PETRONAS: cogli la prima pietra.

I derivati del petrolio sono una faccenda assai seria: PETRONAS lo sa molto bene.  Nata in Malaysia nel 1974 per essere una piccola realtà regionale, PETRONAS è cresciuta rapidamente fino a divenire un player mondiale nel settore petrolifero “Oil & Gas” grazie a sapienti investimenti effettuati in tutto il mondo e stringendo partnership commerciali e sportive; come quella vista in Formula 1 con Mercedes-AMG e quella stretta con PETRONASIVECO, che ha trionfato nuovamente nella Dakar. PETRONAS è, inoltre, responsabile nella fornitura di primo equipaggiamento di veicoli di tutto rimarco; come l’olio che previene la formazione di attriti nel motore della Mercedes-AMG A45 (oggi il propulsore 2.0 prodotto in serie con la più alta potenza specifica) ed i fluidi freno ad alte prestazioni che sono inseriti nelle potenti vetture prodotte da Ferrari e da Maserati. Conscia del fatto che la realtà internazionale dei lubrificanti è dura e composta da più giocatori, la azienda malese non intende, quindi, entrare nel mass-market; preferisce, piuttosto, coltivare il proprio know-how crescendo in un mercato di nicchia che sempre più richiede, sia nell’ambito delle competizioni che in quello del mercato di serie, una raffinatezza a causa dell’aumento delle potenze specifiche, della riduzione delle tolleranze costruttive e della sempre crescente efficienza in risposta al tentativo di salvaguardare l’ecologia ambientale senza privare gli appassionati di mezzi di trasporto dalle caratteristiche sportiveggianti.


IL BEL PAESE

PETRONAS

PETRONAS Lubricants International, la branca che opera a livello globale per il colosso della Malaysia, ha scelto l’Italia come punto cardine della sua strategia commerciale ed industriale; in una economia nostrana sempre più difficile, infatti, il 48% dei prodotti venduti sono sviluppati negli stabilimenti di Torino e di Napoli, con un numero di impiegati che sfiora i 600. Il fatturato attuale di PETRONAS Lubricants International per ciò che concerne i due stabilimenti Italiani è di oltre 400 milioni di Euro; che, nel totale mondiale di due miliardi di dollari, rappresenta una fetta di tutto rispetto. E, sempre con l’Italia, PETRONAS ha ricalcato la storia di uno dei brand di lubrificanti più noti: Selenia, nata nel 1912 ed acquisita da PLI da quello che era il gruppo FIAT.

In ultima analisi, ma non per importanza, è doveroso ricordare che proprio nello stabilimento di Torino viene messo a punto tutto il programma per quanto concerne la Formula 1, a riprova della fiducia nell’investimento effettuato dalla ditta petrolchimica.


MATTONE SU MATTONE

PETRONAS

Oggi, dopo un investimento di oltre sessanta milioni di Euro, PETRONAS scrive un nuovo capitolo della storia di PLI in Italia, grazie all’inizio della costruzione del nuovo centro di ricerca e sviluppo posto a Villastellone, piccola realtà della provincia Torinese: con un progetto firmato dallo studio “967 Architetti Associati” e “F&M Ingegneria”, prende vita un’area di ottanta mila metri quadrati (di cui 17.000 coperti), il nuovo polo di ricerca diverrà uno dei più avanzati del mondo. Tra le soluzioni tecniche adottate, vi è un impianto di freni elettrici che saranno capaci di convertire l’energia meccanica PETRONASprodotta durante i test in energia elettrica, la quale potrà essere riutilizzata internamente o ceduta alla rete.

Grande attenzione è stata rivolta agli aspetti architettonici ed ambientali, per dare modo al complesso sia di integrarsi da un punto di vista ottico nel sito agricolo che di rispettare l’ecologia mediante l’adozione delle più recenti tecnologie in materia di energia energetica. Piero Fassino, sindaco della città di Torino, si è espresso in maniera molto positiva, focalizzando l’attenzione sulla ricchezza del territorio e sulla possibilità di espansione, ricordando che sarà anche una grande occasione per creare posti di lavoro; in tal senso, inoltre, è stata messa a punto una partnership con il Politecnico di Torino, per mezzo della quale sarà possibile aprire i laboratori di ricerca agli studenti e offrire opportunità agli iscritti dell’istituto.