Yildirim di BOSCH a EICMA 2024: mercato moto in crescita

Ad EICMA abbiamo rivolto alcune domande a Fevzi Yildirim, head of Bosch Two-Wheeler and Powersports in Europe, che ha fatto per noi una panoramica sui prodotti e sul loro posizionamento sul mercato motociclistico attuale.

La presenza del colosso tedesco nel mondo delle due ruote è molto forte, ed è destinata a rafforzarsi ulteriormente a seguito della diffusione dei dispositivi di sicurezza attiva (ABS e controlli di stabilità) su una sempre più ampia gamma di veicoli, e alla progressiva introduzione dei primi sistemi di assistenza alla guida, gli ARAS (Advanced Rider Assistance System), ovvero la controparte per le due ruote degli ADAS.

Nella gamma di componenti ad altro contenuto tecnologico dobbiamo poi includere anche i cluster, che sono sempre più ispirati al mondo dell’auto e da questo ambiente ereditano le funzionalità più importanti.

Un’integrazione tra i due mondi che tende giustamente a far riconoscere all’utenza più traversale lo stesso feeling di sicurezza e informazione tra auto e moto.

Mercato in crescita

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Il direttore di Auto Tecnica con Fevzi Yildirim, head of Bosch Two-Wheeler and Powersports in Europe.

Yildirim ha una sintesi del mercato moto che a livello globale, nel 2023 ha visto un incremento del 34% di vendite che si ripeterà anche nel 2024.

Nonostante si stia ancora soffrendo l’effetto Covid e post-Covid, le previsioni sono tutto sommato positive.

Un trend confermato anche dal sempre più diffuso utilizzo, nelle aree urbane, di mezzi di piccole dimensioni, leggeri, agili e dai bassi consumi.

In Europa, ci ha detto Yildirim, i componenti Bosch più venduti sono i sistemi ABS, le centraline elettroniche EMS (Engine Management Systems) per motori endotermici e i display, in numerose forme, dimensioni di 5”, 7” e 10,25” e funzionalità e capacità di connessione.

Bosch punta ad allargare il suo portfolio di prodotti hi-tech al settore delle piccole cilindrate, dove i volumi produttivi sono interessanti.

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Un esempio di display di grandi dimensioni per applicazione su moto di grossa cilindrata.

Sicurezza secondo Bosch: il controllo di stabilità

Il Motorcycle Stability Control (MSC) per le moto di più piccola cilindrata è stato introdotto nel 2023.

Ad esso si aggiunge ora l’ABSi, ovvero un sistema ABS che integra un sensore inerziale.

È una semplificazione del sistema più complesso nato per applicazioni su moto di alte prestazioni che però ne include i vantaggi: l’intervento dell’ABS può così essere calibrato in funzione dell’assetto del veicolo, con evidenti vantaggi, appunto, sulla sua stabilità.

Meno incidenti con gli ARAS

Con l’obiettivo, già da anni dichiarato, di raggiungere gli zero incidenti su strada, Bosch porta sulle moto sei nuovi sistemi di assistenza ARAS che utilizzano sensori radar di nuova generazione.

Strumenti che le statistiche indicano come responsabili della prevenzione di un incidente su sei.

Yildirim ha puntualizzato che il vedere il sistema su un KTM è una scelta per EICMA, ma che i sistemi sono sviluppati da Bosch in completa autonomia, con investimenti propri e che quindi questa tecnologia è sul mercato per ogni Costruttore che la voglia utilizzare, ovviamente con le personalizzazioni software del caso.

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Una moto equipaggiata coi sistemi ARAS di Bosch. Immagine ©Bosch

Il mercato è ancora troppo limitato per consentire lo sviluppo di un sistema così complesso per un solo Costruttore, e il conseguente costo del singolo componente sarebbe troppo elevato.

Dei sei sistemi mostrati all’EICMA, quattro operano con dei sensori radar montati sulla parte anteriore della moto, ovvero:

  • Adaptive Cruise Control – Stop&Go, (ACC S&G);
  • Group Ride Assist (GRA), un’applicazione molto particolare e interessante poiché per i motociclisti muoversi in gruppo è una pratica abbastanza comune. In questo caso il sistema capisce che la moto sta seguendo un gruppo e non si focalizza solo su quella più vicina, mantenendo una velocità più costante;
  • Riding Distance Assist (RDA);
  • Emergency Brake Assist (EBA), in grado di agire sui freni in anticipo rispetto al tempo di reazone del guidatore, coadiuvandolo a diminuire gli spazi di arresto.

Gli altri due operano con dei sensori radar montati sulla parte posteriore:

  • Rear Distance Warning (RDW);
  • Rear Collision Warning (RCW).

Acronimi orami familiari per gli automobilisti e che devono progressivamente a far parte del lessico dei motociclisti.

Più prestazioni in pista

Bosch ha esposto all’EICMA anche il Race eCBS, l’evoluzione dell’eCBS declinato per l’uso racing e presentato quindi sulla Panigale V4 S.

La funzione eCBS si basa sull’ABS Bosch per le moto premium e consente di combinare l’azione dei freni anteriore e posteriore anche se si agisce solo su uno dei due.

In pratica, quando si attiva il freno anteriore, aumenta automaticamente anche la pressione del freno posteriore.

Il Race eCBS lavora sullo stesso principio, ma ha una taratura adatta all’impiego estremo in pista.

Bosch e l’elettrificazione nel settore moto

Secondo Yildirim, affinché questa tecnologia si diffonda su elevati volumi nei segmenti delle moto più pesanti e potenti serve ancora un po’ di tempo.

Oggi i motori sono estremamente compatti e potenti e l’elettronica di controllo è sufficientemente evoluta, ma per la concreta diffusione della moto elettrica richiede batterie con una densità energetica più elevata.

Allo stato attuale, per avere autonomie interessanti, si devono utilizzare batterie troppo grandi, pesanti e di conseguenza costose.

Diverso è il discorso se si parla di moto leggere, adatte in particolare all’utilizzo cittadino, dove bastano autonomie di 80-100 km.

Il mercato di riferimento per questi veicoli è la Cina, dove ci sono le condizioni, anche sottoforma di incentivi economici per l’acquisto, per favorire una grande diffusione della mobilità elettrica su due ruote.

In Cina operano oggi in questo settore una miriade di piccole aziende.

Anche l’India, dove Bosch è presente con un sito produttivo, è un mercato molto ricettivo per questo tipo di veicoli.

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I principali componenti per elettrificare i veicoli proposto da Bosch a EICMA 2024.

Per i veicoli più leggeri, quelli adatti alla mobilità urbana, Yildirim ci ha illustrato le soluzioni di trasmissione In-hub accoppiate a una nuova Drive Control Unit da 2kW che integra inverter, sistema di gestione del motore e controllo del veicolo.

Tra le funzioni implementabili con la nuova DCU ci sono la modalità di avvio dolce (Smooth Riding), il cruise control per mantenere una velocità costante e il controllo del patinamento della ruota motrice, cosa non rara su terreni a bassa aderenza per effetto della forte coppia allo spunto di questi pur piccoli motori elettrici.

Interessante la funzione One-Throttle Ride per il recupero dell’energia in frenata, quando si rilascia l’acceleratore. Un piccolo contributo per ricaricare in marcia la batteria e incrementare l’autonomia (circa l’8%).