Ferrari 288 GTO – Collana Supercars Giorgio Nada Editore

Ferrari 288 GTO: l’acronimo GTO, che stava per Gran Turismo Omologata è forse quello più noto al mondo, riferito a una Ferrari.

La 250 GTO è infatti l’auto del Cavallino più ambita dai collezionisti ed è divenuta una leggendaria icona.

Proprio quarant’anni fa, nel 1984, a Maranello decisero di rispolverare questa sigla per abbinarla a un’altra automobile destinata a rimanere negli annali come oggetto super esclusivo e vicinissimo al mondo delle corse, pur se meccanicamente assai diversa dall’antenata. La Ferrari 288 GTO.

A cominciare dal motore, posteriore-centrale e passato da V12 a V8, che in quegli anni, a parte la Testarossa, era la norma sulle Ferrari.

La 288 GTO riprende gli stilemi della 308 GTB/GTS firmata da Pininfarina, ma segue una precisa richiesta di Enzo Ferrari a Sergio Pininfarina per derivare da questa una vera ‘supercar’.

Una genealogia ben spiegata da Leonardo Fioravanti per la parte stilistica e da Nicola Materazzi, l’altro ‘padre’ della 288 GTO, per la parte meccanica.

La struttura del libro, scritto da Gaetano Derosa, ben noto e stimato nell’ambiente giornalistico ‘d’epoca’, parte da un capitolo dedicato all’analisi del periodo storico in cui nacquero le ‘supercar’ e prosegue con un’ampia documentazione sulla 250 GTO, propedeutica all’analisi della sua erede.

Interessante il capitolo dedicato alla ‘Millechiodi’, che entra di diritto in questa narrazione.

Utile, anche se corredato da fotografie di qualità inferiore rispetto allo standard del volume, il capitolo che descrive i dettagli, prendendoli da una 288 GTO giunta ai giorni nostri.

Eccellente la veste grafica e la confezione, come si addice a un libro su un veicolo esclusivo come questo.

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