Giulia e Stelvio sono stati i modelli del grande rilancio di Alfa Romeo. Puntando tutto su una dinamica di guida molto coinvolgente, si sono ben presto posizionate al vertice delle loro rispettive categorie per quanto riguarda il piacere di guida. Oggi sono leggermente cambiate, soprattutto la Giulia. Proprio per questo abbiamo scelto di metterci ancora una volta al volante dei due modelli Alfa Romeo, entrambi spinti dal propulsore a benzina di 2 litri da 280 CV per rispondere ad una domanda: conviene scegliere la Giulia o la Stelvio?
Più tecnologiche
Con l’ultimo aggiornamento le Alfa Romeo Giulia e Stelvio sono cambiate rispondendo alle richieste dei clienti, che se da una parte hanno sempre apprezzato le performance delle due auto del Biscione, dall’altra hanno sempre lamentato qualche lacuna soprattutto dal punto di vista tecnologico. E così, Alfa ha finalmente dotato i suoi due modelli di fari full-led, con luci diurne che nella forma riprende lo stile dei gruppi ottici della più recente Tonale. A proposito degli esterni, poi, è stata leggermente rivista anche la forma delle prese d’aria, che ora, pur mantenendo le stesse dimensioni della precedente serie, visivamente appaiono più grandi e dall’aspetto più marcatamente sportivo. Novità anche all’interno dell’abitacolo, dove ora debutta un nuovo sistema di infotainment, finalmente comandabile anche attraverso lo schermo touch.
Il motore
Per rendere più equilibrato il confronto, abbiamo scelto di metterci al volante dell’unità a benzina più potente prima di arrivare alle cattivissime Quadrifoglio. Si tratta di un 2 litri a quattro cilindri sovralimentato tramite turbocompressore, capace di sviluppare una potenza massima di 280 CV e 400 Nm di coppia già a partire da 2.250 giri. L’unità e poi abbinata ad un cambio automatico ZF a otto rapporti che manda potenza a tutte e quattro le ruote attraverso un sistema di trazione integrale molto sofisticato che di base manda potenza alle ruote posteriori e solo all’occorrenza chiama a rapporto l’asse anteriore.
Dove sono cambiate di più
Con l’aggiornamento l’elemento che però più di tutti è cambiato è lo sterzo. Stelvio e soprattutto Giulia si sono sempre distinte per il loro sterzo estremamente preciso e comunicativo, forse fin troppo per qualche cliente. Così, con l’ultima release del modello, in Alfa sono intervenuti sulle geometrie delle sospensioni e sulla scatola guida, modificando di conseguenza l’angolo di Ackermann e rendendo il comando più “delicato”, in grado di essere meglio interpretabile anche da chi non cerca le prestazioni pure. A dirla tutta, però, questo non è l’unico motivo per il quale il Alfa Romeo sono intervenuti sullo sterzo di Giulia e Stelvio. A dettare tale modifica è stata anche la necessità di adottare un pacchetto Adas di Livello 2, che include anche il sistema di mantenimento attivo della carreggiata che, ovviamente, funziona attraverso un piccolo motore elettrico montata nella scatola dello sterzo. Elemento questo che non poteva essere montato all’interno della vecchia scatola guida dei due modelli.
Tutte da guidare
E’ il momento di metterci al volante. Su entrambe le auto ci concentriamo subito sulla dinamica di guida, da sempre punto di forza di Giulia e Stelvio. La messa a punto dell’assetto continua a conservare una taratura molto orientata alla sportività: l’assetto è piuttosto rigido, contenendo così i movimenti della scocca anche nei cambi di direzione più repentini, pur restando comunque sufficientemente confortevole nella guida di tutti i giorni. Il 2.0 da 280 CV ha una buona schiena: la curva di coppia piuttosto piatta permette di avere a disposizione sempre una buona riserva di potenza a qualsiasi regime. Tuttavia, ci saremmo aspettati un po’ di cattiveria in più considerando la cavalleria. Sempre buono il lavoro del cambio, uno ZF a otto rapporti puntuale e velocissimo nel passare da una marcia all’altra.
Quale scegliere
Ma allora quale scegliere tra Giulia e Stelvio? La risposta è dipende. Se cercate una vettura più “pura” dal punto di vista dinamico, più coinvolgente da guidare, allora la scelta non può che cadere sulla Giulia. Se invece preferita una vettura più comoda e sfruttabile nel quotidiano e con più spazio a bordo, allora conviene puntare sulla Stelvio. Insomma, tutto dipende dal vostro stile di guida e da cosa cercate in un’automobile, pur consapevoli che in entrambi i casi vi porterete a casa una vettura quasi vecchia scuola, ancora pensata per chi non sceglie un’auto solo per spostarsi dal punto A al punto B, ma per vivere quotidianamente il piacere di guidare un’auto che sa ancora emozionare.