Non sono soltanto batterie, inverter e motori elettrici a focalizzare l’attenzione delle aziende fornitrici di tecnologia e componenti in questa fase di evoluzione del prodotto. Ci sono infatti anche importanti progressi da fare nel comparto telaistica, dalle sospensioni agli assi, che devono accompagnare le particolari caratteristiche delle vetture a batteria. In questo ambito, la tedesca Schaeffler, ha recentemente annunciato in Occasione dell’IAA, il Salone di Monaco di Baviera, un nuovo sistema di sterzo attivo da applicare alle ruote posteriori. Un dispositivo che a breve entrerà nella produzione di serie di un importante costruttore, con la prima applicazione su un SUV elettrico. Schaeffler è passata nel giro di pochi anni dalla meccanica di precisione allo sviluppo di soluzioni elettromeccaniche complete ed è dunque in grado di fornire dispositivi autonomi e funzionanti.
Perché serve lo sterzo integrale
A nessuno è sfuggito che le piattaforme elettriche abbiano, tra le loro caratteristiche di base, architetture con proporzioni molto differenti da quelle delle auto tradizionali e in particolare interassi mediamente assai più lunghi per far spazio ai pack batterie che hanno nel pavimento la loro collocazione ideale. Si può dire che il fenomeno sia quasi esponenziale. Presumendo infatti che le vetture più grandi siano quelle destinate a un utilizzo non prettamente urbano, all’aumentare delle dimensioni occorre garantire una sempre maggiore autonomia, cosa che richiede più batterie e di conseguenza, più spazio.
L’effetto collaterale di questo allungarsi del passo, che su modelli di classe media come Hyundai Ioniq 5 e 6 e Kia EV6 raggiunge i tre metri a fronte di lunghezze di 4,6-4,7, è una minor agilità nello stretto. Ecco perché diventano sempre più interessanti qui dispostivi che possono ridurre gli spazi di manovra come i sistemi di sterzo attivo sulle ruote posteriori. Per ora, soltanto alcuni SUV e sportive di lusso hanno integrato questa soluzione, fatta eccezione per Renault che offre il suo sistema 4Control su compatte e medie già da diversi anni, ma nel prossimo futuro questa soluzione sarà molto più diffusa.
Il sistema a rulli
La novità del sistema Schaeffler è nel dispositivo di attuazione, che utilizza un riduttore epicicloidale a rulli ad attivazione elettromeccanica. Il gruppo riduttore, realizzato dalla divisione Schaeffler Industrial, è abbinato a un power pack con motore elettrico ed elettronica di gestione. La scelta dei rulli rispetto ai più convenzionali sistemi a vite trapezoidale secondo il produttore offre una maggiore rapidità di azionamento ed efficienza grazie al minor attrito delle parti meccaniche. Inoltre, è conforme agli standard di sicurezza dell’ASIL D, l’Automotive Safety Integrity di livello D (ASIL D).
Il funzionamento è lo stesso dei sistemi analoghi: a bassa velocità , le ruote posteriori sterzano in controfase riducendo il raggio di sterzata e facilitando le manovre. A velocità più elevate invece le ruote sterzano in fase, facilitando gli spostamenti laterali e favorendo la stabilità . Il tutto promette di facilitare anche l’intervento dei sistemi attivi di sicurezza, quelli che intervengono sullo sterzo correggendo le traiettorie e che possono contare su una reattività migliore e anche un potenziale vantaggio nel comfort. Grazie alle quattro ruote sterzanti infatti, il sistema ottiene lo stesso movimento con un minor angolo di sterzo, dunque anche l’intervento sul volante risulta meno brusco per il conducente.
Clément Feltz, Responsabile della Business Division Chassis di Schaeffler, sottolinea che il nuovo sistema ha anche il vantaggio di un limitato aggravio di peso e ingombro: “Grazie al design interno ottimizzato, il nostro sistema di sterzo è più compatto e richiede meno spazio per l’installazione nel veicolo. Di conseguenza, le case automobilistiche possono risparmiare fino al 15% di peso rispetto ai sistemi alternativi”.
A proposito di sterzo
Il dispositivo attivo per le ruote posteriori non è l’unica novità di Schaeffler in tema di sistemi sterzanti: la Casa fornirà anche uno sterzo anteriore elettroidraulico ad un costruttore cinese che lo utilizzerà su un suo veicolo commerciale sul quale saranno implementati anche sistemi di sicurezza attivi che hanno appunto bisogno di un dispositivo elettroattuato per realizzare le funzioni attive.