La Audi RS Q e-tron rappresenta l’ennesima sfida della Casa dei Quattro Cerchi in ambito motorsport. Qualcuno certo ricorderà i successi della R10 TDI col motore diesel alla 24 Ore di Le Mans…
Da parte sua, già all’esordio, la RS Q e-tron ha conquistato quattro vittorie e dieci podi di tappa alla Dakar 2022, e poche settimane dopo ha ottenuto il primo, storico, successo nei rally raid all’Abu Dhabi Desert Challenge, primeggiando in una categoria alla quale Audi si avvicinava per la prima volta.
“Il team sta lavorando in modo eccellente e con obiettivi condivisi”, ha dichiarato Rolf Michl, Amministratore Delegato di Audi Sport GmbH e Responsabile delle attività sportive internazionali del Brand.
“Piloti, navigatori e tecnici si sono trovati immediatamente d’accordo sulla direzione nella quale indirizzare lo sviluppo della vettura. Il risultato di tanto impegno è il pacchetto evolutivo Audi RS Q e-tron E2”.
Con l’arrivo dello step E2 del prototipo elettrico con range extender, è stata avviata la seconda fase del programma sportivo Audi nei raid che prevede il debutto a ottobre, in Marocco in vista della Dakar 2023.
Contenimento della massa
Pur rispettando il regolamento per quanto riguarda le dimensioni interne, lo spazio ergonomico all’interno dell’abitacolo è stato ampliato.
Sono stati ridisegnati anche i cofani anteriore e posteriore.
“Audi RS Q e-tron E2 non condivide nemmeno un componente della carrozzeria con la prima generazione della vettura”, afferma Axel Löffler, Responsabile Design di Audi RS Q e-tron.
“Stiamo riducendo in modo radicale gli ingombri della sezione inferiore del cofano posteriore, a sinistra e a destra dei montanti B”.
“Questa soluzione, in combinazione con nuove tecniche di lavorazione dei compositi, in primis delle inedite stratificazioni dei fogli di tessuto in carbonio, permette di contenere sensibilmente le masse”.
Poiché in futuro i prototipi di categoria T1U dovranno pesare 2.100 anziché 2.000 chilogrammi e tenendo conto che la prima generazione di Audi RS Q e-tron era sovrappeso, le azioni di contenimento della massa sono importanti e determinanti per le prestazioni del veicolo, insieme a all’abbassamento del suo baricentro.
Minore resistenza aerodinamica
L’aerodinamica, specie nelle zone intorno all’avantreno e al retrotreno, è stata totalmente rivista con soluzioni inedite.
L’andamento del sottoscocca evoca le forme di uno scafo marino il cui punto più ampio si trova in corrispondenza dell’abitacolo, mentre gli ingombri trasversali si riducono progressivamente verso gli assali.
A tutto vantaggio della leggerezza e della pulizia dei flussi, è stata eliminata la sezione dei passaruota dietro le ruote anteriori che fungeva da raccordo con i pannelli porta.
Sebbene le nuove dimensioni dell’abitacolo abbiano imposto una sezione frontale più ampia, la resistenza aerodinamica complessiva è stata ridotta del 15%.
“Da regolamento, la velocità massima resta limitata a 170 km/h. Ciò che cambia è piuttosto il fabbisogno energetico, inferiore rispetto al primo step del prototipo elettrico”, spiega Löffler.
“Abbiamo ottenuto questo risultato grazie alla fluidodinamica computazionale (CFD, Computational Fluid Dynamics), ovvero allo sviluppo mediante simulazioni al computer piuttosto che in galleria del vento, con conseguenti vantaggi in termini di rapidità e precisione d’analisi”.
Efficienza in condizioni estreme
La Audi RS Q e-tron E2 resta dotata di tre powertrain elettrici: due MGU (Motor Generator Unit), una per ciascun asse, si occupano della trazione, mentre una terza unità agisce quale generatore per contribuire alla ricarica della batteria ad alto voltaggio.
Non essendo possibile attingere energia nel deserto, Audi ha optato per una soluzione on board: la batteria viene ricaricata durante la marcia grazie all’azione di un range extender, ovvero un motore quattro cilindri TFSI di derivazione DTM.
