
Guida autonoma: ormai ci siamo – Le notizie sulle auto a guida automatica si stanno moltiplicando, sia sui media che trovate in edicola, sia sul web. A fare da apripista, ancora una volta, sono gli Stati Uniti d’America che hanno aperto le strade ai test con auto che guidano da sole. Ne abbiamo parlato anche noi su Auto Tecnica e ormai la questione si sta facendo sempre più reale. Negli States, il primo stato a dare la via libera agli studi sperimentali è stata, come noto, la California, ma è molto recente la notizia che vede un altro stato, questa volta nell’Est degli USA, entrare in gioco con 70 miglia di highway libere per la circolazione delle auto dotate di sistemi di guida autonoma. Sto parlando della Virginia che ha da poco annunciato l’inaugurazione del Virginia Automated Corridors, ossia un percorso aperto al pubblico e alle automobili sperimentali che saranno messe alla prova per osservare il loro comportamento nel traffico reale. Tutto questo percorso sarà sotto la sorveglianza del Virginia Tech Transportation Institute, il quale ha lavorato di concerto con il governo americano per la pianificazione del progetto. Ovviamente, chi vive nei dintorni del corridoio sperimentale è seriamente preoccupato in merito alle potenziali situazioni di pericolo e il ricordo degli incidenti avvenuti in California sono certamente un forte deterrente, ma come sottolineano le stesse istituzioni americane, è bene ricordare che tutti gli incidenti Californiani, in cui è stata coinvolta una Self-driving car, sono stati causati dagli altri automobilisti. In altre parole, nessuno dei veicoli con guida autonoma ha mai generato situazioni potenzialmente pericolose.
Il corridoio della Virginia comprende le seguenti Interstate: I-66, I-495 e I-95. Oltre a queste ultime sono interessate anche la US-29 e la US-50, a cui si aggiungono altri due tracciati di prova. La Virginia e la California non sono gli unici stati ad aver aperto le proprie strade a questa nuova generazione di veicoli. A loro bisogna aggiungere la Florida, lo stato di Washington D.C., il Michigan e il Nevada. Quest’ultimo, in particolare, è stato il primo ad ospitare un truck a guida automatica. L’argomento sta spaventando moltissimi utenti, i quali, per ragioni spesso differenti tra loro, non sembrano aver ancora digerito l’avvento di questa tecnologia. Gli appassionati di auto gridano vendetta e proclamano la morte dell’automobile come oggetto di culto. Gli utenti più tradizionali, e interessati all’automobile come esclusivo mezzo di trasporto, temono per la loro incolumità. Altri ancora, pur non entrando nelle due categorie sopra menzionate, non sentono la necessità di passare ad un’evoluzione così spinta del trasporto su gomma. In realtà, hanno torto tutti. Perché? Semplicemente perché le auto a guida autonoma saranno un’ottima occasione per costruire un futuro con traffico più ordinato, più sicuro e meno stressante. L’auto come oggetto di passione non morirà e chi lo vorrà, potrà ancora coltivare il proprio hobby, magari passando anche un po’ di tempo tra le curve di una pista. Per coloro che hanno timori sulla sicurezza di questi veicoli, beh… sarebbe sufficiente dare uno sguardo alle statistiche sugli incidenti stradali per capire come, nel caso in cui ci si trovi di fronte ad operazioni di routine, non ci sia nessuno di meno adatto dell’uomo, e nessun altro di più adeguato di una macchina, intesa nel senso più generale del termine. Per il terzo gruppo, quello dei disinteressati e degli scettici, è sufficiente ricordare quello che è accaduto con tante altre tecnologie, ritenute inizialmente inutili e oggi considerate indispensabili. La guida autonoma è una realtà con cui dovremo fare presto i conti e ne beneficeremo tutti. Su questo, non ho dubbi.