Volkswagen Golf TSI BlueMotion

La famiglia della Golf si allarga inserendo nel suo palmares un nuovo propulsore benzina capace di consumi ed emissioni estremamente contenuti.

La Casa di Wolfsburg, da sempre molto attenta alle tematiche ambientali, ha effettuato un altro passo in avanti verso la riduzione dei consumi e la salvaguardia dell’ambiente. Nella già ampia famiglia della Golf BlueMotion, che comprende le Golf progettate per consumare ed inquinare meno, è stato introdotto un nuovo motore da 1,0 litri 3 cilindri TSI a benzina forte di un’efficienza superiore e di prestazioni interessanti.

IL 3 CILINDRI CHE NON TI ASPETTI: Secondo i dati dichiarati da Volkswagen, il nuovo propulsore, basato sulla serie EA211, raggiunge una velocità massima di 204 Km/h e copre lo 0 – 100 Km/h in 9,7 secondi consumando solo 4,3 l/100 Km ed emettendo appena 99 g/Km di CO2. Dati resi possibili grazie ad una potenza massima di 115 CV (85 kW) tra 5.000 e 5.500 giri e ad una coppia massima di 200 Nm disponibile già da 2.000 giri che rimane costante fino a 3.000 giri.

Numeri che, se confrontati con il passato, fanno ben capire il livello di efficienza ormai raggiunto dai moderni motori a combustione interna. Il piccolo tre cilindri, infatti, consuma ed inquina meno della prima Golf TDi BlueMotion (Golf V del 2007) che si accontentava di 4,5 litri per percorrere 100 Km emettendo 119 g/Km di CO2. Ma si conferma comunque più prestazionale se confrontato con la prima Golf GTI benzina da 110 CV la quale raggiungeva una velocità massima di soli 182 Km/h.

EA211: Gli ingegneri tedeschi, per raggiungere questi risultati, hanno dovuto lavorare a fondo sulla riduzione dei pesi, sull’aerodinamica e sull’efficienza sia termodinamica che di combustione.

Sul fronte dell’aerodinamica gli interventi hanno interessato la carrozzeria che ha subito un abbassamento di ben 15 millimetri, la particolare calandra superiore con aperture ridotte al minimo e la presa d’aria anteriore inferiore dotata di listelli regolabili elettricamente che gestiscono il flusso in base alle necessità termodinamiche della vettura. Grazie a questi accorgimenti la Golf TSI BlueMotion può vantare un Cx di 0,28, valore determinante nella riduzione dei consumi.

Oltre all’impatto con l’aria, i progettisti tedeschi si sono concentrati sulla riduzione dei pesi. Una tecnica utilizzata già nel passaggio dalla Golf VI alla Golf VII e che ora ha riguardato nello specifico il propulsore. Grazie a un basamento estremamente rigido in alluminio pressofuso leggero (del peso di soli 15 kg) e alla struttura compatta con tre cilindri invece di quattro, l’1.0 TSI pesa appena 89 kg, risultando quindi circa 10 kg più leggero rispetto a un analogo quattro cilindri.

In seguito è stata rivista l’efficienza termodinamica del propulsore. Il collettore di scarico dell’1.0 TSI è stato completamente integrato nella testata a quattro valvole ed è dotato di una propria canalizzazione del liquido di raffreddamento. Inoltre, è stato realizzato un sistema di raffreddamento a doppio circuito. Mentre le parti base del motore vengono raffreddate da un circuito ad alta temperatura insieme a una pompa del liquido refrigerante ad azionamento meccanico, un circuito a bassa temperatura regolato da una pompa elettrica in funzione del fabbisogno raffredda l’intercooler e il corpo esterno del turbocompressore.

Anche l’efficienza della combustione è stata oggetto di studio e di migliorie. Moderni iniettori magnetici a 5 fori alimentano ciascun cilindro in modo estremamente preciso, consentendo fino a tre singole iniezioni. La pressione di iniezione è salita fino a 250 bar ed il ricambio della carica nel cilindro è stato ulteriormente ottimizzato consentendo una combustione più efficiente e una trasformazione dell’energia più rapida.