La gestione dell’energia è affidata a un’elettronica raffinata. l’esperienza passata ha messo in luce alcuni problemi al powertrain solo in condizioni estreme, quali sporadici eccessi di potenza quando le ruote perdevano aderenza a causa di salti o fondi a bassa aderenza.
I regolamenti FIA, fatti rispettare dai preposti sui campi di gara, impongono sanzioni qualora il surplus d’energia erogata raggiunga i 2 kilojoule.
“Avremmo potuto cautelarci”, ci ha raccontato Florian Semlinger, Ingegnere di Sviluppo Software, “e limitare solo lievemente le performance, ma abbiamo preferito affinare in modo certosino la gestione dell’energia”.
Ora la vettura può contare su due limitatori di potenza, uno per ciascun motore elettrico, la cui soglia viene determinata dal nuovo software in pochi millisecondi seguendo una strategia sia reattiva sia predittiva.
Affinamento dei servizi ausiliari
Anche quest’area non è stata esente da miglioramenti poiché componenti quali la pompa idraulica dello sterzo, il sistema di condizionamento dell’abitacolo e le elettroventole impattano in modo non marginale sul bilancio energetico complessivo.
Nella stagione d’esordio, Audi Sport e il team Q Motorsport GmbH, che cura lo sviluppo e la gestione del prototipo elettrico, hanno maturato esperienze fondamentali.
La climatizzazione, ad esempio, se mantenuta a massima potenza poteva portare al congelamento del liquido di raffreddamento.
Per questo, in futuro, si attuerà una strategia di funzionamento a intermittenza, consentirà anche un risparmio di energia senza penalizzare la costanza della temperatura nell’abitacolo.
La strategia di funzionamento delle elettroventole e della pompa idraulica dello sterzo sarà adattata in funzione del percorso: a basso carico nei trasferimenti, alla massima potenza nelle prove speciali.
Cambio ruota più rapido
Gli equipaggi possono ora intervenire più rapidamente in caso di foratura. Le cover originali delle ruote di scorta saranno sostituite con elementi facilmente smontabili e meno ingombranti.
I nuovi cerchi a dieci razze realizzati dallo specialista Rotiform sono più leggeri e facili da maneggiare.
Display multifunzionale
Come sulla Audi RS Q e-tron, anche sulla E2 un display alle spalle della corona del volante riporta le informazioni in merito alla pressione degli pneumatici, alla direzione di marcia e alla velocità.
Oltre a questo, una serie di avvertimenti consentono al conducente di reagire immediatamente in caso di blackout o di scollegamento della batteria ad alta tensione dalla catena cinematica.
Due ulteriori display alla base del parabrezza, collocati lungo la linea dello sguardo, visualizzano informazioni essenziali quali la velocità istantanea e la bussola.
Lo schermo al centro della plancia riporta anch’esso la pressione degli pneumatici, cui si affiancano i dati riguardanti la ripartizione della frenata e ulteriori funzioni di dettaglio.
Alla base del display è collocato un pannello con una serie d’interruttori a pressione che richiamano sino a 24 funzioni attraverso molteplici menu.
“Diversamente dal passato”, spiega Florian Semlinger, “mediante un interruttore rotante pilota e navigatore possono scegliere tra quattro aree tematiche da visualizzare sul display centrale”.
In particolare, le schermate disponibili sono:
- stage: che riporta tutte le funzioni determinanti per affrontare i tratti cronometrati;
- road: che consente di accedere agli indicatori di direzione e alla telecamera posteriore;
- error: che rileva eventuali malfunzionamenti
- impostazioni: che registra i dati della telemetria, utili per il team.
“Abbiamo recepito gli input da parte degli equipaggi in tempi straordinariamente ridotti”, afferma Uwe Breuling, Responsabile Interventi Speciali Audi Sport. “Siamo pronti alla nostra seconda Dakar”.
La Audi RS Q e-tron E2 è stata svelata presso il Competence Center Audi Motorsport di Neuburg an der Donau, non lontano dall’headquarter di AUDI AG a Ingolstadt.
Al via del Rally del Marocco ci saranno tutti e tre gli equipaggi ufficiali Audi Mattias Ekström/Emil Bergkvist, Stéphane Peterhansel/Edouard Boulanger e Carlos Sainz/Lucas Cruz.