Auto Moto d’Epoca, l’edizione dei record. La 32a edizione di Auto Moto d’Epoca, una delle più importanti rassegne europee di veicoli del passato, passerà certamente alla storia: diventa il primo Salone dell’auto in Italia, con le novità del mercato automobilistico, le anteprime di Francoforte e il meglio dell’Heritage in Europa. Un appuntamento a tutto tondo per la gioia degli appassionati con le auto più belle di passato e presente riunite in un’unica narrativa. Dal 22 al 25 ottobre 2015 hanno sfilato i valori, lo spirito e l’epopea di ogni singolo marchio racchiusi nel solco che unisce tradizione e novità.
“Ma l’unico vero risultato che racchiude tutti gli altri”, spiega Mario Carlo Baccaglini, l’organizzatore, “è vedere la gioia degli appassionati davanti alle auto stupende. Non importa se siano Ferrari o Topolino. Quello che conta è l’emozione che regalano. Padova è una fiera dedicata alle persone che amano l’auto. E’ costruita per loro e vive per loro. Questa edizione ci premia di tutti gli sforzi fatti per crescere ogni anno di più”.
E che Auto e Moto d’Epoca sia cresciuta lo dicono tutti gli indicatori. La formula di unire Heritage e novità automobilistiche ha raggiunto la piena maturità, inserendo passato e futuro in un unico racconto. Oltre 80.000 visitatori, 18 grandi Marchi hanno presentato le loro novità nel solco di quella tradizione che li rende unici e riconoscibili. Quattromilacinquecento auto esposte (di cui oltre metà vendute) ne fanno il più grande mercato d’Europa; 300 commercianti (il 25% in più rispetto all’edizione 2014) hanno riempito tutti i padiglioni e la neonata area N. Lo Stand ACI (ospitato nel Padiglione 3 completamente restaurato) si è confermato come il salotto della cultura e dell’approfondimento con decine di appuntamenti e presentazioni. ASI ha scelto Padova per presentare ufficialmente l’acquisto della preziosissima collezione della Carrozzeria Bertone. A questo si aggiungano decine di club, 650 ricambisti da tutta Europa e centinaia di Ferrari che hanno rappresentato la più stupefacente novità del 2015 e una calamita per gli occhi e i cuori degli appassionati.
“Quello del 2015, commenta Baccaglini, è sicuramente un successo bellissimo. E’ un successo per Padova e per l’immagine dell’Italia che, ormai, ospita uno degli appuntamenti più belli, ricchi e genuini dedicati all’auto nell’intero calendario internazionale”.
Unire passato e presente significa considerare la tradizione come un patrimonio stratificato di immaginario, valori, aspirazioni legati alla storia e all’epopea dell’auto. Questo patrimonio è ciò che rende ogni Marchio diverso e riconoscibile e che trasferisce la ricchezza della tradizione in ogni nuovo modello che giunge sul mercato. In quest’ottica, l’Heritage non è solo uno strumento di promozione per le novità automobilistiche: è l’ingrediente di qualità per un Salone costruito attorno al visitatore. Le più belle auto d’epoca d’Europa, gli espositori più importanti, i club con le loro collezioni uniche, gli accessori artigianali e i capi vintage legati al mondo del viaggio e i dibattiti con i protagonisti del design, della storia e dell’attualità, fanno di Auto e Moto d’Epoca il Salone dedicato all’intero mondo dell’auto. Il luogo dove gli appassionati si incontrano per vivere e condividere la gioia delle loro emozioni.
IL SALONE DELLE NOVITÀ
Con il 2015 Padova si conferma il Salone delle anteprime per l’Italia. La Fiera scelta dalle Case automobilistiche per incontrare il loro pubblico di riferimento. Dal Salone di Francoforte i modelli ancora da immettere su strada a fianco delle ultime novità introdotte da 18 grandi Marchi. Abarth ha presentato “la più piccola delle supercar”, la 695 biposto; Alfa Romeo ha mostrato la nuova Giulia Quadrifoglio; BMW la nuova serie 3 e i modelli che l’hanno preceduta in 40 anni di storia; Bentley la nuova Suv Bentayga; Citroën la C4 Cactus; la Casa del lusso francese DS la nuova DS 5; Infiniti la Q30 compatta, sul mercato italiano dal prossimo dicembre; Jaguar la rara F-Type Project 7 assieme alla nuova XF; Land Rover ha celebrato il mito del Defender nell’ultimo anno di produzione prima della rinascita e i 45 anni del Range Rover con i modelli di punta Autobiography; Mercedes la nuova serie S cabrio, la prima a quattro posti scoperta della fascia più alta a essere prodotta dal 1971; McLaren il 570S Coupé; Peugeot le 205 Dakar, 405 Dakar, 504 BANDAMA, in vista della 2008 DKR 16; Pagani Automobili la Zonda S e la punta di diamante Zonda F Roadster; Porsche la serie limitata in trenta esemplari della 911 Targa 4S per i trent’anni di Porsche Italia e i cinquanta di Targa; smart la nuova cabrio; Tesla raddoppia lo stand con 100metri quadri dedicati alla più sportiva delle Model s, la P90D; Volvo, infine, ha portato la nuova Suv XC90.
