Etichette pneumatici: quanta approssimazione! – La normativa che regola la valutazione di un pneumatico, e che porta alla realizzazione della famosa Etichetta Europea con i parametri che lo caratterizzano in termini di consumo, tenuta sul bagnato e rumorosità, deve essere sicuramente perfezionata. A dimostrare quanto detto ci ha pensato l’ADAC che, durante alcuni test su pneumatici invernali, ha messo in luce alcune violazioni nei metodi di classificazione. Questa mancanza di controlli sui risultati pubblicizzati sta penalizzando seriamente alcuni costruttori, soprattutto quelli che vantano alcuni tra i prodotti più performanti. Ci riferiamo, in particolare, ai costruttori europei che effettivamente stanno subendo una concorrenza sleale da parte di chi ostenta prestazioni non coerenti con ciò che viene indicato sull’Etichetta Europea. Per capirlo, basti prendere in esame il test con cui l’ADAC, ossia l’Automobile Club Tedesco, ha messo a confronto il Continental ContiWinterContact TS 850 (misura 165/70 R14), un invernale ben noto anche al grande pubblico, con altre coperture tra le quali compare anche un pneumatico asiatico. Il test, con l’obiettivo di misurare la migliore aderenza sul bagnato, ha messo in evidenza che a fronte di uno spazio di frenata di 36.2 m della copertura Continental, da 80 km/h, è stato rilevato uno spazio di arresto di ben 49.6 m, nel medesimo test, da parte di un pneumatico asiatico. Fin qui tutto bene, se non fosse che entrambi i pneumatici vengono offerti con la Classificazione C, in termini di tenuta sul bagnato, secondo il metodo indicato dall’Etichetta Europa. Ci troviamo di fronte ad una differenza di oltre 13 m. È evidente che se da una parte viene messa in luce una concorrenza a dir poco sleale, dall’altra a subirne ancora una volta le conseguenze è l’anello più debole della catena, ossia il cliente finale. Quest’ultimo deve fare affidamento su uno strumento, l’Etichetta Europea, che rappresenta un mondo talvolta molto differente da quello reale. Abbiamo preso come unico esempio di questo articolo il pneumatico Continental, ma i marchi premium, e non solo premium, che subiscono questo genere di concorrenza sono anche altri. Ci chiediamo se anche in questo caso, l’Etichetta Europea rimarrà solo un bel adesivo colorato o se gli enti normatori si faranno carico di mettere in ordine una questione che ci ha già infastidito a sufficienza.