Suzuki V-Strom 1050: due versioni per andare ovunque

Compie vent’anni la famiglia delle maxienduro Suzuki V-STROM.

La quarta generazione è dunque un’ottima occasione per consolidare ulteriormente il posizionamento della Suzuki V-Strm 1059, l’ammiraglia della gamma.

Due le versioni, una che mantiene un taglio turistico più adatto a un utilizzo a 360° e l’altra più ispirata, nell’aspetto e nella sostanza, ai grandi raid e all’off-road.

Quest’ultima si chiama V-Strom 1050DE e debutta sul mercato rivolgendosi ai motociclisti che cercano una moto a suo agio anche nell’offroad senza peraltro rinunciare al comfort indispensabile nell’uso quotidiano.

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Questa la filosofia che ha consentito di proporre in due declinazioni una moto che ha fatto della polivalenza la sua bandiera. Infatti, pur condividendo motore, telaio e componenti elettronici, le due versioni ora si rivolgono a motociclisti con vocazione diversa.

Suzuki V-STROM
Suzuki V-Strom 1050

Suzuki V-Strom 1050

La V-STROM 1050 è la maxienduro per eccellenza, con ruote in lega leggera da 19″ e 17″ con pneumatici Bridgestone Battlax Adventure A41 e un grande cupolino regolabile in altezza.

Anche la sella del pilota può essere regolata su due livelli, permettendo così a chiunque di trovare la posizione di guida più comoda.

Suzuki V-STROM
Suzuki V-Strom 1050 DE

Suzuki V-Strom 1050 DE

I principali elementi che distinguono la V-Strom 1050 DE sono i cerchi a raggi, l’anteriore da 21″.

Questo dona alla moto un assetto più alto, grazie anche a sospensioni con maggiore escursione, che aumentano l’altezza minima da terra e quella della sella, posta a 880 mm da terra.

Anche l’interasse è aumentato (+40 mm, per 1.595 mm) e l’angolo del cannotto di sterzo (27° 30’ contro 25° 40’), il tutto per migliorare la stabilità e il controllo sui terreni accidentati.

Inediti il forcellone, più lungo e rigido di circa il 10% e il manubrio a sezione variabile più largo di 20 mm.

Le pedane maggiorate in acciaio, la catena di trasmissione rinforzata, la protezione paracoppa in alluminio e le barre paramotore di serie completano la dotazione.

La V-Strom 1050 DE monta pneumatici semi-tassellati Dunlop Trailmax Mixtour.

Per coadiuvare i piloti più esperti nella guida offroad, sulla V-Strom 1050 DE si può  disattivare l’ABS sulla ruota posteriore e selezionare la modalità G (Gravel) nel sistema STCS per consentire uno slittamento controllato del posteriore.

Suzuki V-Strom

La tecnica: prestazioni in sicurezza

Entrambe le versioni sono accomunate dal motore, dal telaio e da un’elettronica avanzata, gestita in modo integrato nell’ambito del S.I.R.S.-Suzuki Intelligent Ride System, che sfrutta anche i dati rilevati da una piattaforma inerziale Bosch a tre assi.
Il telaio in alluminio è stato irrobustito nella zona posteriore e con la sua doppia trave abbraccia la più recente evoluzione del bicilindrico a V di Suzuki, capace di erogare oltre 107 CV.

L’acceleratore ride-by-wire interagisce col sistema “Scegliiltiro” (Suzuki Drive Mode Selector – SDMS) attraverso tre differenti curve di erogazione.

Il pilota può poi regolare il sistema “Aprisereno” (Suzuki Traction Control System) su tre livelli (quattro per la versione DE, che ha anche la funzione G – Gravel) oppure disattivarlo.

Non manca il cruise control.

Suzuki V-Strom

Sulle V-Strom 1050/V-Strom 1050 DE c’è il sistema “Cambiarapido” (Bi-directional Quick Shift System), che permette di passare alla marcia superiore o a quella inferiore senza usare la frizione.

Il Sistema “Frenainpiega” – Motion Track Brake System consente l’attivazione dell’ABS anche quando la moto si trova piegata in curva.

Suzuki V-Strom

Il sistema “Spuntofacile” – Hill Hold Control System assicura invece partenze più graduali in salita, impedendo che la moto arretri per un certo tempo anche se si rilasciano i freni.

Il sistema “FrenaSicuro” – grazie al Slope Dependent Control System, garantisce frenate più stabili in discesa, e grazie al Load Dependent Control System, ripartisce la frenata in maniera automatica tra i due assi in funzione del carico.

A completare il quadro del S.I.R.S. ci sono poi il sistema “Partifacile” (Low RPM Assist) e il Suzuki Easy Start System.