
Più grande della Renegade, ma più piccola della Cherokee, la nuova Jeep Compass si posiziona nel segmento dei SUV compatti, quello oggi più agguerrito del mercato. Essere competitivi qui, non è affatto facile. Un ruolo di fondamentale importanza è rappresentato dall’estetica, uno dei principali canoni di scelta per chi cerca un auto in questa fetta di mercato. Per questo motivo i designer hanno rivolto particolare attenzione a questo aspetto, scegliendo linee che pur rispettando il DNA tipico di Jeep, donano alla compatta americana uno stile meno fuoristradistico e più glamour e, per certi aspetti, urbano.

Diesel di qualità
Nonostante in questo periodo si sia portati a pensare che i propulsori Diesel siano destinati a scomparire, noi ci sentiamo di scommettere ancora su questo tipo di alimentazione. Il migliore, visto il carattere della vettura, potrebbe essere il più piccolo tra i due a listino, ossia il quattro cilindri di 1,6 litri, accreditato di una potenza massima di 120 CV e una coppia di 320 Nm, già disponibile a partire da 1.750 giri al minuto. L’unico cambio che è possibile scegliere in abbinamento a questa motorizzazione è un manuale a sei marce, che per fluidità e precisione negli inserimenti, quasi non fa rimpiangere l’automatico disponibile con altri motori a listino. L’accoppiata tra il 1.6 Diesel e il manuale a sei marce da il meglio di se quando si viaggia in città.
La generosa coppia ai bassi regimi consente di muoversi tra i semafori dei centri abitati senza dover ricorrere troppo spesso all’uso del cambio, e anche i consumi, merito anche della cubatura piuttosto contenuta e di un peso di poco superiore ai 1.500 kg, risultano buoni.
Tuttavia, c’è da segnalare che il più piccolo dei Diesel a listino, così come l’unico benzina disponibile, il 1.4 MultiAir da 140 CV, è disponibile unicamente con la trazione anteriore.
Un vero fuoristrada
Per chi intendesse sfruttare la Compass come ogni Jeep che si rispetti vuole essere sfruttata, ossia lontano dall’asfalto, tra la polvere di qualche strada sterrata, la Casa americana propone una sola alternativa: il 2.0 Multijet. Questa, infatti, è l’unica motorizzazione che può essere abbinata alle quattro ruote motrici. Il quattro cilindri è disponibile in due varianti di potenza. Si parte con il 140 CV, che è possibile scegliere con un manuale a sei marce o con l’automatico a nove rapporti, capace si sviluppare 350 Nm di coppia, mentre per chi vuole il top di gamma c’è il 170 CV, in questo caso unicamente in abbinamento all’automatico a nove rapporti, da 380 Nm di coppia massima. A mandare coppia e potenza a tutte e quattro le ruote provvede il sistema Jeep Active Drive, che in condizioni di utilizzo normali – quando si guida in città, ad esempio – esclude l’asse posteriore, trasformando la Compass in una trazione anteriore.
Quando si viaggia fuoristrada, invece, anche il retrotreno interviene in sostegno, per garantire sempre la massima trazione. In aiuto interviene anche il Select-Terrain, che attraverso la gestione elettronica della trasmissione, permette di selezionare cinque differenti modalità in base al terreno che ci si trova ad affrontare: Auto, Snow, Sand, Mud e Rock (per la versione Trailhawk).

E non è tutto. Già, perché a completare l’equipaggiamento da vera fuoristrada ci pensa il sistema Active Drive Low, che permette di bloccare il giunto centrale, ripartendo in egual misura la coppia tra i due assali (50% davanti e 50% dietro). La piattaforma sulla quale è stata sviluppata la Jeep Compass, è la stessa della Renegade.
Per la media di casa, però, i tecnici americani hanno allungato il telaio di 13 centimetri, sette dei quali tra le ruote, per aumentare il passo e di conseguenza l’abitabilità interna. Questo intervento, inoltre, ha permesso di poter contare su angoli di attacco, dosso e uscita, che permettono di muoversi anche sui tratti di strada più accidentati senza il patema di fare qualche danno alla carrozzeria o alla meccanica. L’angolo di attacco, infatti, è di 16,8 gradi, quello di rampa di 22,9 gradi e quello di uscita di ben 31,7 gradi, mentre la luce libra dal suolo è pari a 215 millimetri, il che assicura una profondità di guado che arriva a 406,4 millimetri. Insomma, niente male per una macchina pensata per essere glamour e per muoversi anche tra le strette vie della città.
Spazio in abbondanza
Ok lo stile e le capacità fuoristrada, ma un’auto di questa categoria non può non garantire una buona abitabilità e con i suoi 4,39 metri, la Jeep Compass offre tanto spazio per cinque passeggeri e relativi bagagli. I due sedili anteriori sono comodi e ben regolabili.

Anche dietro si sta bene, solo il passeggero centrale risulta un po’ sacrificato, tuttavia, non manca lo spazio anche per i più alti e il giroporta assicura una luce d’ingresso in abitacolo che non obbliga ad alcuna contorsione. Ampio e soprattutto ben sfruttabile il vano bagagli, che assicura un volume di carico di 438 litri. Non un record per la categoria, ma a differenza di molte rivali dirette, il bagagliaio della Compass può contare su una forma regolare, inoltre, il piano di carico è regolabile su due altezze, sono presenti molti ganci ai quali fissare i bagagli e la soglia di carico non è eccessivamente alta. Inoltre a richiesta, a meno che non abbiate scelto la versione top di gamma Limited che lo offre di serie, è possibile scegliere il portellone ad apertura elettrica.
Arriva la Night Eagle
La gamma si articola su quattro allestimenti. Si parte dalla Sport e si arriva alla Limited, passando per Longitude e Business, con prezzi a partire da 25.000 euro tondi, tondi. Tutte offrono un buon livello di dotazione al capitolo tecnologia e infotainment. È infatti possibile scegliere il sistema Uconnect con schermo touch da 5, 7 oppure 8,4 pollici, dal quale si può controllare anche il climatizzatore (anche se nella parte bassa della plancia restano i tasti fisici) oltre che il riscaldamento o il raffreddamento dei sedili dove previsto. Per aumentare la connettività del sistema, sono disponibili i programmi Apple CarPlay e Android Auto.
Da poco inoltre, a questi quattro allestimenti si è aggiunto il nuovo Night Eagle, che enfatizza lo stile sportivo della Jeep Compass. A caratterizzare questa inedita versione ci pensano la griglia con l’effige del marchio e le cornici dei fendinebbia in Gloss Black. Tutta nuova anche la finitura dei cerchi in lega che sono da 18 pollici, anche questi in nero lucido. All’interno, invece, spiccano i sedili in pelle e tessuto e il sistema Uconnect da 8,4 pollici. Il nuovo allestimento Night Eagle è disponibile in abbinamento a tutti i motori a listino ad eccezione del Diesel più potente. (Testo a cura di Pietro Cardone)
Scheda Tecnica Jeep Compass 1.6 Night Eagle
Motore: 4 cilindri in linea
Cilindrata: 1.598 cc
Potenza: 120 CV a 3.750 giri
Coppia: 320 Nm a 1.750 giri
Alesaggio x corsa: 79,5×80,5
Rapporto di compressione: 16,5:1
Consumo medio: 4,4 l/100km (ciclo combinato)
Emissioni: (ciclo combinato)
Cambio: manuale a 6 marce
Lunghezza: 4.394 mm
Larghezza: 1.819 mm
Altezza: 1.629 mm