I 27 banchi del Polo d’Innovazione Meccanica (PIM) intervengono a completare le attività di messa a punto dei motori e dei cambi del Centro Tecnico di Lardy (Francia), il centro di prove meccaniche di riferimento del Gruppo Renault al livello mondiale, creato nel 1951. Una sessantina di persone lavorano in questo nuovo stabilimento nel quale potrà essere testata tutta la gamma di motori Renault, benzina, diesel e carburante con alcool.
Diminuire il consumo di carburante per limitare le emissioni di CO2
Un’ala dello stabilimento, dedicata prevalentemente alla diminuzione dei consumi aiuterà Renault a raggiungere il suo obiettivo, essere leader nell’emissione di CO2 in Europa, e rispondere alle nuove norme ambientali (Euro 5 e 6). I 10 banchi che la compongono sono dedicati agli studi degli attriti, alla termica dei motori e al disinquinamento a freddo. Il loro ruolo è importante nello sviluppo dei gruppi motopropulsori nel contesto attuale dove il rispetto dell’ambiente costituisce una delle sfide più importanti dell’industria automobilistica. – Sui banchi detti «termici» e «attriti», gli ingegneri Renault lavorano per ridurre i consumi, grazie al downsizing dei motori (motori più piccoli, sovralimentati da turbocompressore, con un miglior rendimento, che permette migliori performance specifiche).
– Una delle principali novità tecnologiche risiede nei banchi aerotermici che permettono di testare i motori nel loro ambiente aerodinamico, ovvero con tutti gli scambi termici nel veicolo sia a freddo che a caldo. Questi banchi rappresentano una prima mondiale.
Migliorare la performance dell’ingegneria meccanica
Le due altre ali dello stabilimento ospitano una ventina di bachi prova e di misure di nuova generazione per la messa a punto meccanica (affidabilità e durabilità) cosi come per la messa a punto energetica (ricerca del miglior compromesso tra performance, consumi e inquinamento). Questi banchi permettono di simulare in modo sempre più preciso il comportamento del motore sul veicolo e utilizzare gli strumenti più evoluti di messa a punto assistita da computer, permettendo di ridurre i tempi di sviluppo. Questi nuovi strumenti, tra i più moderni a livello mondiale, migliorano la performance dell’ingegneria e apportano una maggiore flessibilità nella realizzazione delle prove grazie al loro carattere evolutivo.