
Il marchio Hella è storicamente noto per i sistemi di illuminazione, che sono stati il suo core-business sin dai primi anni del ventesimo secolo, ossia da quando il brand stato creato per battezzare i primi fanali all’acetilene. L’azienda tedesca ha però in realtà iniziato la sua evoluzione in un fornitore di sistemi ad alta tecnologia per la guida e la sicurezza all’inizio del terzo millennio. Risalgono infatti al 2007 le prime telecamere con misurazione della distanza, a cui sono seguiti sistemi di sterzo attivi e sottosistemi per veicoli elettrici ed elettrificati.
In pochi anni, dunque, Hella si è trasformata in un polo tecnologico di innovazione e sviluppo. Ruolo che mantiene anche dopo la fusione con Faurecia, tra le più importanti aziende di componentistica automotive, che nel 2022 ha dato vita al Gruppo Forvia, Si tratta del settimo fornitore mondiale dell’industria automobilistica sotto il quale le due aziende mantengono la propria autonomia e indipendenza operativa, creando però importanti sinergie industriali.
Con questa rinnovata spinta, Hella ha organizzato lo scorso novembre la nuova edizione dell’Innovision, un grande evento organizzato a Rust, in Germania, e dedicato principalmente a partner e clienti del settore della distribuzione di parti e ricambi, ma per la prima volta aperto anche alla stampa specializzata, in cui ha mostrato le ultime novità in arrivo sulle strade nei prossimi due anni.
FlatLight, le luci dinamiche passano davanti
Visto il know-how di Hella, è doveroso iniziare la carrellata con l’ultima frontiera dell’illuminazione passiva intelligente. Si chiama FlatLight e consiste in un sistema di elementi luminosi estremamente piccoli che consentono di creare gruppi ottici compatti e leggeri che integrano luci diurne, luci di posizione e indicatori di direzione.

La tecnologia è quella delle microottiche, elementi grandi meno di 15 micrometri, poco più di un centesimo di millimetro. Permette di creare moduli luminosi della dimensione di 5 mm, molto più sottili dei sistemi tradizionali che richiedono, per le luci diurne, profondità di almeno 40 mm. La maggior concentrazione di punti luminosi in spazi ridotti consente un’omogeneità maggiore e miglior effetti dinamici.
Si tratta di una tecnologia nata inizialmente per le fanalerie posteriori, ma poi trasferita, grazie alla miniaturizzazione, anche ai sistemi luminosi della parte anteriore del veicolo. Sviluppati nei centri di Lippstadt, in Germania, e Mohelnice, in Repubblica Ceca, questi prodotti escono dallo stabilimento slovacco di Bánovce.

Hella ha ricevuto un importante ordine da un’azienda automotive che inizierà a utilizzare questo sistema sulle fanalerie posteriori dal 2024 e dal 2025 su quelle anteriori, per le quali lo stesso committente ha adottato anche i nuovi moduli con lenti cilindriche CLA, già approdati su alcuni veicoli di serie.
Anche questa tecnologia si basa su moduli miniaturizzati ma con un’altezza complessiva dell’emissione luminosa fino a 10 millimetri che vanno a comporre sistemi di illuminazione adattiva. L’unione di queste tecnologie aumenta la liberà d’azione nel design dei veicoli del futuro e la realizzazione di sistemi ottici personalizzati altamente flessibili.
Brake e Steering by Wire
Ancora nel 2025, un costruttore tedesco introdurrà sui modelli di serie un nuovo sistema di frenatura by wire basato su un sensore di frenata interamente elettrico che Hella sta sviluppando nel su centro di Lippstadt.
Si tratta di uno dei componenti che rientrano nel progetto Future Cockpit, e che andrà a comporre i prossimi sistemi di guida automatizzata e autonoma. In questo caso, il pedale del freno “by-wire” completamente elettrico è realizzato interamente in plastica leggera e offre un risparmio di peso fino al 20% rispetto ai sistemi convenzionali. con conseguenti benefici in termini di riduzione dei costi e delle difficoltà di installazione, delle emissioni di CO2 e del consumo di energia elettrica o di carburante.
Sulla stessa falsariga è stato presentato anche il sensore per sistemi di sterzo by wire, che rileva coppia e angolo di sterzata impressi al volante e li trasmette sotto forma di impulsi elettrici agli attuatori dello sterzo. Anche questo sistema arriverà in produzione nel 2025 ed è stato richiesto da più di un costruttore automobilistico.

