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Abbiamo avuto un primo, gustoso assaggio della 3008 Hybrid4 sulle ventose coste della Bretagna, e ne abbiamo esaminato il comportamento sia in urbano che a velocità costante, concedendoci anche un po’ di offroad leggero sotto forma di qualche escursione sulla sabbia. La vettura si guida sostanzialmente come una qualunque automatica e dispone di quattro modalità di gestione del sistema ibrido selezionabili dalla plancia: “Auto”, “ZEV”, “Sport” e “4WD”. Avviando in “Auto”, che è la modalità predefinita, l’Hybrid4 si fa notare inizialmente soprattutto per la dolcezza e scorrevolezza con la quale risponde ai comandi, anch’essa merito della nuova meccanica ibrida: lo spunto infatti avviene sempre in “elettrico”, a motore termico spento, ed è dunque totalmente esente da sfrizionamenti, scossoni e vibrazioni oltre che assolutamente silenzioso. In queste condizioni l’auto sfrutta il propulsore elettrico posteriore come supplemento a quello termico, riuscendo a mantenere quest’ultimo spento per ben i 2/3 del tempo di guida durante la guida urbana e per 1/3 del tempo di guida durante la guida extraurbana. Il risultato è un consumo medio dichiarato di soli 4 l/100 km, notevole se si pensa che il normale 3008 2.0 HDi da 150 CV arriva al massimo a 5,4. Il risultato di consumo reale in base ai nostri test su strada è effettivamente al di sotto dei 5 l/100 km in città, mentre su strada aperta il motore termico viene sfruttato più a fondo e si finisce per stare intorno ai 6 l/100 km.
Un altro punto apprezzabile riguarda le cambiate, che di solito con i “manuali robotizzati” si rivelano brusche e discontinue. Qui il motore elettrico interviene con un “boost” istantaneo compensando il buco di coppia causato dallo stacco-riattacco della frizione: in questo modo i cambi di marcia diventano morbidi e perfettamente raccordati, quanto quelli del miglior “doppia frizione”, anche se purtroppo non altrettanto veloci. In effetti la lentezza della trasmissione CMP-6, da noi già segnalata in passato sulla C4, è uno dei pochi difetti che abbiamo rilevato alla guida, evidente soprattutto quando si imposta il programma “Sport” dall’apposito selettore sulla console: il pedale dell’acceleratore diviene più reattivo ed i punti di cambiata vengono spostati verso l’alto consentendo accelerazioni notevoli (lo 0-100 km/h viene coperto in 8,5 secondi), ma di fatto i passaggi di marcia avvengono lentamente e vengono troppo spesso rifiutati, rendendo la guida sportiva più una lotta tra il pilota e la trasmissione che altro. In fondo, però, il 3008 non è il mezzo giusto per cimentarsi in prove speciali nemmeno con le motorizzazioni tradizionali, e difficilmente il cliente tipo di questa vettura ne sentirà mai il bisogno.
Più interessante e utile è la modalità “4WD”, grazie alla quale la trazione elettrica è sempre e comunque attivata e che consente di cavarsi d’impiccio in situazioni di fondo a bassa aderenza quali un parcheggio sommerso dalla neve o un passaggio sabbioso. ovviamente però anche qui non è il caso di chiedere troppo: il 3008 non è infatti un fuoristrada e a ben vedere nemmeno un SUV, bensì un “semplice” Crossover, e soprattutto con gli pneumatici di serie (che sulla nostra vettura erano degli stradalissimi SportContact 3) i suoi limiti in offroad emergono in fretta. Alla fine la modalità più affascinante resta indubbiamente la “ZEV”, con la quale la grossa Peugeot procede nel silenzio più assoluto fino all’esaurimento del durante la quale il motore termico si sarebbe acceso comunque, per ricaricare la batteria. In tal modo avrete superato in furbizia l’elettronica, perché la modalità “Auto”, per quanto ben congegnata, non può conoscere in anticipo la strada che l’auto sta per affrontare…almeno per ora. n pacco batterie, al ché l’elettronica provvede autonomamente a riavviare il turbodiesel ed a ripristinare la modalità “Auto”. Certo l’autonomia è così molto risicata, circa 4 km come già detto, ma se – ad esempio – già sapete che tra 4 km vi attende una salita potete percorrerli tutti in “ZEV” e poi sfruttare la pendenza, durante la quale il motore termico si sarebbe acceso comunque, per ricaricare la batteria. In tal modo avrete superato in furbizia l’elettronica, perché la modalità “Auto”, per quanto ben congegnata, non può conoscere in anticipo la strada che l’auto sta per affrontare…almeno per ora.
Schema di massima della meccanica ibrida Peugeot, il cui sviluppo è stato curato in collaborazione con Bosch. Batterie ed inverter sono integrati al retrotreno, mentre l’alternatore agisce anche da motorino d’avviamento e da rigeneratore per la batteria.
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