Pagani: ecco l’erede della Huayra. Si chiama Utopia, e arriva a 864 CV

Horacio Pagani atto terzo. Dopo Zonda e Huayra ora tocca alla Utopia, terza hypercar del brand di San Cesario sul Panaro che fino a ieri era conosciuta con il nome in codice di C10. Realizzata sull’onda della continuità, sia dal punto di vista stilistico sia meccanico, la Pagani Utopia è una “Pagani” a prima vista, sia per dimensioni e proporzioni sia per quegli innumerevoli dettagli (fari anteriori e posteriori, scarico centrale a 4 terminali, specchietti “a foglia” e chi più ne ha più ne metta) che sono ormai quasi un marchio di fabbrica.

Un biturbo da 864 CV e 1.100 Nm

Parlando di meccanica, la Utopia, che pesa 1.280 kg, non rinuncia all’ormai noto powertrain 6.0 V12 con doppia sovralimentazione di origine AMG che è usato da sempre dalla Casa di San Cesario sul Panaro. Su questa ultima hypercar raggiunge la ragguardevole potenza di 864 CV e 1.100 Nm di coppia, garantendo così accelerazione e velocità massima (e non poteva essere altrimenti) da primissima della classe. Più che per la potenza in sé, a stupire c’è un dettaglio sempre più raro: l’auto infatti monta un cambio manuale a 7 marce.

Realizzata su una scocca in Carbo-Titanio HP62 G2 e Carbo-Triax HP62 con telai ausiliari in lega d’acciaio all’anteriore e al posteriore, la Pagani Utopia monta sospensioni a controllo elettronico a doppio braccio oscillante sui due assi e impianto frenante carboceramico fornito da Brembo con enormi dischi anteriori 410×38. Per quanto riguarda i pneumatici, l’ultima sportiva di Casa Pagani monta dei Pirelli PZero Corsa 265/35 R21 all’anteriore e dei 325/30 R22 al posteriore.