Renault Captur è stata definita una ‘success story” da Elisabeth Leriche, direttore marketing di Renault Italia.
Ovviamente la sua è un’opinione di parte, ma il giudizio è oggettivo: per Renault, Captur è un’auto che, come si dice, ‘ fa i volumi’, un best seller insomma.
Perché Renault Captur presidia per la Casa francese il Segmento B, ovvero quello che rappresenta in Italia il 50% del venduto e quello al cui interno, per i due terzi, piazza i B-Suv, proprio come Captur.
“Renault Captur, nata oltre dieci anni fa, ha cambiato i codici del mercato con la sua versatilità e la guida alta, oltre ad avere, da buona francese, quel tocco ‘chic’ che ha fatto innamorare il pubblico italiano”, ha aggiunto Leriche.
“Un fenomeno peraltro globale, poiché all’estero circolano più di due milioni di Captur, di cui trecentomila solo in Italia, dove per cinque anni è stata l’auto più venduta nel segmento B-Suv privati e ancora oggi, a tredici anni dalla nascita, si colloca è nella Top 3”.
Captur rappresenta un altro tassello nel riposizionamento del marchio francese sul mercato dell’auto, che parte dalla nuovissima R5 Electric (sostituta della pensionata ZOE) come modello di accesso a batteria da affiancare all’inossidabile Clio, e prosegue con una serie di auto che puntano in alto.
Tanto che, come ha riferito Leriche, l’84% delle vendite è ormai orientato verso l’alto di gamma e oltre il 30% del venduto monta il powertrain full hybrid E-TECH.
Naturale quindi che lo scopo della rivisitazione di Captur punti a rafforzarla nell’immagine e nei contenuti. Al momento di andare in stampa il prezzo non era ancora stato rivelato, ma ciò che è invece certo è che la Captur sarà disponibile da giugno.
Renault Captur, ora con il look ‘da grande’
Il restyling allinea lo stile al nuovo family feeling dei modelli superiori: frontale e fari completamente ridisegnati, con motivo a segmenti diagonali nella mascherina che incorpora il nuovo logo, linea del cofano meno spiovente e una grande apertura nella parte bassa cambiano completamente l’aspetto del muso.
Al posteriore l’intervento di ritocco è meno evidente, soprattutto nella fascia bassa, e mantiene i fanali col profilo a C.
A livello di allestimento, la novità principale è il nuovo Esprit Alpine, che affianca Evolution e Techno.
Resta invariata la possibilità di ottenere la verniciatura bitono che, abbinata alle sei tinte di carrozzeria disponibili, fa arrivare a quattordici le opzioni di cromatiche per l’esterno.
R-LINK con Google Assistant
Nell’abitacolo cambiano sellerie e rivestimenti, anche qui soprattutto per la versione Esprit Alpine, ma la novità maggiore è sulla tecnologia e consiste nel nuovo sistema di infotainment OpenR Link con Google, disponibile a seconda degli allestimenti, con tecnologia Android Automotive 12, al debutto su un modello di questo segmento.
Tra i servizi sono disponibili Google Maps, Google Assistant e oltre 50 App (in funzione dei Paesi) disponibili su Google Play.
Il touchscreen verticale, con una diagonale di 10,4” e una risoluzione da 960 x 1280 pixel, è compatibile, con Android Auto ed Apple Carplay, sia via cavo sia wireless.
I powertrain di Renault Captur: benzina, due ibridi e anche GPL
A livello di motorizzazioni, nuova Captur offre quattro scelte:
- il motore tre cilindri 1.0 Turbo TCe non elettrificato da 90 CV e 160 Nm abbinato a un cambio manuale a sei rapporti,
- un 1.3 TCe mild hybrid da 160 CV e 270 Nm abbinato al cambio automatico EDC (una novità per questo modello)
- il full hybrid E-Tech che abbina un quattro cilindri a benzina 1.6 aspirato da 94 CV a due motori elettrici (uno di trazione e un motogeneratore) tramite un cambio automatico a sei rapporti, di cui due per la marcia elettrica, senza sincronizzatori. La potenza complessiva di 145 CV e la coppia di 205 Nm promettono fino all’80% di marcia elettrica nella guida urbana e consumi medi un pochino sotto i 5 litri per 100 km.
- il motore 1.0 TCe alimentato a GPL da 100 CV e 160 Nm, con cambio manuale e un’autonomia, col pieno di entrambi i combustibili, di 1.100 chilometri.
Non è prevista una versione ibrida plug-in, che Renault ritiene più idonea ai modelli di segmento superiore.
Sospensioni riviste
Con le anteriori tipo McPherson e il ponte semitorcente posteriore, nulla cambia a livello di struttura generale.
Revisionati invece i settaggi degli ammortizzatori, la geometria degli assali e la taratura del servosterzo.
In particolare, con le motorizzazioni 1.3 TCe ed E-Tech full hybrid, gli ammortizzatori sono completamente nuovi.
Risultato: i movimenti della cassa sono più controllati per ridurre i tempi di risposta e migliorare il piacere di guida. Ma su questo saremo più precisi dopo la prova dinamica.