Presentata nel 1968, la Peugeot 504 è rimasta a listino fino al 2005, pur scomparendo da quello europeo nel 1983.
Dopo aver cessato la produzione in Francia, le 504 furono infatti prodotte per altre vent’anni in stabilimenti extra europei.
Una lunga ‘vita’ che ne fa il modello più longevo prodotto dalla Casa francese.
In quegli anni, Peugeot era considerata la Lancia francese, mentre la Renault era associata, per immagine e gamma, alla FIAT.
Auto destinate a una clientela esigente, disposta a pagare qualcosa in più per un prodotto di qualità superiore.
Auto dell’anno 1969
La Peugeot 504 è stata la prima auto del Leone a conquistare il titolo di Auto dell’Anno e la sua gamma, avviata dalla versione berlina quattro porte, disegnata da Pininfarina, si è completata a partire dal 1969 con le più sportive versioni Coupé e Cabriolet, che non solo uscivano anch’esse dalle ‘matite’ del Carrozziere torinese, ma erano pure assemblate in Italia.
Derivate dalla berlina
Le versioni più sportive sono basate sulla medesima piattaforma della berlina, solo col passo accorciato di 190 mm (da 2.740 a 2.550 mm).
Lo stile è indubbiamente molto italiano, con un frontale sottile e aggressivo, il cofano spiovente sui due gruppi ottici quadrangolari sdoppiati.
Dietro, i gruppi ottici a tre elementi obliqui creavano un motivo ripreso dal corso stilistico della Casa in anni recenti.
Carrozzeria e interni della Coupé vengono ripresi anche dalla Peugeot 504 Cabriolet, col padiglione sostituito da una capote in tela che ne ricalca la sagoma.
Motori a iniezione
Le Peugeot 504 Coupé e Cabriolet adottano il medesimo 4 cilindri da 1.8 litri e 97 CV a iniezione meccanica Kugelfischer della berlina.
La trasmissione è solo manuale a 4 rapporti, con la leva del cambio a cloche sul pavimento anziché al volante come sulla berlina.
Nel 1970 la cilindrata sale a 1.971 cm³ e la potenza a 104 CV. E’ disponibile anche il cambio automatico a 3 rapporti ZF, prima per entrambe e dal 1973 solo sulla Coupé.
Primo restyling della Peugeot 504
Nel settembre del 1974 arriva il primo, leggero restyling, che interessa principalmente i gruppi ottici, sia anteriori che posteriori, unificati in un solo elemento rettangolare a sviluppo orizzontale.
All’interno migliorano le finiture di sedili e arredi, mentre sotto al cofano debutta, per entrambe le carrozzerie, il V6 PRV a carburatore da 2.664 cm³ e 136 CV, chiamato a sostituire il 2 litri.
Anche con la nuova motorizzazione il cambio automatico a 3 rapporti resta solo per la Coupé.
Per questioni fiscale, in alcuni mercati come l’Italia, dal 1978 il V6 è affiancato da un 2.0 litri a iniezione capace di 106 CV.
Il 6 cilindri, destinato alla sola Coupé, riceve finalmente un cambio manuale a 5 marce e l’iniezione Bosch K-Jetronic. La potenza sale così a 144 CV.
Niente V6 per la Peugeot 504 Cabriolet e motore 2.0 litri abbinato al cambio a 4 rapporti.
Secondo restyling
Nel 1980 arriva il secondo e ultimo leggero restyling, che coinvolge la calandra e i paraurti, più massicci e ora verniciati in colore vettura.
Le versioni col 2.0 litri hanno tutte il cambio a 5 marce mentre, dal 1981, la Coupé V6 monta nuovi cerchi in lega.
Nell’estate del 1983 le Peugeot 504 Coupé e Cabriolet escono definitivamente di scena assieme al resto della gamma 504.
Bisognerà attendere il 1997 per vedere in gamma un’altra coupé Peugeot di fascia alta, la 406 Coupé, sempre di Pininfarina.
La Peugeot 504 Cabriolet non ha invece ancora un’erede.
Peugeot 504 regina d’Africa
Durante la sua lunga carriera, la Peugeot 504 Coupé ha condiviso con la berlina numerosi successi sportivi, la maggior parte nei rally e raid africani, per tradizione terreno di battaglia per le auto francesi, molto diffuse in questo Continente.
Tra le vittorie indimenticabili, tutte con la Coupé V6, quella al Rally della Costa d’Avorio del 1976 con Mäkinen e Liddon, replicata nel 1978 dall’equipaggio Nicolas-Gamet, e al Rally Safari del 1978.