Vitara, sulla breccia dal 1988, è un prodotto ormai ben noto e consolidato ovunque, tanto da essere divenuto sinonimo di SUV compatto, un concetto di vettura che oggi piace e che per questo ha attirato molti altri Costruttori. Così i concorrenti sono cresciuti numericamente e anche qualitativamente, alzando il livello di questo tipo di veicoli. Per confrontarsi con Opel Mokka, Fiat 500X e Jeep Renegade, i suoi principali competitor, Vitara ha subito una profonda revisione sfociata nella nuova generazione disponibile dalla scorsa primavera e che oggi si arricchisce con Vitara S, la versione top di gamma.
Pochi ma sapienti i tocchi per caratterizzarne l’estetica: la griglia frontale S-Chrome a cinque elementi mutuata dalla concept iV-4, la carrozzeria bicolore col tetto nero su bianco, grigio o rosso (a nostro giudizio il colore più ‘giusto’), il filo rosso attorno agli anabbaglianti a LED, alle bocchette di aerazione e agli strumenti e usato per le impunture di sedili e volante. Ruote a 5 razze nero lucido da 17″ completano il look sportivo.
Booster Jet: turbo di nuova generazione
Ma se la S non ha aggiunto nulla di sostanziale allo stile che già conoscevamo, diverso è il discorso relativo al motore, che si è rivelato una piacevole sorpresa. Rispetto al precedente M16A 1.6 a benzina il salto è evidente e nonostante il downsizing del 15% sulla cilindrata le prestazioni globali sono sensibilmente migliorate. Si chiama Booster Jet ed è un 1.4 turbo a benzina alimentato a iniezione diretta con iniettori multiforo che nebulizzano il combustibile con una pressione massima di 200 bar.
Un motore all’avanguardia nella tecnologia turbo poichè adotta una turbina di piccolo diametro raffreddata a liquido e a bassa inerzia polare, rapida quindi nel far raggiungere al compressore una velocità adeguata per ottenere elevati rendimenti. Il controllo continuo della valvola wastegate consente poi di utilizzare tutta l’energia dei gas di scarico solo quando serve, ovvero alle forti aperture della farfalla in accelerazione e ripresa. La pressione max assoluta è di 2 bar. A prescindere dal valore massimo di 220 Nm (comunque del 41% superiore a quella dell’1.6), in effetti ciò che sorprende di questo quattro cilindri è la spinta immediata quando si sollecita il pedale dell’acceleratore, anche se la marcia inserita non è la più idonea. Provare per credere…
Andando poi a vedere la curva di erogazione si capisce il perchè: la coppia resta pressoché costantemente al valore massimo da 1500 a 4000 giri, proprio dove serve. Sempre rispetto al precedente 1.6, la potenza è salita del 17%, arrivando ora a quota 140 CV.
Solo 4×4
Abbiamo provato la Vitara S su un percorso misto extraurbano, incluso un tratto veloce in tangenziale e pure qualche chilometro su sterrato, per apprezzare su un terreno idoneo la trasmissione 4×4 AllGrip, fornita di serie. Ne è venuto fuori un mezzo piacevole da guidare, con lo sterzo preciso, anche se avremmo preferito l’assistenza elettrica meno invasiva, e un assetto che invita ad adottare una guida brillante, pur coi limiti di una taratura delle sospensioni giustamente votata al comfort. La trazione posteriore viene in soccorso all’anteriore in base alle condizioni del fondo stradale, rilevate in modo indiretto attraverso i sensori del comportamento della vettura e dei parametri di guida.