A proposito di guida autonoma
Hella è al lavoro su diversi sistemi sensoriali avanzati, che includono anche complessi di telecamere e retrocamere con cui andare a sostituire gradualmente anche i tradizionali specchietti retrovisori. Sul mercato automotive questa tecnologia è ancora relativamente nuova, poiché soltanto pochi modelli, come la Audi e-tron (oggi Q8 e-tron) e la Honda e li hanno portati sulle strade. Per quanto concerne la guida autonoma vera e propria, quella dal Livello 4 in su, l’azienda tedesca ha una sua specifica visione.

A differenza di altri costruttori e fornitori di tecnologia, ad esempio, il team responsabile dello sviluppo di Hella non punta sul Lidar, lo scanner a impulsi laser, che giudica ancora troppo costoso rispetto all’obiettivo di portare ila guida autonoma sulle strade in tempi relativamente brevi. Ritengono infatti che non siano indispensabili in quanto il livello di precisione ed efficienza dei loro rilevamenti può essere ottenuto anche continuando a lavorare sui tradizionali radar e sull’interazione con le telecamere.
Convertitori di tensione per Powertrain elettrici
Hella è presente anche nella componentistica per piattaforme elettriche ed elettrificate. Un produttore premium tedesco ha commissionato all’azienda lo sviluppo di un convertitore di tensione che verrà integrato su una piattaforma destinata a modelli elettrici e anche a soluzioni ibride plug-in, per un totale di circa 10 linee di prodotto differenti. In produzione per la metà del 2025, è l’evoluzione del primo sistema di gestione della batteria per veicoli completamente elettrici.
Hella sfrutta l’esperienza accumulata nel campo dei convertitori di tensione in corrente continua da 48 volt. Questi sono parte dei complessi apparati di gestione energetica e guida autonoma basati sul principio della ridondanza, coesistenza in un sistema di diversi dispositivi che svolgono la stessa funzione per aumentare la sicurezza in caso di malfunzionamento o guasto.

Sono applicati sensori per telecamere e radar, unità di controllo dello sterzo, ma anche sistemi di alimentazione delle batterie di servizio da 12 volt. Sviluppati sempre a Lippstadt, sono prodotti nella fabbrica di Recklinghausen, in Germania.
Phygital Shields
Sempre al tema dei veicoli elettrici e a guida autonoma è dedicata la linea di mascherine frontali chiamata Phygital Shields: tutt’altro che elementi puramente estetici, questi pannelli sono tra i prodotti tecnologicamente più sofisticati dell’intera produzione di Hella. Hanno il doppio scopo di sigillare il frontale, contribuendo all’efficienza aerodinamica dei veicoli elettrici, che necessitano di minor flusso d’aria all’interno, e alloggiare radar e sensori frontali che forniscono dati ai sistemi di sicurezza attiva e guida autonoma appunto.

Sono composti da una serie di strati, fino a otto, di pellicola e materiale plastico in parte riciclato e sostenibile. Permeabili agli impulsi radar, hanno però una funzione di isolamento termico, in modo che i dispositivi nascosti al loro interno siano protetti dagli agenti atmosferici e dalle basse temperature. Uno di questi, sviluppato per uno specifico cliente, utilizza un nuovo materiale a base poliuretanica con effetto autoriparante. Può eliminare piccole incisioni e graffi grazie al calore o alla semplice luce solare che aiutano lo strato di poliuretano a ridisporsi in modo omogeneo riempiendo i piccoli solchi.

