
Le mitiche Crown Victoria (che negli USA erano la scelta più diffusa per i Police Departments, oltre che per i taxi) lasciano il posto a soluzioni più attuali.
Durante la seconda guerra mondiale la propaganda di regime italiana si riferiva agli anglosassoni chiamandoli “il popolo dai cinque pasti”; in tempi molto più vicini a noi all’estero hanno definito gli italiani “quelli delle cinque polizie” (che in realtà erano sette prima della soppressione del Corpo Forestale). Questa proliferazione di forze dell’ordine, però, non è per nulla un fenomeno solo italiano e, ad esempio, negli Stati Uniti in questo senso vi è una vera e propria giungla, con i servizi armati delle agenzie federali, la polizia dei diversi “states” e le complesse articolazioni dei dipartimenti di polizia locali. Approfondire questa materia sarebbe complesso e ci porterebbe fuori dai nostri interessi; tuttavia, la cultura popolare ha applicato delle semplificazioni, basate soprattutto su ciò che vediamo al cinema e in televisione. L’impressione (che non si allontana affatto dalla realtà ) è che la tipica auto della polizia sia la Ford Crown Victoria mentre i detectives e gli agenti federali in genere impiegano la Dodge Charger.

Come abbiamo detto, questa è una semplificazione. In realtà è vero che la Crown Victoria, nell’allestimento Police Interceptor, è stata il tipico Police Pursuit Vehicle (veicolo da inseguimento, anche se in realtà ha svolto qualsiasi ruolo) dal 1996 al 2011 ma nel 2010 era tornata in produzione, per l’esclusivo impiego di polizia, anche la Chevrolet Caprice che ha affiancato, sia pure con minor fortuna, la “Crown Vic”. Naturalmente non sono mancati altri tipi poiché, come da noi, i singoli dipartimenti di polizia locali assoggettano l’acquisto ad una gara d’appalto aperta a più marchi.

Con l’uscita di produzione della Crown Victoria nel 2012 si è imposta la Dodge Charger Pursuit. Vi sono poi anche i veicoli per esigenze particolari, come pick-up, SUV o le “muscle cars” per interventi che richiedano un’elevata velocità .

Per subentrare alla Crown Victoria nel settembre 2011 era stata introdotta la Taurus Interceptor, rimasta in produzione fino al 2017 e fornita ai dipartimenti di polizia degli Stati Uniti e del Canada in 56.671 esemplari. Quest’auto, che il costruttore ha definito Ford Police Interceptor Sedan, è una berlina di gamma alta con un motore V8 da 4,6 litri e 250 HP, disponibile anche con due diversi sei cilindri (uno da 3,5 ed uno da 3,7 litri) ed un quattro cilindri. La Taurus, in questo caso il modello di sesta generazione, nonostante i numeri non indifferenti, è stata un’auto dallo sviluppo travagliato: più volte riprogettata, non è riuscita a scalzare la Crown Victoria dal cuore dei “cops” americani.

La Fusion Responder 2018
Ciò non toglie, tuttavia, che vi sia sempre stato e vi sia tuttora un forte legame tra il marchio Ford e ed il concetto di auto della polizia e per il 2018 la casa dell’ovale azzurro ha presentato una serie di proposte, la più innovativa delle quali è il suo secondo modello ibrido, cioè la versione per polizia della Fusion Energi SE. Per inciso, il nome Fusion non deve trarre in inganno: la Fusion americana non ha nulla a che vedere con il piccolo SUV commercializzato con questo nome in Europa ed è praticamente identica a quella che da noi si chiama Mondeo.

Si tratta della Fusion Responder, che la casa chiama Ford Police Responder Hybrid Sedan, disponibile da quest’anno e destinata a soppiantare definitivamente la Taurus Interceptor nel 2019. La denominazione dovrebbe fugare ogni dubbio: la Fusion è chiamata Responder (cioè auto per “risposta alla chiamata”) e, quindi, non è Pursuit (auto da inseguimento), puntando tutto sull’economia di esercizio, come si conviene ad una ibrida. La Fusion Responder ha un 2 litri a quattro cilindri a ciclo Atkinson (ciclo Otto modificato) con batteria a ioni di litio da 1,4 kW; con questo propulsore l’auto percorre oltre 16 km/litro e ha un’autonomia di 800 km mentre la velocità massima è di 164 km/h. Con la sola alimentazione elettrica è possibile raggiungere 97 km/h e percorrere 37 km. Da una presa da 240 V e 7,6 kWh la ricarica delle batterie avviene in due ore e mezza, mentre da una normale presa domestica (che negli USA è a 120 V) la ricarica richiede otto ore.

La Ford specifica che l’auto non è “pursuit-rated” (non è omologata per l’inseguimento) ed è destinata soprattutto alla normale routine cittadina ma esiste un Pursuit Mode che “in determinate circostanze” consente di erogare rapidamente la massima potenza; la Ford non ha voluto precisare ma si ritiene che il software che determina questa “superpotenza” si basi su segnali che provengono da sterzo e acceleratore per stabilire che il guidatore sta richiedendo all’auto una risposta più… energica.
Gli Special Service Vehicles
Ford ha ritenuto di rinnovare la sua gamma di veicoli per polizia introducendo anche due Special Service Vehicles, dei quali uno basato sul pick-up F-150 e l’altro sul SUV Expedition.
Il Ford F-150 SSV è offerto con diversi passi, cabine, motorizzazioni e trazione 4×4 o 4×2. I motori sono il V6 Ecoboost da 3,5 litri che eroga 375 HP a 5.000 giri/min, con una coppia di 640 Nm, o il 5 litri V8 da 395 HP a 5.750 giri/min e coppia di 540 Nm. La trasmissione è la Ford 10R80 Select Shift a dieci rapporti.

Il Ford Expedition SSV è un grosso SUV che ha lo stesso motore Ecoboost da 3,5 litri, il cambio a dieci rapporti, la funzione stop & start ed un differenziale a controllo elettronico. Tutti questi mezzi sono anche equipaggiati con un alternatore da 240 A in grado di rispondere alle maggiori richieste dei dispositivi elettrici.

Sembra, quindi, che la filosofia della Ford nel presentare questa nuova serie di veicoli per polizia sia un adeguamento alla tendenza attuale che vede protagonisti SUV e pick-up, con le tradizionali sedan che passano in secondo piano. La Fusion Responder dovrebbe soppiantare le Crown Victoria e le Taurus nelle attività di pattugliamento urbano, appostamenti e servizi vari mentre i compiti più impegnativi sarebbero delegati ai poderosi modelli a sei o otto cilindri.