Ulteriori interventi hanno riguardato sia il manovellismo che il comparto turbocompressore. Per quanto concerne il manovellismo è stato fatto un intenso lavoro per ridurre il peso e l’attrito di tutti i componenti. Pistoni in alluminio e le bielle forgiate sono stati così tanto ottimizzati in termini di peso da consentire l’eliminazione dell’albero di equilibratura in quanto non più necessario sul piccolo tre cilindri. In aggiunta è stata montata, per la prima volta su un motore di questo tipo, una pompa dell’olio variabile per consentire un minor assorbimento di prestazioni.

Per quanto concerne la sovralimentazione, grazie all’intelligente costruzione del collettore di scarico, la Volkswagen ha potuto scegliere un turbocompressore a gas di scarico con compressore single-scroll (pressione massima 1,6 bar) compatto e leggero con attuatore elettrico wastegate che regola in modo particolarmente rapido l’importante fase di apertura e chiusura della valvola di bypass sfruttando in modo ottimale tutta l’energia dei gas di scarico (temperatura massima 1.050 °C) e ottenendo un miglioramento della prontezza di risposta del motore.

COME VA: Fin dai primi metri percorsi il TSI BlueMotion ci ha trasmesso sensazioni positive. Girata la chiave e messo in moto il piccolo propulsore benzina rimaniamo piacevolmente sorpresi per l’estrema silenziosità (fa sentire leggermente la sua voce solo ai regimi più elevati) e per la completa mancanza di vibrazioni. Ci decidiamo a partire per la nostra prova lungo le paesaggistiche autostrade di Amsterdam e fin da subito notiamo la fluidità e l’omogeneità di erogazione del propulsore. Grazie, infatti, al turbocompressore l’erogazione è pronta e corposa fin dai bassi regimi ed il propulsore scivola senza tentennamenti. Insomma il mille tecnologico riprende con prontezza anche alle marce alte dimostrando buone doti di elasticità.

La più che sufficiente coppia di 200 Nm a 2.000 giri (di cui 175 Nm sono disponibili già a partire da 1.500 giri) permette risposte pronte al comando dell’acceleratore e consente sia di viaggiare a velocità di crociera utilizzando le marce più lunghe, sia di sfruttare i rapporti più bassi ai regimi più elevati. L’accoppiamento poi con il cambio automatico doppia frizione DSG a 7 rapporti se da un lato consente una riduzione dei consumi, inserendo sempre il rapporto ottimale, dall’altro consente accelerazioni niente male (0 – 100 Km/h in 9,7 secondi) e riprese che non fanno rimpiangere di aver scelto un 1.000 turbo benzina al posto di un 1.600 turbo diesel (11 secondi per passare da 80 a 120 km/h in quinta marcia). Promossi anche i consumi che, anche se non identici a quelli dichiarati dalla casa (23,3 Km/l), hanno registrato un valore medio di 18 Km/l.

PREZZO E ALLESTIMENTO: In Italia la Golf TSI BlueMotion verrà importata nell’unico allestimento Comfortline (quello intermedio per intenderci), nella sola variante di carrozzeria a 5 porte e in abbinamento al solo cambio DSG a 7 rapporti. All’estero, sopratutto in Germania, sarà disponibile anche nell’allestimento Trendline (quello base), sulla variante di carrozzeria Sportsvan e sulla Variant e potrà essere ordinata in abbinamento al cambio manuale a 6 rapporti.

Le prevendite sono iniziate il 28 aprile scorso ma verrà commercializzata in Italia a partire da Luglio 2015 con un prezzo di lancio di 24.700 euro. Una cifra che può sembrare eccessiva ma è giustificata dal cambio DSG, dalla qualità e solidità tipiche della Golf e dalla buona dotazione di serie. Con un prezzo tale risulta poco più cara sia della 1.2 TSI BlueMotion DSG che del 1.4 TSI BlueMotion DSG ma leggermente meno cara della 1.6 TDi BlueMotion DSG.