Alfa Romeo Junior: abbiamo provato l’auto più discussa dell’anno [VIDEO]

Sulla pista di Balocco per mettere alla prova la nuova Alfa Romeo Junior. Ecco come va la variante elettrica da 280 CV.

Di lei si è parlato tantissimo. È stata giudicata, criticata, commentata, come del resto accade per ogni nuovo modello del Biscione. Ma per la Junior il discorso è diverso. È infatti la prima vettura completamente elettrica del marchio (escludendo la 33 Stradale) e il primo a nascere su una piattaforma comune del Gruppo Stellantis. Va da se, quindi, che le aspettative siamo molto alte. Noi l’abbiamo messa alla prova nella sua variante più prestazione, la Veloce alimentata da un powertrain elettrico da 280 CV.

Alfa Romeo Junior: come è fatta

Sviluppata sulla piattaforma STLA Small del gruppo italo-francese, la nuova Alfa Romeo Junior è lunga 4,17 metri e sfoggia un look molto diverso rispetto all’attuale produzione del marchio. Nel frontale a catturare l’attenzione è la reinterpretazione del classico trilobo, che sull’allestimento Veloce è parzialmente carenato con una “maschera” che richiama il logo Alfa Romeo. Attorno a questo si sviluppano i gruppi ottici con tecnologia Matrix Led, mentre nella parte bassa del paraurti non manca una grande presa d’aria preposta al raffreddamento della meccanica. Interessante l’approccio stilistico scelto per il posteriore, dove non mancano i rimandi a diversi modelli del passato. L’allestimento Veloce, poi, è riconoscibile anche per la presenza di cerchi in lega da 20 pollici a quattro razze, che nella parte anteriore lasciano intravedere un generoso impianto frenante morso da pinze in monoblocco a quattro pompanti.

Molto curati gli interni. Il tocco di Alfa Romeo si percepisce non soltanto nello stile, ma anche nella qualità dei materiali scelti per i vari rivestimenti. L’unico collegamento con il resto della gamma Stellantis è rilevabile nella presenza del medesimo selettore di marcia sul tunnel centrale. Bellissimi poi i sedili a gusci realizzati da Sabelt appositamente messi a punto per questo allestimento. Buono anche lo spazio a bordo: il vano di carico ha una capacità in configurazione standard di 400 litri, mentre i cavi di ricarica possono essere riposti in un apposito vano sotto il cofano anteriore.

Alfa Romeo Junior: la meccanica

A spingere la nuova Alfa Romeo Junior Veloce provvede un powertrain costituito da una batteria agli ioni di litio da 54 kWh lordi, 51 kWh netti, che manda energia ad un motore montato tra le ruote anteriori da 280 CV per 345 Nm di coppia per circa 400 km di autonomia. Ma ciò che è davvero interessante è la messa a punto fatta sulla vettura, che porta la firma degli stessi tecnici che si sono occupati di modelli del calibro della 4C e della Giulia Quadrifoglio. Tanto per cominciare l’assetto è stato irrigidito e ribassato di 25 mm e dotato di nuove barre antirollio anteriori e posteriori, unite ad ammortizzatori con doppio finecorsa idraulico. Ma non è tutto. Grazie ad un nuovo montate e ad una nuova scatola guida, il rapporto di sterzo della Junior Veloce è di 14,6:1 ma, soprattutto, il nuovo SUV sportivo di Alfa Romeo è il primo modello elettrico a trazione anteriore ad essere dotato di differenziale autobloccante meccanico. Messo a punto da Torsen, rappresenta una sfida tecnica notevole, considerando che il motore della Veloce è in grado di lavorare ad oltre 15.000 giri al minuto.

Alfa Romeo Junior: come va

Nonostante la parentela con altri modelli ben più tranquilli come Citroen C3 e Opel MokKa, giusto per citarne un paio, la nuova Alfa Romeo Junior Veloce mette in mostra una dinamica di guida che nessun’altra auto di Stellantis sviluppata su questa piattaforma è mai riuscita a raggiungere. È veloce, diretta, coinvolgente, tanto da riportare alla mente alcuni tra i modelli a trazione anteriore più iconici nella storia del Biscione. Il lavoro dell’autobloccante è semplicemente perfetto: aiuta a chiudere la traiettoria permettendovi di tornare sul gas molto prima di quanto pensereste, mentre il posteriore resta sempre leggermente sovrasterzante, regalandovi così un’esperienza di guida davvero tanto coinvolgente. Soprattutto se si considera il segmento di appartenenza della vettura.

Buona anche la frenata: il sistema di rigenerazione va ad intervenire in maniera più  meno marcata in funzione della modalità di guida scelta, rendendo così la vettura più precisa e meno sottosterzante in inserimento. Insomma, un’auto decisamente più Alfa delle ultime Alfa arrivate in concessionaria. Sul motore, invece, c’è poco da dire. I 280 CV ci sono e si sentono tutti, con una spinta decisa nella prima fase di richiesta di potenza, ma comunque progressiva e piuttosto lineare anche alle alte velocità.