hanno pretensionatore doppio (lato conducente) o singolo (lato passeggero) per stringere le cinture durante una collisione e limitatori di carico per proteggere il torace degli occupanti. L’albero dello sterzo deformabile inoltre, assorbe l’energia d’impatto e assicura spazio per il conducente, mentre il sedile del passeggero è dotato di ancoraggi e cinghia di fissaggio superiore per i seggiolini di sicurezza per bambini ISOFIX. Anche la protezione dei pedoni è stata migliorata, grazie al cofano attivo evoluto che in caso d’urto si solleva automaticamente per proteggere la testa della persona ampliando lo spazio tra il cofano e i componenti del motore. Grazie alla nuova tecnologia a sensori che compensa la minore altezza del cofano della MX-5, quest’ultimo è in grado di sollevarsi maggiormente in caso di collisione. Anche la nuova struttura interna del cofano stesso con le sue nervature d’assorbimento dell’urto sopra il motore è in grado di attenuare l’impatto. Per proteggere le ginocchia, il paraurti anteriore contiene schiumogeno ad assorbimento di energia, mentre il rinforzo inferiore del paraurti previene l’eventualità che le gambe finiscano sotto la vettura.