Euroasia Motor Company si riorganizza. Grazie all’ingresso del gruppo Intergea (che ha acquistato il 50% delle quote) l’azienda rinnova il logo e riorganizza la gamma per dare l’assalto a una nicchia di mercato sempre meno battuta dai grandi costruttori europei, quella delle auto pratiche, versatili e a prezzo accessibile.
Alberto Di Tanno spiega gli obiettivi che EMC si pone in Italia: “Conosciamo i costruttori cinesi come Geely o Chery, da cui le vetture EMC derivano. Sappiamo che a livello di qualità e di affidabilità sono ormai competitivi rispetto ai marchi tradizionali. E possiamo offrire veicoli con caratteristiche e dotazione di buon livello a un prezzo allettante per la classica famiglia italiana”.
“Non ci poniamo l’obiettivo – continua Di Tanno – di diventare costruttori. Vogliamo restare sul mercato con il ruolo di importatori. Questo ci permette di essere più snelli. In fondo, il nostro target è di arrivare a vendere 7.000 vetture nel 2025. Sono numeri piccoli, ma se ci riusciremo sarà un ottimo risultato. Ci darà la possibilità di consolidare una piccola realtà che però vuole essere sana e vuole fare le cose bene”.
La gamma EMC
Tra i modelli che la Eurasia Motor Company venderà in Italia (sono già 102 le province presidiate, con l’obiettivo di arrivare a 110 su 110 entro poco). ci sono le rinnovate Wave 2 e Wave 3, che già erano vendute da noi e che ora sono state trasformate in EMC Quattro e EMC Sei. Ad esse si aggiunge ed EMC Sette. Le prime due provengono dal gruppo cinese Chery, la terza da Geely. Sono offerte tutte con 5 anni o 100.000 km di garanzia.
La EMC Quattro rappresenta un po’ la entry level del nuovo brand. Ha una lunghezza di circa 4 metri ed è disponibile sia in versione benzina sia GPL. Nel primo caso, spinta da un 1.5 aspirato da 103 CV abbinato a un cambio manuale a 5 marce, ha un prezzo di partenza di 15.950 euro, nel secondo arriva a 17.450 euro.
La EMC Sei, invece, è più grande. Ha una lunghezza di 4,44 metri e un prezzo di partenza di 18.900 euro (per la benzina con motore 1.5 aspirato). In alternativa si può scegliere la 1.5 turbo con cambio automatico (a 21.300 euro) o la Gpl, che con il 1.5 aspirato costa 20.900 euro e con il 1.5 turbo euro costa 23.300 euro.
La EMC Sette, al top dell’offerta, è lunga 4,54 metri, larga 1,85 e alta 1,73 metri. Anch’essa è dotata di un motore 1.5 turbo che su questo modello eroga 174 CV e 290 Nm di coppia. Su questa vettura il cambio automatico a doppia frizione a 7 marce. Più avanti, come tutti gli altri modelli EMC, sarà offerta anche in versione Gpl, anche in questo caso con impianto fornito da BRC. La Sette ha un prezzo di partenza di 24.800 euro.
C’è anche l’elettrica
Sempre dell’universo EMC fa parte anche la Yudo, che a differenza degli altri modelli è spinta da powertrain esclusivamente elettrico. Anche in questo caso la formula è la seguente: “contenuti di livello a un prezzo accattivante”. Il city-SUV è lungo 4,04 metri e alto 1,62 e grazie all’adozione di una batteria da 41,7 kWh promette un’autonomia di 325 km.
La Yudo è in vendita a un prezzo attraente, piazzandosi sotto la soglia psicologica dei 25.000 euro intorno alla quale molti costruttori si stanno attrezzando con vetture altrettanto a batteria. Il listino parte infatti da 24.000 euro.
Due pick-up a marchio Foton
Intorno all’universo Eurasia Motor Company ruotano anche i veicoli a marchio Foton. Si tratta di due pick-up chiamati Tunland V9 e Tunland G7. Il primo, lungo 5,62 metri, è spinto da un motore Diesel da 2 litri da 160 CV con sistema mild hybrid a 48 volt. Il secondo, un po’ più piccolo (5,34 metri), adotta lo stesso powertrain ma esclusivamente termico.
Entrambi dotati di trazione integrale, costano rispettivamente 47.250 e 31.000 euro.