GP d’Austria, Formula 1: Verstappen stravince

GP d'Austria
Sergio Perez alle prese con Carlos Sainz. (Immagine © Oracle Red Bull Racing)

GP d’Austria, Spielberg. Nella gara Sprint di sabato, Max Verstappen ha rifilato 21” al compagno di squadra Sergio Perez in 24 giri.

Un dato che è passato un po’ in secondo piano dopo la vittoria colta nel GP ‘vero’ in Austria, durante il quale ha dominato in lungo e in largo, passando indenne la prima neutralizzazione (con Safety Car) e anche la successiva (con Virtual Safety Car).

Il tocco magico è stato nel finale della corsa: la squadra lo ha incoraggiato a cercare il giro veloce, senza correre il rischio di tornare ai box per montare un set di gomme nuove.

Ma Verstappen oggi come oggi è un pilota troppo sicuro di sé, oltreché troppo veloce, sa come e quali scelte imporre.

Così ha considerato che il vantaggio che aveva su Leclerc gli avrebbe permesso di effettuare un ultimo pit e ha costretto il team a seguire i suoi ordini.

Poi, dopo la vittoria, nel retropodio si è anche concesso il lusso di dire al monegasco “Certo che nel finale eri diventato pericoloso…”.

Leclerc ha riposto ridendo e prendendo la provocazione con un’alzata di spalle: “Stai scherzando?”.

Sta di fatto che Verstappen ora corre contro sé stesso, nessuno può fermarlo, il terzo titolo appare come una formalità, le statistiche – o meglio, il miglioramento dei numeri statistici – rischiano di essere l’unico obiettivo dall’esito incerto.

GP d'Austria
(Immagine © Oracle Red Bull Racing)

Ecco cosa ha dichiarato il vincitore del GP d’Austria:

“Per me la cosa più importante, ovviamente, è stato il primo giro, perché volevo assolutamente conservare la prima posizione”.

“Fatto questo, ho potuto gestire la mia posizione. Ho scelto di non effettuare cambiamenti rispetto alla strategia programmata, nonostante la Virtual Safety Car”.

“E’ stata la scelta migliore, ognuno dei nostri ‘stint’ è stato quasi perfetto.Cosa posso dire? Una giornata perfetta, mi sono anche divertito”.

Specie nella rincorsa alla Ferrari dopo l’ultimo cambio gomme. “Ero dietro alla Ferrari, ma sapevo che avevo più passo. Ed è stato bello inseguire e tornare in testa”.

L’unico tema di cui non parla – ma nel suo caso è legittimo, ovviamente – è il terzo titolo:

“Non voglio ancora pensarci, ora mi sto godendo il momento, guidare questa macchina è molto divertente. Sono stato in grado di vincere la Sprint e il Gran Premio, tutto è andato per il verso giusto. E adesso mi concentro su Silverstone, penso sia la cosa giusta da fare”.

Anche Sergio Perez è tornato a essere positivo, ma – ormai – è così offuscato dalla gesta del compagno che qualsiasi cosa faccia, passa in secondo piano. Anche i punti conquistati nel GP d’Austria.