
Con una gamma rafforzata nel corso degli ultimi tre anni e aggiornata a fondo a fine 2023, Stellantis si conferma il primo gruppo per quote e volumi di vendita in Italia nel settore dei veicoli commerciali leggeri.
Secondo i dati forniti da Dataforce, il Gruppo italo-francese ha chiuso l’anno appena concluso con più di 88.600 unità , il 21% più del 2022, e una quota di mercato del 45,5%. Stellantis, che pochi mesi fa ha presentato il suo piano strategico Pro One, punta a diventare il primo produttore mondiale di veicoli commerciali leggeri obiettivo che persegue anche grazie a gamme dedicate per i mercati dell’America Latina (dove i pick-up Strada e Toro sono leader del mercato Brasiliano e non soltanto) e del Nordamerica, anche attraverso propulsioni alternative come l’elettrico.
Fiat Professional resta leader
Tra i marchi, quello che ha registrato la performance migliore è stato ancora una volta Fiat Professional, che da solo vale il 26% del mercato italiano LCV e che continua ad avere come punta di diamante Ducato, capace di incrementare di quasi il 10% la sua quota nel segmento dei large van, salita al 29,3%, mentre considerando anche i modelli gemelli a marchio Peugeot, Citroën e Opel, Stellantis ha sfiorato il 44% nella stessa fascia di mercato, con una crescita di oltre il 7%.

Segno positivo per tutti
In generale, anche grazie all’implemento delle gamme, che contemplano anche modelli elettrici e addirittura a idrogeno nel segmento dei mid van (con le varianti Hydrogen di Opel Vivaro-e, Peugeot E-Expert e Citroën e-Jumpy) tutti i marchi di Stellantis hanno migliorato la loro posizione sul mercato italiano.
Citroën è seconda dietro Fiat Professional con oltre 14 mila unità  e il 41% di crescita
rispetto al 2022, per una quota del 7,2%, mentre Peugeot ha chiuso con oltre 11.500 unità vendute (+35%) e quota del 5,9% e Opel con oltre 8.700 unità e (+29%) e una quota del 4,5%.
Se guardiamo ai veicoli elettrici, Stellantis nel 2023 ha ottenuto il 47,5% di quota di mercato. Qui il marchio leader è Opel, con il 22,1%, seguito da Fiat Professional, Citroën e Peugeot rispettivamente all’11,9%, al 6,9% e al 6,5%.