La ripartizione della coppia sugli assi può essere variata selezionando le varie modalità : nella modalità Auto il sistema privilegia la trazione anteriore, facendo intervenire la posteriore quando serve; nella Sport il sistema è più reattivo e ripartisce la coppia per garantire la massima trazione quando si va più pesanti con l’acceleratore. La differenza con la Auto è ovviamente più palpabile su fondo bagnato; nella Mud/Snow le 4 ruote motrici sono sempre attive ed è quella da adottare quando il grip è davvero precario; infine nella modalità Lock si limita lo slittamento dei differenziali trasferendo la coppia ai pneumatici in presa ed è utile per trarsi d’impaccio in situazioni difficili. Il cambio delle vetture in prova era il 6 marce meccanico, di buona manovrabilità anche se la distanza tra pomello e bracciolo centrale obbliga a un movimento poco naturale dell’avambraccio. E’ prevista l’opzione del cambio automatico a sei rapporti con convertitore di coppia: una scelta che si sta rapidamente diffondendo anche sul nostro mercato e che consigliamo vivamente, anche perché con gli elevati rendimenti meccanici dei moderni cambi automatici e la gestione ‘intelligente’ dei rapporti, il consumo reale può anche essere inferiore a quello del cambio meccanico.
Consumi
E’ sempre difficile far collimare consumi reali e quelli dichiarati, ma l’indicatore di consumo istantaneo può essere molto utile per capire quando utilizziamo la marca sbagliata o insistiamo troppo con l’apertura della farfalla. Tenerlo d’occhio può essere molto istruttivo, ma già l’indicatore di cambio marcia può farci capire come spesso non utilizziamo la coppia motrice per ottimizzare i consumi. E a dispetto della piccola cilindrata unitaria, di coppia questo motore ne ha da vendere fin da regimi bassi. Per la Vitara S la Suzuki dichiara in regime Euro6 un consumo di 5,4 litri/100 km nel ciclo combinato ed emissioni di 127 grCO2/km, valori che salgono di pochissimo per la versione col cambio automatico. Nel nostro percorso misto di prova siamo rimasti tra 5,8 e 6,0 litri/100 km guidando normalmente, senza comunque l’assillo di dover fare il record di consumo. Se si è più disinvolti è facile superare i 6,5, sempre dando per corretti i valori indicati dallo strumento. Per contenere i consumi serve un motore ad alto rendimento ma si deve contenere la massa, e in questo la Vitara S è da primato. Le concorrenti già citate, pesano, a seconda degli allestimenti, fino a 200 kg in più, l’equivalente di un paio di persone con bagaglio in più a bordo… Merito anche della struttura differenziata della scocca, con lamierati d’acciaio ad alta resistenza di spessore adeguato alle sollecitazioni locali. Una struttura certificata NCAP2015. La Vitara S pesa, in ordine di marcia e col conducente, 1.285 kg (1.310 per la versione automatica).
Spazio e infotainment
All’interno l’abitabilità anteriore è ottima. Dietro lo spazio per le gambe è sufficiente e compatibile con una vettura lunga 4.175 mm e con un capiente bagagliaio da 375 litri dotato di un basso fondo coperto da un robusto pianetto rivestito. I sedili sono in pelle e microfibra, riscaldati e regolabili in altezza.
Per l’assistenza alla guida si può contare sul cruise control adattivo che con un radar adatta la velocità a quella del veicolo che precede. Il radar supporta anche il Radar Brake Support in grado di intercettare un ostacolo frontale e a bassa velocità interagire col guidatore a step successivi: dall’avvertimento acustico, all’attivazione del servofreno fino all’intervento diretto sui freni. La funzione è attiva anche a velocità più alte e specie con scarsa visibilità aumenta in modo determinante la sicurezza attiva della vettura. La connettività su Vitara S avviene tramite smartphone con standard CarPlay o MirrorLink.
La Vitara S è prodotta nello stabilimento ungherese della Suzuki e costa € 27.600 nella versione col cambio manuale, già disponibile a dicembre, ed € 29.100 per quella col cambio automatico, attesa per la primavera 2016. Rispetto alla Vitara 1.6 VVT AllGrip V-Top S&S il prezzo sale di 3.000 € avvicinandosi a quello della DDIS AllGrip V-Top S&S la versione top della gamma diesel. (Franco Daudo)