OMODA 5: ecco prezzi, caratteristiche tecniche e comportamento su strada del nuovo SUV elettrico cinese

La Omoda 5 è ben fatta, ha dotazione ricca e prezzo accattivante. Il 1.6 benzina è abbinato a un doppia frizione: il sistema è fluido ed efficiente

La Omoda 5 arriva in Italia a 27.900 euro

Dopo tanti annunci e qualche ritardo, la Omoda 5 debutta finalmente sul mercato italiano in modo ufficiale. Il SUV cinese del nuovo brand realizzato dalla storica casa automobilistica cinese Chery, che per iniziare a impegnarsi in prima persona nel Vecchio Continente ha creato un gruppo chiamato Omoda&Jaecoo, è finalmente in vendita nella sua versione definitiva.

Che, lo diciamo subito, è considerevolmente meglio degli esemplari preserie che abbiamo avuto modo di vedere nel corso a partire dal 2023. Ma andiamo con ordine.

Come è fatta

La Omoda 5 nasce su una nuova piattaforma che Chery ha sviluppato internamente proprio per dare forma a una nuova famiglia di veicoli (anche a marchio Jaecoo) che saranno presentati nei prossimi anni. Lunga 4,37 metri, ha dimensioni compatte e un look dinamico e sportiveggiante. L’auto si presenta inizialmente nella versione termica, spinta da un motore a benzina da 1,6 litri di cilindrata che sviluppa una potenza di 147 CV a 5.000 giri e una coppia di 275 Nm erogati costantemente tra i 1.750 e i 2.750 giri. Il 4 cilindri è abbinato di serie a un cambio a doppia frizione e a 7 rapporti realizzato da Getrag.

La Omoda 5 arriva in Italia a 27.900 euro

Per quanto riguarda le sospensioni, l’auto monta uno schema con MacPherson all’anteriore e un multilink al posteriore. Tutta la parte telaistica e motoristica è stata messa a punto da Omoda in Germania, in un centro di Ricerca e Sviluppo situato a Russelsheim, la città tedesca vicino a Francoforte famosa (almeno a livello automobilistico) per ospitare la sede di Opel.

Andando oltre la meccanica, a bordo si scopre un abitacolo nuovo di zecca, cambiato in meglio rispetto a quello mostrato dai primi esemplari arrivati falla Cina. Ha sedili sportivi con poggiatesta integrati, rivestimenti di buona qualità e inserti ben fatti e ben assemblati. Il volante sportivo, dotato di comandi integrati, permette di personalizzare alcuni bottoni per richiamare velocemente una funzione che si utilizza particolarmente spesso.

Davanti, sulla pancia, compare infine un pannello molto scenografico che ospita due monitor, uno per la strumentazione e uno per l’infotainment, con interfaccia intuitiva e dalla grafica pulita e molto chiara. Discorso a parte merita l’abitabilità: ottima nella parte anteriore, un po’ meno dietro, dove si viaggia anche in 3, ma a patto di accettare qualche sacrificio. Anche a livello di baule i centimetri a disposizione non sono da record. Il vano ha una capienza di 360 litri, con un doppio fondo che consente di nascondere oggetti di piccole dimensioni ma non molto altro.

La Omoda 5 arriva in Italia a 27.900 euro
Omoda5
Photo:Simon Palfrader©Red

Come va

Su strada la Omoda 5 si dimostra abbastanza equilibrata. Promette uno scatto da 0 a 100 in 10”1 e raggiunge una velocità massima di 195 km/h. L’auto, nonostante le forme, sembra più votata al comfort che alla brillantezza. Non che sia impacciata, tutta’altro, ma ha sospensioni abbastanza morbide e uno sterzo davvero leggero, tanto che si consiglia di utilizzare il programma di guida Sport (c’è anche Eco e Normal) quando si devono affrontare percorsi extraurbani con curve in successione. Il motore spinge con un certo vigore, assecondato da un cambio che va in crisi solo quando si cerca la massima accelerazione premendo a fondo sul pedale del gas. A quel punto, tra la pressione dell’acceleratore e la trasmissione del moto alle ruote passa un po’ troppo tempo, con anche alcuni slittamenti della frizione.

Tutto diverso è il discorso quando si viaggia a velocità turistica: peccato non ci siano le palette al volante. A proposito: l’auto, oltre ai tre succitati programmi di guida, ha una strana funzione Super Mode che oltre a spremere tutto il potenziale della vettura riproduce uno strano rombo dagli altoparlanti interni. Vorrebbe dare un tocco di sportività in più, ma è finto che più finto non si può tanto da risultare bizzarro. Non sarà usato spesso, ci scommettiamo, almeno fino a quando non sarà migliorato con qualche aggiornamento over-the-air.

La Omoda 5 arriva in Italia a 27.900 euro

Durante la prova, tra Milano e Pavia, abbiamo notato consumi medi di circa 6,9 litri per 100 km, un valore di tutto rispetto, considerando anche un peso in ordine di marcia di 1.849 kg. Meglio addirittura del dichiarato, visto che secondo il ciclo WLTP l’auto ha omologato un meno brillante 7,4 l/100 km.

Quanto costa

Qui viene il bello. La Omoda 5 è disponibile in due versioni: Comfort e Premium. Costano rispettivamente 27.900 e 29.900 euro ma fino a fine settembre anche la Premium costa come l’altra. Inoltre, la Casa offre una garanzia di 7 anni, con i primi 3 a chilometraggio illimitato e, in caso di guasto, offre una garanzia di 3 anni (anziché i 2 di legge) per i ricambi. Le due auto hanno una dotazione abbastanza ricca, con ADAS di serie su entrambe e la seconda che aggiunge tetto in cristallo, portellone elettrico e altri contenuti che, coerentemente con il nome che porta, l’avvicinano al segmento premium.

Tutto sommato, la Omoda 5 arriva in Italia con la voglia di dimostrare che l’idea di auto cinese che alberga nelle menti di molti automobilisti italiani è sbagliata o, almeno, limitata e obsoleta. L’auto rappresenta un’alternativa interessante in un mondo, quello dei SUV compatti, dove ormai i prezzi di partenza dei listini sono quasi sempre superiori ai 30.000 euro (quando va bene).

Il nostro consiglio è di andarla a vedere da vicino e di farci un giro. Anche solo per conoscere meglio un’auto nuova, realizzata da un brand nuovo che, in Spagna, dove è in vendita da più tempo, sta facendo parlare molto di sé, anche per i consistenti risultati commerciali.