Forte dello slogan “Innovation that excites”, la Casa giapponese torna a sfidare la concorrenza nel segmento C completando la gamma della Nissan Pulsar con l’introduzione della pepata, ma non troppo, Pulsar DIG-T 190.
Dopo l’entrata in commercio della versione a gasolio (1.5 dCi 110) e di quella a benzina (1.2 DIG-T 115), è arrivato il momento per Nissan di presentare il modello più pepato della sua berlina a due volumi di segmento C. Nome in codice Nissan Pulsar DIG-T 190 dove il numero 190 sta ad indicare, come da consuetudine, i cavalli erogati dal propulsore 1.6 litri turbo benzina ad iniezione diretta.
ESTERNI: scelta vincente non si cambia
Non fatevi però ingannare dai 190 CV perché, a livello estetico, la due volumi del sol levante si distingue poco facilmente dalle altre due versioni a listino. I designer giapponesi hanno infatti apportato piccoli accorgimenti che solo un occhio attento potrà facilmente notare. I fari anteriori guadagnano un fondo dal look nero, il tubo di scarico diventa cromato, i cerchi in lega da 18 pollici vantano una tematica bi-color e, al posteriore, compare un simil diffusore dal look in finto carbonio.
Per il resto la Pulsar DIG-T 190 rimane identica alle altre versioni incarnando perfettamente il linguaggio stilistico espresso dai crossover del Marchio (X-Trail e Qashqai). Ritroviamo, infatti, all’anteriore il logo Nissan incorniciato da una caratteristica griglia a forma di V, al posteriore i gruppi ottici a forma di boomerang e sul lato una linea di cintura definita e tesa che si protrae dal muscoloso passaruota anteriore all’altrettanto passaruota posteriore.
INTERNI: sobri ma completi
Lo stesso discorso vale anche per gli interni. Anche qui le differenze con le versioni meno spinte sono poche e non facilmente riconoscibili. La DIG-T 190 guadagna, infatti, doppie cuciture bianche su sedili volante e rivestimento del cambio, cromature su contorni delle maniglie e delle bocchette dell’aria e fascione dal look in finto carbonio che attraversa orizzontalmente la plancia. In generale, poi, gli interni della due volumi giapponese appaiono sobri e dal design semplice ma comunque ricchi di funzioni. Una scelta che paga in quanto a facilità di utilizzo. Discutibile, però, la scelta di alcune plastiche (non di altissima qualità ) e la cura di alcune rifiniture.
La seduta di guida è turistica, piuttosto alta e con il volante un po’ inclinato. I sedili sono avvolgenti e particolarmente comodi ma poco contenitivi. Anche se in versione pseudo sportiva, la berlina giapponese predilige, per l’appunto, il comfort di guida e l’abitabilità a bordo. Con una lunghezza di 4387 mm, una larghezza di 1768 mm, un’altezza di 1520 mm ma sopratutto un passo di 2700 mm, la Nissan Pulsar non ha rivali in quanto ad abitabilità interna. Specie al posteriore assicura un considerevole spazio per le gambe (692 mm) e le spalle dei passeggeri. Tanto spazio a bordo che si traduce anche in un’ottima capacità di carico (385 litri) che può ulteriormente essere ampliata (1395 litri) ripiegando agevolmente tutti i sedili posteriori.
TECNICA: tanti cavalli ma in sicurezza
Come già accennato, sotto il cofano della Pulsar pepata giace il nuovo motore DIG-T 190 abbinato ad un cambio manuale a 6 velocità . Tale propulsore è capace di erogare 190 CV a 5.600 giri/min e 240 Nm a 2.000 giri/min. Numeri che permettono alla due volumi nipponica di coprire lo 0 – 100 km/h in 7,7 secondi e di raggiungere una velocità massima di 217 km/h, il tutto nel pieno rispetto delle normative antinquinamento Euro 6. Infatti, la nuova Pulsar 190 CV consuma solo 5,9 litri ogni 100 km nel ciclo combinato e si mantiene sotto la soglia dei 138 grammi al chilometro di CO2.