LA PIÙ IMPORTANTE FIERA DELL’HERITAGE
Padova è il Salone dove vedere dal vivo le più belle auto mai costruite e immergersi nel patrimonio stratificato che mantiene viva l’emozione di milioni di appassionati in tutto il mondo. 4mila auto in vendita tra le quali trovare quella dei propri sogni, Club e Registri storici, modelli unici al mondo, artigiani e commercianti specializzati nel declinare il significato di Heritage in un arco che va dalle Oldtimer agli accessori, capi vintage, oggetti di design legati al mondo del viaggio: tutto contribuisce a rendere l’immersione nel mondo e nella cultura dell’auto ancora più completa ed entusiasmante. Quest’anno protagoniste sono state le Ferrari: una panoramica completa del Cavallino rampante: raffinate gran turismo degli anni ’60; supersportive degli anni ’80 come la Ferrari Testarossa e la F40; berlinette a 8 cilindri, dalla 308 sino alle declinazioni più recenti come la 348 e la 355. Anche per gli amanti di Porsche, Auto e Moto d’Epoca è stata una vera e propria wunderkammer, con gli esemplari più rari e ricercati: si parte con uno dei 170 esistenti al mondo del 911 turbo S del 1997, a fianco del 911 2000 del 1965, del 911 1973 modello 2.4 T, del 911 3000 SC 1983, del 996 GT3 RS e del Turbo 33 1986. Con il 70% delle Porsche prodotte ancora in circolazione e grazie ai centri di assistenza specializzati a Padova e Milano, l’Heritage della casa tedesca è più vivo che mai, a fianco dei ricambi originali da tutta Europa e dell’assistenza dei registri Porsche dedicata a tutti coloro che vogliono fare il loro ingresso nel mondo della leggenda Porsche. Tra le auto in assoluto più antiche e rare, la Lancia Beta 20 HP del 1911, uno dei gioielli del Museo Nicolis di Villafranca, prodotta in 150 esemplari a partire dal 1909. Con cilindrata di 3118,81 cm3, potenza di 34 CV a 1500 giri/minuto, può raggiungere la velocità massima di 95 km/h. L’auto esposta a Padova fu venduta in America con autotelaio nudo, all’epoca una prassi consolidata che consentiva di pagare dazi doganali ridotti. In America fu dotata di una carrozzeria runabout (termine americano per definire le vetture spider), realizzata dalla Carrozzeria SGV. Maserati, invece, ha esposto per la prima volta in un Salone internazionale, l’unico esemplare della Tipo 124 del 1974.
Anche dai Club e dai registi storici sono arrivati veri gioielli del passato. Scuderia Jaguar Storiche ha portato a Padova le Jaguar XK 120 OTS del 1951 e la FHC ’54. Già rarissime, sono rese uniche da un abbinamento di colori che ha guadagnato loro l’appellativo di “gemellino”. Una presentazione imperdibile è stata quella offerta dal Registro storico Autobianchi che ha portato in mostra a Padova tutti i modelli di un nome entrato nella storia e nel costume fin dal suo debutto. Autobianchi, infatti, festeggia quest’anno i 60 anni della sua fondazione, mentre l’Y10 ne compie 30. La “fuoriserie di serie”, l’auto che “piace alla gente che piace” ha significato, per decenni, grande attenzione allo stile, ma anche all’evoluzione sociale: Autobianchi fu fra le prime Case a studiare modelli espressamente per le nuove protagoniste della società: le donne. In successione, furono la Bianchina, voluta e battezzata da Giovanni Agnelli in persona; la rara Stellina, prima auto italiana in vetroresina prodotta in soli 500 unità; la Primula 1a serie, la prima auto del Gruppo Fiat a trazione anteriore e con il motore trasversale, che l’ingegner Dante Giacosa dotò del rivoluzionario cambio laterale, soluzione poi adottata in tutto il mondo; L’A111, l’ammiraglia di lusso Autobianchi, prodotta con cura ai minimi dettagli fra il 1968 e il ’72; la grintosissima A112 Abarth, che diede vita anche al Campionato Autobianchi, fucina di tanti campioni di rally. Nel 2015, infine, compie 30 anni il rivoluzionario motore Fire, che, nell’85 era stato cantato da Lucio Dalla come “Il motore del 2000”. Equipaggiava l’ultima Autobianchi, la popolarissima Y10: in dieci anni ne furono prodotte oltre un milione. Tra i moltissimi altri Club presenti a Padova, spiccano il Registro Italiano Aurelia con il 60 anniversario della Aurelia B24 Spider; il Veteran Car Club Padova con una retrospettiva di spider anni ’50 e ’60, tedesche, italiane, inglesi e americane; e, infine, Circolo Veneto Autostoriche, uno dei club più antichi che esporrà un collezione di rare Barchette da corsa.