Svelata nella forma definitiva dopo mesi di attesa, la nuova Audi Q5 2025 è un tassello importante nella strategia dei Quattro Anelli. Non soltanto occupa un posto centrale nella gamma, ma offre un’ulteriore conferma dell’orientamento della Casa, che sta affrontando una fase delicata come la transizione elettrica con una panoramica di proposte particolarmente ampia e variegata.
La nuova Audi Q5 2025, terza generazione del Suv modello di successo lanciato nel 2009, rimane un modello endotermico, come del resto sono, secondo l’attuale struttura dell’offerta, tutti i modelli con un numero dispari nella sigla, mentre pari sono dedicate quelle con numeri pari come Q4 e-tron e Q6 e-tron. Tuttavia, nella nuova piattaforma su cui nasce ci sono numerose “contaminazioni” derivate dai modelli a sola batteria, con cui condividono l’architettura digitale e non soltanto.
Nuova piattaforma
La base su cui nasce la Audi Q5 2025 è nuova: si chiama PPC, ed è l’alter ego della PPE, quella nativa sviluppata per i modelli elettrici. La sua sigla sta infatti per Premium Platform Combustion e sostituisce in sostanza la MLB su cui finora sono stati realizzati i modelli a motore longitudinale di tutto il Gruppo Volkswagen.
Un mild hybrid che è quasi “full”
La nuova Audi Q5 2025 offre una gamma di motori benzina e Diesel con livello di elettrificazione base, ossia mild hybrid. Tuttavia, il sistema Audi che si cela dietro questa sigla è un po’ più complesso della media dei MHEV sul mercato sin dalle origini. In questa nuova veste è stato ulteriormente sviluppato per valorizzare il contributo della parte elettrica.
Il powertrain generator (PTG) è integrato nella trasmissione e composto da motore elettrico, elettronica di potenza, sistema di raffreddamento dedicato e attuatore per l’attivazione/disattivazione. Ha una batteria da 1,7 kWh (più grande di quelle di molte full hybrid) e fornisce fino a 24 CV e 230 Nm di coppia. In alcune situazioni, come le manovre o le pendenze lievi, la trazione può essere temporaneamente assicurata dal solo motore elettrico.
Evolve anche la logica di gestione della frenata/recupero energetico. In decelerazione si commuta in alternatore e recupera fino a un massimo di 25 kW attuando una frenata elettroidraulica concettualmente analoga a quella di un ibrido totale. E infatti, Audi ci ha riversato l’esperienza dei modelli elettrici e plug-in. Per le decelerazioni di media ed elevata intensità il sistema PTG lavora in sinergia con i freni tradizionali, lasciando a questi il compito per le frenate più decise.
L’ibrido leggero è applicato a tutti i motori. Si parte con il benzina 2.0 TFSI da 204 CV e 340 Nm di coppia a trazione anteriore o integrale quattro ultra, con disattivazione del retrotreno in situazioni di guida fluida e regolare. Questa è di serie sul modello a gasolio 2.0 TDI da 204 CV e 400 Nm di coppia. Idem per il top di gamma SQ5, che monta il V6 3.0 TFSI da 367 CV e 550 Nm. Il cambio è automatico per tutti.
Look e interni da elettrica
Le altre affinità con la parte elettrica della gamma Audi si iniziano a notare già in alcuni elementi di design. Al di là dell”ennesima nuova reinterpretazione della mascherina e della calandra, spicca infatti la fanaleria posteriore a tutta larghezza con tecnologia a Led organici Oled 2.0. Analoghi a quelli della Q6 e-tron, hanno nuove funzioni di comunicazione che li trasforma in veri e propri schermi luminosi su cui sono riprodotte segnalazioni grafiche.
Anche l’interno spicca per la nuova interfaccia. Dominano l’Audi Virtual Cockpit da 11,9 pollici e il display centrale curvo da 14,5 pollici del sistema MMI, più lo schermo dedicato al passeggero da 10,9 pollici. La nuova architettura elettronica E3 1.2 della Audi Q5 2025 si basa sull’interazione di ben cinque piattaforme digitali tra cui l’intelligenza artificiale ChatGPT.