Anche dal punto di vista tecnico la Pulsar ha subito alcune modifiche e non solo a livello motoristico. Il setup del servosterzo elettrico (EPAS) è stato rivisto per adeguarlo ad una guida più sportiva, le molle degli ammortizzatori anteriori e gli ammortizzatori posteriori sono stati irrigiditi e resi più sportivi per ridurre il rollio ed il beccheggio, il telaio (CMF) è stato indurito a tutto vantaggio dell’handling generale della vettura, i rapporti del cambio sono stati accorciati per una migliore ripresa ed, infine, gli pneumatici sono stati maggiorati per avere una maggiore impronta a terra (215/45-R18).
Non meno importante il livello di sicurezza che risulta vicino ai modelli di alta gamma o di lusso. A bordo della Pulsar troviamo infatti: il sistema Nissan Safety Shield con Moving Object Detection (Rilevazione Oggetti in Movimento), il Lane Departure Warning (Avviso cambio corsia involontario), il Blind Spot Warning (Copertura angoli ciechi), il Forward Emergency Braking (Dispositivo Frenata di Emergenza) e l’Active Trace Control (Controllo Attivo della Traiettoria).
ALLA GUIDA: sportiva si, NISMO no
Durante la prova è subito emerso che la DIG-T 190 non è una vera sportiva nuda e cruda ma, se mai, una normalissima Pulsar con quel po’ di brio in più. La posizione di guida, nonostante gli accorgimenti sul telaio ed assetto, è rimasta comunque leggermente alta e l’assetto, seppur dalla taratura più performante, non consente una guida troppo sportiva specie alle alte andature. Il 1.6 turbo è lodevole per l’elasticità e la silenziosità di marcia ma un po’ meno in quanto a prestazioni ed economia nei consumi. Fin troppo lineare, anche se spremuto a fondo non risulta mai rabbioso e trasmette quella sensazione di mancanza di coppia. L’erogazione è dolce, la sonorità quasi assente, ha dalla sua un discreto allungo ed una discreta spinta ma solo se sfruttato dai 4000 giri fino alla zona rossa.
La Pulsar si conferma una vettura comoda, ben curata sotto l’aspetto della insonorizzazione acustica e del comfort delle sospensioni. Lo sterzo è abbastanza preciso e della giusta consistenza. L’assetto è il giusto compromesso tra tenuta e comfort, assorbe discretamente le asperità del terreno e risulta stabile e neutrale ma occhio a non osare troppo. E’ dotata di una frizione un pelo leggera e di un maneggevole cambio manuale a sei marce dalla corsa un pelo eccessiva. Insomma una macchina non adatta ad un uso prettamente sportivo ma adatta a chi vuole viaggiare in piena comodità regalandosi ogni tanto quel pizzico di brio in più.
PREZZI ED ALLESTIMENTI: il giusto compromesso
La Pulsar in versione DIG-T 190 sarà commercializzata in solo due allestimenti: Acenta e Tekna. Il primo allestimento ha un prezzo di partenza di 23.690 euro per il pacchetto base, 24.540 euro per il pacchetto NissanConnect e 25.340 euro per il pacchetto Tech Pack. Il secondo allestimento, invece, parte da un prezzo di 26.480 euro con il pacchetto base, giustificati dall’avere di serie le più avanzate tecnologie come il sistema di telecamere Nissan Around View Monitor (AVM), il sistema di infotainment NissanConnect e quello di sicurezza Nissan Safety Shield. Non è prevista, almeno per ora, ne una versione GPL ne una versione ibrida ne tanto meno una versione NISMO ma sarà presto commercializzato un terzo allestimento “Business” creato appositamente per le flotte e basato sull’allestimento Acenta con aggiunti alcuni optional atti ad innalzare il valore della vettura.