Crescita delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche in Italia.
Alla fine del primo trimestre si è registrato un +31,5% rispetto al 2023.
Motus-E ha monitorato che i punti di ricarica al 31 marzo sono 54.164, con un incremento di 12.991 unità nei 12 mesi e di 3.486 unità da inizio anno.
In due anni il numero dei punti di ricarica è praticamente raddoppiato, passando da 27.857 a 54.164 unità.
Crescono i punti Fast Charge
In aumento anche le infrastrutture a più alta potenza, con il 34% dei punti installati nell’ultimo anno di tipo veloce e ultraveloce.
Queste le top 5 Regioni con più punti di ricarica:
- Lombardia (10.158 punti di ricarica, +3.497 negli ultimi 12 mesi),
- Piemonte (5.841 punti, +1.626 nei 12 mesi),
- Veneto (5.167 punti, +998 nei 12 mesi),
- Lazio (5.141 punti, +1.109 nei 12 mesi),
- Emilia-Romagna (4.516, +784 unità negli ultimi 12 mesi).
Considerando le top 5 Province:
- Roma rimane al primo posto (4.006 punti, +893 nei 12 mesi),
- Milano (3.246 punti, +937 nei 12 mesi),
- Napoli (2.679 punti, +1.201 nei 12 mesi),
- Torino (2.429 punti, +564 nei 12 mesi),
- Brescia (1.600 punti, +732 nei 12 mesi).
In particolare, il capoluogo campano si conferma la città metropolitana dove l’infrastruttura sta avanzando più rapidamente.
La situazione punti di ricarica in autostrada
Sulle autostrade i punti di ricarica si attestano a 942 unità (dalle 559 del marzo 2023 e le 150 del marzo 2022), di cui l’85% è del tipo veloce in corrente continua e il 61% supera i 150 kW di potenza.
Il 40% delle aree di servizio autostradali è dotato ormai di infrastrutture per la ricarica.
Fabio Pressi, presidente di Motus-E:
“Lo straordinario sviluppo registrato negli ultimi anni da questa infrastruttura è un’ottima notizia per il Paese e per chi vuole passare alla mobilità elettrica in vista dell’attuazione del nuovo Ecobonus, che speriamo veda presto la luce per scongiurare la fisiologica paralisi del mercato auto seguita all’annuncio dei nuovi incentivi”.
“Davanti a un’infrastruttura così ampia, sostenuta finora quasi esclusivamente da investimenti privati, la progressiva crescita del circolante elettrico, che potrà trovare anche nelle flotte aziendali una leva molto importante, avrà un ruolo chiave anche per preservare e ampliare il vantaggio economico della ricarica elettrica rispetto alle alimentazioni tradizionali, maggiormente esposte alle tensioni geopolitiche internazionali”.
“L’ampliamento della rete di ricarica, troverà un’ulteriore spinta nell’attuazione del Regolamento europeo AFIR, in vigore dalla scorsa settimana, che fissa una serie di ambiziosi target per accelerare ulteriormente la creazione nel Vecchio Continente di un network per la ricarica a uso pubblico sempre più denso e moderno”.
In Italia, rimane tuttavia aperto il tema dei fondi che il PNRR dedica all’espansione di questa infrastruttura strategica, per i quali si continua ad attendere il lancio dei nuovi bandi di gara, indispensabili per mettere a terra le risorse a disposizione.