Dopo l’anteprima di marzo, concentrata sulle versioni elettriche e sulle novità della piattaforma STLA Medium, Peugeot ha completato la gamma della nuova 3008 che offre tre diversi livelli di elettrificazione. Al di sotto delle “full electric”, che sono tre e con due diverse batterie, sono infatti disponibili anche una motorizzazione Plug-In Hybrid da 195 CV e una più semplice Hybrid senza spina da 136 CV. Questa rappresenta la proposta di ingresso, con prezzi di 38.700 euro per l’allestimento Allure e di 43.200 per la GT e che abbiamo provato alle porte di Milano.
Peugeot 3008 Hybrid: come è fatta
La nuova generazione, la terza con la sigla 3008, è stata evoluta nel solco della continuità , del resto quella precedente è considerata il modello che ha dato a Peugeot la sua attuale identità e ispirato tutti quelli successivi. Esteticamente, la novità maggiore è nel profilo del posteriore, fattosi più sportivo con un lunotto ancora più inclinato e allungate. Le misure rimangono allineate, con una lunghezza che spera di poco i 4,5 metri.
Contrariamente a quanto fatto da molti altri costruttori, qui Peugeot non ha voluto porre troppa enfasi nel differenziare i modelli totalmente elettrici dagli altri. Le ibride hanno quasi lo stesso aspetto, la stessa griglia e le finiture in glossy black. Si riconoscono per la targhetta “Hybrid”, comune sia alla plug-in sia all’ibrida semplice da noi provata, e per i cerchi da 19″, che cambiano passando dall’allestimento Allure a GT. La versione plug-In GT offre di serie i 20″.
Anche gli interni rimangono i medesimi, inclusi i comandi per la marcia, perché tutte e trasmissioni sono automatiche e sulle ibride si trova lo stesso selettore delle elettriche, uno switch annegato nella plancia, più a portata di mano e di vista. Resta invariato anche il grande display curvo che racchiude i due schermi digitali da 10″ per strumenti e infotaiment.
Peugeot 3008 Hybrid: la meccanica
La versione Hybrid monta il più recente dei powertrain elettrificati che Stellantis sta introducendo su un numero crescente di modelli. Sostanzialmente nuovo, visto che la generazione precedente lo ha introdotto soltanto nell’ultimo anno della sua carriera commerciale, mentre il del plug-in rappresenta l’evoluzione di un sistema battezzato sempre da 3008 alcuni anni prima.
La Peugeot 3008 Hybrid infatti è mossa da un 1.2 turbo tre cilindri da 136 CV, unità che su alcuni modelli di segmento inferiore è disponibile nella doppia versione, elettrificata e non (ad esempio su 208, con 110 CV). In questo caso, invece, è abbinata al nuovo cambio doppia frizione e-DCT a sei rapporti, che integra il motore elettrico. Questo ha una potenza massima di 28 CV e una coppia di 55 Nm ed è alimentato da una batteria da 0,89 kWh nominali (0,43 effettivi), ricaricabile grazie alla frenata rigenerativa o tramite il motore a benzina.
Il sistema a 48 V e la potenza del motore fanno di questo complesso un vero e proprio full hybrid. Anche se l’autonomia in questa modalità è limitata circa un km, secondo la Casa in città permette di muoversi a sola trazione elettrica per circa il 50% della percorrenza media, specie nel traffico intenso. Inoltre, offre un risparmio di carburante, e di conseguenza di emissioni di CO2, stimata in circa il 15% rispetto a una ipotetica versione non ibrida dotata dello stesso motore, con medi dichiarate di 5,5-5,6 l/100 km e 123-127 g/km.
Peugeot 3008 Hybrid: come va
Le qualità apprezzate durante la prima esperienza con la versione elettrica si confermano sulla Peugeot 3008 Hybrid, che pur disponendo di una potenza inferiore e della la trazione anteriore (all’epoca provammo i modello Awd a doppio motore) ha dalla sua anche un peso ridotto (siamo però comunque a 1.650 kg in ordine di marcia). Se la motorizzazione turbo tre cilindri può sembrare modesta sulla carta, il sistema ibrido fornisce un bell’aiuto non soltanto nella marcia lenta.
In città , la guida è piuttosto rilassante, anche se quando interviene il motore a benzina il suo avvio conserva ancora un po’ di ruvidità . Per contro i passaggi di marcia sono piuttosto dolci e a volte si percepiscono appena. Come di consueto sono disponibili tre modalità di marcia, Eco, Normal e Sport. La Eco non cambia molto a livello di guida, già piuttosto dolce e attenta al risparmio con il programma Normal. Interviene però su funzioni come la climatizzazione per risparmiare energia. Viceversa, la Sport rende la risposta del motore e del cambio più decisa e pronta, cosa che a volte può tornare utile anche situazioni di traffico cittadino e non soltanto nella guida veloce.
Visto il percorso prevalentemente urbano e con limiti di velocità molto severi, anche sulle strade più scorrevoli, non possiamo dire dei aver messo alla prova a fondo la dinamica di Peugeot 3008 Hybrid. Tuttavia, per chi gradisce l’impostazione di guida tipica del marchio, con volante piccolo in posizione ribassata per lasciare la visuale sulla strumentazione, la cura per la calibrazione del servosterzo e l’assetto di buon compromesso delle sospensioni sono una conferma delle buone qualità apprezzate sul resto della gamma.