Jeep Avenger e-Hybrid: l’ibrido (a 48 volt) che non c’era

Abbina un motore elettrico da 29 CV al 1.2 tre cilindri a benzina da 100 CV. Il tutto con un interessantissimo cambio a doppia frizione di serie

La gamma della Jeep Avenger si allarga. Da oggi, oltre alla versione a benzina e all’elettrica pura si potrà scegliere anche la mild hybrid con sistema a 48 volt. La Avenger e-Hybrid, questo il suo nome, sfrutta un powertrain che al 1.2 tre cilindri turbo a benzina da 100 CV abbina un’unità elettrica in grado di sviluppare 21 kW (29 CV) alimentata da una batteria agli ioni di litio da 0,9 kWh. Il motore elettrico è integrato all’interno di un inedito cambio a doppia frizione a 6 marce (altra novità che viene introdotta con il nuovo modello).

I vantaggi di questa soluzione tecnica sono noti: si può viaggiare a zero emissioni per brevi tratti (nel caso della Avenger per 1 km a velocità non superiori ai 30 km/h) e si può avere un contributo di coppia e potenza in accelerazione.

L’auto ha un peso di 1.280 kg, non molti di più della versione a benzina, che ferma l’ago della bilancia poco sotto. La nuova Avenger e-Hybrid dichiara un consumo medio su percorso misto di 20,4 km/l (valore omologato secondo lo standard WLTP). Riesce ad arrivare a tanto sfruttando proprio il modulo ibrido, che consente risparmi di carburante fino al 30% in ambito urbano rispetto alla Avenger a benzina, e il cambio a doppia frizione, che è più efficiente di un automatico tradizionale del 20%.

Jeep Avenger

Il comfort ci guadagna

Su strada la Avenger ibrida conferma quanto mostrato dalla vettura a benzina, con il vantaggio di un’iniezione di Nm “elettrici” che regala un po’ più di brio (per passare da 30 km/h a 60 km/h ci mette il 30% in meno rispetto alla Avenger a benzina) e un sistema a 48 volt che lavora in modo molto fluido in collaborazione con la parte termica.

Con i due motori (termico ed elettrico) che possono dare trazione alle ruote anteriori in modo indipendente si riesce a viaggiare effettivamente a zero emissioni per buoni tratti quando ci si sposta in città e si sfrutta la spinta del tre cilindri non appena si alza un po’ l’andatura.

Jeep Avenger

Anche il cambio a doppia frizione offre innegabili vantaggi in termini di comfort. Si comanda anche dalle palette al volante, ma nella guida di tutti i giorni si può lasciare tranquillamente in modalità completamente automatica perché ha logiche di funzionamento che assecondano correttamente le volontà del conducente.

Compatta e votata all’efficienza, la piccola Jeep, nel rispetto del logo che porta sul cofano, non rinuncia a una certa vocazione fuoristradistica. Ha un’altezza da terra di 20 centimetri e buoni angoli, ma soprattutto un select-terrain con 6 modalità di guida di cui 3 votate all’offroad (sabbia, fango e neve).

Jeep Avenger

Si parte da 26.000 euro

La Jeep Avenger e-Hybrid è proposta a listino in tre allestimenti: Longitude, Altitude e Summit. Tra una versione e l’altra cambiano i cerchi in lega (rispettivamente da 16, 17 o 18 pollici), il touchscreen del sistema di infotainment (da 7” sulla Longitude, da 10”25 sulle altre due).

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Su tutte c’è un pacchetto di sistemi di sicurezza attiva. Sulla Altitude si ha anche il cruise control adattativo mentre sulla Summit, in aggiunta, si hanno dispositivi di assistenza alla guida di Livello 2, fari anteriori e posteriori full Led, illuminazione d’ambiente multicolore, apertura e accensione keyless, monitoraggio dell’angolo cieco, retrocamera, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e abbaglianti automatici.

Il prezzo di partenza per la Jeep Avenger e-Hybrid Longitude è di 26.000 euro (sono 1.700 euro in più dell’equivalente versione a benzina). Se ne devono aggiungere 2.000 per la Altitude e altri 2.000 per la Summit.

In futuro la gamma si allargherà anche con una versione e-Hybrid a quattro ruote motrici: arriva entro la fine del 2024.