
GP di Spagna a Barcellona: cambia la pista, il meteo ma davanti ci sono sempre lo stesso uomo e la stessa monoposto.
Auguriamoci che non avesse ragione George Russell quando, a inizio, stagione, vaticinò: “La Red Bull può vincere tutte le gare”.
Magari non sarà così, ma certo che la dimostrazione di forza offerta dalla squadra campione del mondo oggi nel GP di Spagna, è stata straordinaria.
Persino Sergio ‘Checo’ Perez, la faccia triste dell’America (Messico, nella fattispecie), riesce a chiudere bene (benino, almeno) un fine settimana non eccezionale.
Ma è Max Verstappen che mette paura: la sua auto funziona su ogni tipo di pista, in qualsiasi condizione meteo, con tutte le mescole di gomme.
Ormai non ci si chiede ‘se’ vincerà, al massimo ‘come’ lo farà.

Nel GP di Spagna l’ha fatto guidando in totale controllo:
“Sono partito con le gomme più dure e sapevo che in quei momenti sarebbe stato difficile tenere la testa della gara, ma fortunatamente non è successo niente”.
E niente è successo nemmeno in seguito:
“Cosa posso dire? Correre con un’auto come questa è un piacere enorme, lo si è visto anche dal fatto che i nostri avversari hanno usato tante diverse strategie, ma alla fine la migliore è stata la nostra. Quel che mi piace è siamo stati competitivi per tutto il fine settimana, io spero che questo momento possa durare per tutta la stagione”.
Solo lui lo spera, ovviamente. Ma ormai è chiaro che il Mondiale, il terzo di fila, sarà suo.
Perez è l’unico – nella squadra anglo-austriaca – che mastica amaro dopo il GP di Spagna:
“A Monte Carlo abbiamo pagato tutti un errore mio in qualifica, ma a Barcellona non c’era passo in gara. Devo capire il perché e analizzare i dati”.
Per lui potrà esserci al massimo una vittoria di tappa. Ed sarà già molto, visto che i suoi colleghi (non dotati di Red Bull) non sanno nemmeno se possono puntare a questo risultato.