Bermat GT–Pista rappresenta la realizzazione di un sogno comune a tutti gli appassionati dell’automobilismo sportivo, quello di creare la propria auto.
Matteo Bertezzolo ci è riuscito, grazie all’aiuto di persone capaci, aziende e professionisti al top del settore e un’indispensabile determinazione nel raggiungere l’obiettivo.
Il nome Bermat è indiscutibilmente legato alle iniziali del fondatore, mentre la sigla GT sintetizza un veicolo nella più pura tradizione sportiva italiana, in cui la potenza non è tutto ma le prestazioni sono ottenute dal mix tra powertrain e telaio, privilegiando il rapporto peso/potenza e la dinamica del veicolo.
La prima versione, anche perché priva di vincoli omologativi, è stata la Pista, a cui faranno seguito le varianti stradali, sia con motore endotermico sia elettrico.
L’esperienza di JAS Motorsport
Per la progettazione e la costruzione della prima Bermat GT l’azienda di Rovereto di è rivolta a un vero monumento del motorsport italiano, ovvero la JAS Motorsport di Arluno (MI), ben nota per essere il partner scelto da Honda per supportare la sua attività sportiva.
“Bermat nasce e cresce profondamente contaminata dalla tradizione italiana dell’automotive”, ha detto Matteo Bertezzolo nel corso della presentazione della sua vettura.
“Le competenze del team e dei partner sono radicate nel mondo dei motori di Torino, di Milano e della Motor Valley. Per noi appartenere alla tradizione italiana dell’auto è un valore assoluto e irrinunciabile che custodiremo gelosamente, con l’impegno, la determinazione e l’ambizione di evolverci nel rispetto della tradizione italiana, esportandola nel mondo”.
Bermat GT-Pista è basata sul telaio modulare brevettato T-MM di Bermat, pensato per mantenere un alto livello prestazionale in diverse configurazioni, consentendo un elevato livello di personalizzazione e la produzione anche in piccola serie.
Il T-MM è caratterizzato da una struttura monoscocca in fibra di carbonio omologabile sia per uso stradale sia per rispondere alla normativa FIA prevista la categoria Sport Gruppo CN.
Alla scocca principale sono fissati i telaietti anteriore e posteriore in acciaio alto resistenziale, che consentono, grazie alla loro micro-modularità, il montaggio di diversi tipi di powetrain e la variazione di passo e carreggiate in funzione delle prestazioni e dell’allestimento del veicolo.
La personalizzazione del veicolo è ottimizzato con il Car Creator Bermat, un configuratore collegato al sito internet di Bermat, con cui è possibile scegliere e combinare le varie opzioni disponibili.
Stile by Studio CAMAL
Si tratta di una giovane firma del design torinese fondata nel 2008 da Alessandro Camorali, che ha affermato: “La prima creatura di Bermat è stata ideata dal team di designer ispirandosi a un oggetto volante non identificato riportato a terra”.
BERMAT GT-Pista è caratterizzata da una cupola pronunciata che definisce il volume dell’abitacolo cui si accede attraverso due aperture ad ali di gabbiano.
I parafanghi anteriori, caratterizzati da due evidenti creste longitudinali, si integrano con la superficie fortemente svuotata del cofano anteriore e includono i piccoli gruppi ottici che inglobano ciascuno due proiettori tondi.
L’anteriore è aggressivo, ma allo stesso tempo armonico, Lo splitter è ben raccordato per unire stile e funzionalità e dare identità al veicolo.
Originale la fiancata a fiancata con le superfici a diedro e svuota la parte bassa ed esalta le prese d’aria e i generosi parafanghi posteriori, perfino troppo evidenti nella loro parte superiore.
Il cofano motore mostra un attento studio che unisce stile e funzionalità, fungendo anche da coda aerodinamica ed estrattore del calore generato dal motopropulsore.
All’interno della GT-Pista troviamo una plancia in fibra di carbonio che attraversa tutto l’abitacolo con la console incastonata nel mezzo. Il cockpit ha un unico monitor LCD da 12” personalizzato con grafiche specifiche disegnate dal team CAMAL per Bermat.
Bermat GT-Pista: la scheda tecnica
- Motore: 4 cilindri turbo 2.0 litri Honda disposto centrale/longitudinale; centralina ECU Motec 142; frizione racing JAS con dischi (2×180 mm) Cerametallic; peso 107 kg
- Potenza: 400 CV a 7.000 giri/min
- Coppia: 450 NmDimensioni (versione GT-Pista): lunghezza 4.503 mm, larghezza 2.000 mm, altezza 1.214 mm, passo di 2.600 mm
- Cambio: sequenziale a 6 rapporti a innesti frontali e differenziale autobloccante azionabile con paddle-shift dedicato; differenziale a slittamento controllato meccanicamente
- Autotelaio: cellula monoscocca in CFRP; carrozzeria a elementi in CFRP; sedili OMP (lato guida FIA 8855)
- Sospensioni: a triangoli sovrapposti con bracci regolabili montati su nodi sferici; push rod e ammortizzatori Ohlins regolabili in compressione ed estensione. Barre antirollio regolabili
- Cerchi: OZ Racing in alluminio a 10 razze e offset ET40 9″x18″ ant. e 10″x18″ post.
- Pneumatici: ant. 245/645-18; post. 265/645-18 Pirelli DHB
- Freni: a disco autoventilati 380×34 ant. e 355×32 post. Impianto JAS con pinza ant. 6 pistoncini e post. a 4 pistoncini; ABS Bosch Racing
- Peso a vuoto di 1.000 kg
- Capacità serbatoio (FIA FT3): 120 litri
- Accelerazione da 0 a 100 km/h: < 4s