
In Turchia quello che poteva essere, con un po’ di fortuna, un podio, o quanto meno un 4° posto, si è tramutato in un incubo appena dopo lo spegnimento dei semafori: ricorderete Alonso in testacoda dopo un contatto con Gasly in curva 1. Ad Austin “l’incubo” è iniziato prima, fin dalle libere, quando la Alpine A521 del due volte campione del mondo si è ammutolita perdendo liquidi dal retrotreno.
In qualifica si è cercato di correre ai ripari, o meglio, di fare gioco di squadra. Alonso, consapevole della necessaria sostituzione della power unit, la sua 4° con la quale dovrebbe riuscire a concludere la stagione, ha “tirato la scia” a Ocon, il quale non è comunque riuscito a classificarsi in Q3 rimanendo escluso in 11° posizione, per poco.
Alonso, che quando le cose non vanno per il verso giusto ha sempre quel sottile filo di ironia che i tifosi Ferrari ricordano bene (ricordando Monza 2013…), ha aperto la radio esclamando: “Gli ho dato la scia, eh?”, ovviamente in inglese, quasi a sottolineare che nonostante il suo “gesto” i problemi fossero altri: ad Austin la Alpine ha faticato e il doppio ritiro in gara e quei pochi decimi decisivi per la lotta con la parte più alta dello schieramento in Texas si sono persi per strada rispetto a Turchia e Russia. Un doppio 0 che non mette in pericolo il 5° posto in classifica costruttori, anche se grazie ai 2 punti di Tsunoda Alpha Tauri ha recuperato 2 punti (104 a 94 dopo Austin) ma che non dovrà ripetersi da qui a fine stagione.
Alonso si è così espresso a fine gara, conclusa in anticipo, a 5 tornate dalla fine, non prima di aver aperto un “diverbio” con la direzione gara dopo la bella lotta con Kimi Raikkonen al 16° giro, nelle retrovie. A suo dire, infatti, “Con Kimi mi è sembrato tutto strano” ma, da buon sportivo qual è, “Bisogna rispettare ciò che dice la FIA”.
Ocon invece si è ritirato al 42° giro, richiamato ai box per problemi al posteriore. Chiesto in radio l’entità del guasto, gli è stato risposto ne parleremo dopo. Qualcosa da nascondere? Sicuramente un weekend, per Alpine, da mettere clamorosamente alle spalle per non pensarci più.