
Nuova Honda CR-V: bella da guidare – Con la quinta generazione la SUV nipponica dice addio al diesel per sposare un unico motore benzina e da fine anno una variante ibrida. Rinnovata nel design e nella tecnologia, sorprende per lo spazio a bordo e per la dinamica di guida.
Giunta sul mercato nel lontano 1995, la Honda CR-V ha saputo con le precedenti quattro generazioni raccogliere numerosi successi tra i quali l’essere tra il 2012 e il 2017 la SUV più venduta al mondo. Per continuare questa scia di successo, la nuova SUV dagli occhi a mandorla è giunta sul mercato con una generazione, la quinta, totalmente rinnovata nell’estetica, nella tecnologia di bordo, nei propulsori e nel livello di sicurezza.
Giapponese DOC
Dal punto di vista estetico la nuova CR-V punta tutto su un design, potremmo dire, ancor più giapponese. Seppur la silhouette sia stata resa più dinamica e slanciata, sarà difficile non riconoscere il tipico family feeling del Marchio nipponico. Le spigolose linee e le sofisticate superfici ora si sposano con un passaruota muscolosi, un parabrezza più inclinato, paraurti prominenti ed generosi fascioni neri nella parte bassa della carrozzeria.
Spaziosa e confortevole
Negli interni, invece, la maggiore novità ha riguardato la possibilità di optare per la configurazione a 7 posti con tutte e tre le file provviste di schienali reclinabili e con la seconda fila scorrevole fino a 150 mm nei due sensi. Modularità che ha permesso ai tecnici di raggiungere una capacità di carico minima di 561 litri ma che può facilmente ospitare un oggetto lungo anche 1,83 metri, abbattendo il divano posteriore. Potendo, inoltre, contare sulla piattaforma modulare Compact Global Platform, la stessa adottata dall’ultima Honda Civic, la nuova CR-V è riuscita a incrementare lo spazio e il comfort di bordo senza modificare le dimensioni esterne rispetto al precedente modello. La lunghezza è rimasta, infatti, di 4,605 metri ma a crescere è stato il passo con ben 40 mm tutti a vantaggio dell’abitabilità di bordo. Chiudono il cerchio una plancia non troppo moderna nel design ma ben curata sotto l’aspetto dei materiali scelti e delle finiture adottate.
Addio al diesel
Passando a parlare dei propulsori, sotto pelle la nuova SUV di Casa Honda dirà definitivamente addio al motore a gasolio, adottando unicamente motorizzazioni benzina. Nello specifico sarà solamente il nuovo 1.5 litri 4 cilindri VTEC turbo benzina, lo stesso dell’ultima Civic, a risiedere sotto il cofano, declinato però in due diversi livelli di potenza: 173 CV e 220 Nm per le versioni con cambio manuale a 6 rapporti oppure 193 CV e 243 Nm per quelle con cambio automatico CVT (da 7 rapporti virtuali). La scelta, inoltre, potrò ricadere tra la semplice e più leggera trazione anteriore oppure la più sofisticata ma pesante trazione integrale che trasferisce automaticamente coppia alle ruote posteriori quando rileva uno slittamento delle anteriori.
Per tutti i gusti
Declinata in quattro diversi allestimenti: Comfort ed Elegance per le versioni 2WD oppure Lifestyle ed Executive per quelle 4WD, la nuova Honda CR-V arriverà sul mercato italiano a ottobre 2018 con il porte aperte delle concessionarie fissato per il weekend di sabato 20 e domenica 21. Il listino ufficiale non è ancora stato divulgato ma i prezzi di base dovrebbero aggirarsi intorno ai 29.000 euro per le varianti da 173 CV a trazione anteriore e cambio manuale oppure ai 42.000 euro per quelle da 193 CV a trazione integrale e cambio automatico CVT. A inizio 2019 arriverà però anche la motorizzazione ibrida.
Non chiamatela SUV
Provata in lungo e in largo sulle statali e sulle strade di montagna attorno a Kitzbühel, la nuova Honda CR-V sorprende fin da subito per la piacevole dinamica di guida. La buona e rialzata posizione di guida e l’elevata visibilità dell’abitacolo non posso che accentuare il già accentuato piacere di guida restituito da un telaio davvero ben progettato, sospensioni anteriori McPherson e posteriori Multilink e da uno sterzo a rapporto variabile tarato appositamente per noi europei. Una dinamica talmente gradevole da far dimenticare di essere a bordo di una SUV del peso di almeno 1600 kg e che restituisce un rollio davvero contenuto, cambi di direzione rapidi per la tipologia di vettura e allo stesso tempo un’ottima filtrazione di buche e asperità dell’asfalto.
Si, la nuova Honda CR-V è pure bella da guidare specie con la semplice trazione anteriore, più leggera, e il cambio manuale a 6 rapporti, un gioiellino che in Casa Honda sanno bene come progettare: preciso, rapido, senza impuntamenti, con rapporti ravvicinati e con una leva non troppo lunga. Sembra quasi di avere tra le mani la leva della Civic. Il motore poi è l’altra sorpresa, seppur modesto nella cubatura non appare mai sottodimensionato o in difficoltà a spingere la generosa SUV giapponese. L’erogazione è lineare ma la spinta è pronta fin dai bassi regimi e, anche tirandogli il collo, il 1.5 litri VTEC turbo da 173 CV e 220 Nm non smetterà di spingere fino alla zona rossa.
Degno di nota anche il cambio automatico CVT che, pur rimanendo un’unita per nulla sportiva e poco votata al piacere di guida, sulla nuova CR-V è stato tarato in misura migliore rispetto a quanto avevamo potuto apprezzare sulla nuova Civic. Il software di gestione, in grado di simulare ben 7 rapporti virtuali, riesce, infatti, a non far frullare troppo il vivace 1.5 litri e a restituire un funzionamento fluido soprattutto se non si esagera sul pedale del gas. Non male, infine, l’isolamento acustico dell’abitacolo con fruscii e rotolamento degli pneumatici praticamente azzerati mentre permane leggermente la voce del motore anche ai regimi non troppo elevati.