Hella inizierà a produrre la nuova linea di pannelli, dotati di sistemi di illuminazione specifici a Led, dalla metà del 2025 nel suo stabilimento di Lubiana, in Slovenia, dove c’è anche il centro di competenza che li ha sviluppati. I primi clienti li utilizzeranno per otto nuove linee di modelli elettrici. Una variante specifica per il mercato cinese sarà prodotta in una fabbrica locale. Hella è in grado di realizzarne oltre 140 diverse versioni con design e specifiche differenti.
Le novità di Hella Gutmann
Oltre ai sistemi di primo equipaggiamento, Innovision 2023 ha dato anche ampio spazio ai sistemi di diagnosi e alle attrezzature specializzate del marchio Hella Gutmann, che segue da vicino quella dei sistemi di sicurezza attiva, degli Adas e della propulsione elettrica.

Hella Innovision 2023 – Battery Diagnostic
A questi ultimi si rivolge, ad esempio, il sistema di diagnosi dello stato della batteria sviluppato con Battery Quick Check GmbH, joint venture tra Twaice Technologies, specializzata in software per l’analisi delle batterie, e l’ente indipendente TÜV Rheinland.

Questo dispositivo si propone come affidabile strumento di misurazione delle prestazioni dei sistemi elettrici, utile sia ai gestori delle flotte sia ai rivenditori di vetture usate. Fa parte del pacchetto fornito con i sistemi di diagnosi da officina mega macs a partire dalla versione X2.
Lo stato di salute della batteria, altrimenti detto SoH (State of Health), viene misurato nel corso di una fase di ricarica anche parziale in un tempo di circa 90 minuti durante i quali il software analizza le performance della batteria e del sistema di caricamento. Monitora l’effettiva efficienza in base ai dati di riferimento contenuti nei database e provenienti dai diversi laboratori di analisi. Infine, genera un rapporto la cui attendibilità è certificata in automatico.
Calibrazione Adas
Tra le molte tecnologie su cui Hella Gutmann ha investito con particolare impegno negli ultimi anni ci sono le apparecchiature modulari per la calibrazione dei sistemi di sicurezza attiva o Adas (Advanced Driver Assistance Systems). Il corretto allineamento di sensori, radar e telecamere è fondamentale per la sicurezza e devono essere riattivati con la massima precisione dopo riparazioni, interventi di carrozzeria, sostituzioni di parti ecc…
L’ultimo rapporto Dekra sulla sicurezza stradale, (Dekra Road Safety Report 2023) ha infatti dimostrato che disallineamenti anche minimi possono compromettere il corretto funzionamento di questi dispositivi con conseguenze anche mortali.

La gamma prodotti di Hella Gutmann, che fa parte della linea “CSC Tool”, offre un sistema modulare composto da apparecchiature dedicate ai vari sensori e dispositivi di sicurezza che possono essere acquistati e utilizzati individualmente o integrati per dar evita a strumenti multifunzione.
Ogni officina può così comporre il proprio apparato secondo le proprie esigenze, integrando i moduli con il sistema mega macs che fornisce un database dalle specifiche dettagliate fornite dalla Casa per ogni variante di ogni modello. I vari moduli sono dedicati a sensori, telecamere, radar e lidar al servizio dei diversi dispositivi, dal sistema di frenatura automatica d’emergenza in città (ormai obbligatorio) ai cruise control attivi, agli assistenti al mantenimento di corsia fino al monitoraggio del traffico posteriore e dell’angolo cieco (Blind Spot Monitoring e similari).

C’è anche un kit per verificare preventivamente anche la corretta convergenza delle ruote e assicurarsi che il veicolo si trovi nelle condizioni perfette prima di iniziare a calibrare gli Adas.