
In un mercato ormai sempre più dominato da Suv e crossover, c’è ancora chi continua a puntare su modelli dalle spiccate capacità fuoristradistiche, ma non “a ruote alte”. È il caso di Mercedes, che con l’ultima generazione della Classe C propone l’inedita variante All Terrain, capace di unire tutta la praticità di una station wagon, con la capacità di muoversi anche lontano dall’asfalto tipiche di un Suv. Il tutto condito da un propulsore in grado di assicurare consumi estremamente contenuti. Ma andiamo con ordine.
Com’è fuori
Sviluppata sulla base della variante familiare della Classe C, la All Terrain ne conserva in maniera quasi inalterata forme e proporzioni. La lunghezza, infatti, si attesta intorno ai 4,7 metri, per un’altezza di 1,4 metri e una larghezza di 1,8 metri. Rispetto alle “normali” Classe C, la All Terrain si caratterizza per l’altezza da terra superiore di 4 centimetri e per un look che strizza l’occhio al mondo dell’ offroad. Tutt’intorno alla carrozzeria, infatti, corrono degli ampi fascioni in plastica nera che oltre a donare un aspetto più robusto alla vettura, contribuiscono a proteggerne la carrozzeria. Inediti sono anche i cerchi in lega, disponibili con misure di 17, 18 o 19 pollici, tutti gommati con pneumatici dalla spalla piuttosto pronunciata, proprio a garanzia di una maggiore motricità anche sui fondi più accidentati.
Com’è dentro
Tanta poi la tecnologia a bordo, che trova la sua massima espressione nella presenza del sistema di infotainment MBUX con schermo touch da 12,3 pollici che, proprio come avviene sui moderni tablet, si sviluppa in verticale al centro della plancia. Grazie ad esso la presenza di tasti fisici a bordo è ridotta ai minimi termini. Altro contenuto digitale dal grande impatto scenico è rappresentato dal cluster posizionato dietro il volante, dalla grafica personalizzabile.
La meccanica
La trazione, ovviamente, è integrale. Questa si basa su un differenziale centrale con ingranaggi epicicloidali e due ruote dentate coniche, che costituiscono l’uscita laterale sull’asse anteriore. Il differenziale centrale, grazie a una frizione a lamelle a due dischi, determina un effetto bloccante di base di circa 50 Nm tra asse anteriore e posteriore, con una ripartizione fissa della coppia tra asse anteriore ed asse posteriore, rispettivamente 45% e 55%. Il propulsore, invece, nel caso della nostra prova, è il 2 litri a gasolio dotato di sistema mild hybrid capace di sviluppare una potenza massima di 204 CV, ai quali si sommano altri 20 CV del sistema elettrico. Il dato di coppia, invece, raggiunge i 440 Nm già a partire da appena 1.800 giri. Il cambio, infine, è il 9 G-Tronic dotato di convertitore di coppia e nove rapporti.
Come va
Ma come si guida la nuova Mercedes Classe C All Terrain? In una parola, bene. Grazie all’ottima taratura del comparto sospensivo, costituito da una sospensione a quadrilatero alto e cinque bracci all’anteriore e da un multilink al retrotreno, i movimenti della scocca quando si viaggia su strada sono estremamente contenuti nonostante la maggiore altezza da terra rispetto al modello di serie. Certo, qualche inerzia in più in inserimento si avverte, complice anche il peso che supera di slancio i 1.800 kg, ma in generale la All Terrain resta sempre molto precisa anche nei cambi di direzione più repentini. Ottimo poi il sistema di trazione integrale. Questo è a gestione elettronica e può fare affidamento su due modalità di guida dedicate: Offroad e Offroad Plus. Quest’ultima è quella più indicata per affrontare i tratti più impervi, ripartendo la coppia al 50% su entrambi gli assali, ma solo fino ad una velocità massima di 40 km/h.
Poco assetata
Ma il vero protagonista sulla Classe C All Terrain è il propulsore. Il 2 litri a quattro cilindri ha grinta da vendere e nonostante i tanti chili che è costretto a portarsi dietro regala prestazioni di tutto rispetto (per scattare da 0 a 100 km/h le bastano 7,8 secondi, mentre la velocità massima si attesta sui 231 km/h). Ottima anche la taratura del cambio, che assicura passaggi sempre pronti e soprattutto quasi del tutto impercettibili. Ciò che invece, purtroppo, si percepisce sempre è la voce del propulsore, soprattutto nelle fasi di massima richiesta di potenza. Ma non è che un piccolo scotto da pagare per poter viaggiare in compagnia di uno dei propulsori a gasolio più evoluti oggi in circolazione. E il risultato di tutte le tecnologie inserite da Mercedes in questo motore si avvertono soprattutto quando ci si ferma dal distributore. Nel corso del nostro test abbiamo percorso poco meno di 3.000 km con la All Terrain, impiegando la in contesti molto vari e pur senza fare particolare attenzione ai consumi siamo riusciti a registrare una media di appena 5,8 l/100 km.