Battuta d’arresto per il mercato auto a settembre

vendita auto a settembre 2018

Brutto tonfo del mercato auto. Dopo il periodo estivo positivo (luglio +5% e agosto +10%), le vendite a settembre (dati ANFIA) hanno fatto registrare un brutto -25%. Anche se il calo fa seguito a un trimestre dai volumi insolitamente alti determinato dall’introduzione, a partire dal 1° settembre, delle nuove normative sulle emissioni (quindi, dell’obbligo di immatricolare esclusivamente vetture dotate di un propulsore Euro 6C e 6D temp), la caduta preoccupa non poco gli addetti ai lavori. In questo scenario negativo si salvano solo le ibride e le elettriche (+13,4%). Il calo riguarda tutti i mercati, Stati Uniti compresi. Altro dato che deve far riflettere: nel mese calano le vendite di auto diesel sia in Italia (-38,4%) sia negli altri mercati europei. Anche questo è un segno dei tempi: le nuove e più stringenti norme antinquinamento, gli scandali di questi ultimi anni e il nuovo indirizzo dei Costruttori in materia di propulsioni alternative, rendono meno appetibile l’acquisto di un motore Diesel. Anche se gli esperti sostengono che il Diesel non morirà mai, anche per effetto dei continui affinamenti della tecnologia e della ricerca operati dalle Case. Assisteremo a un “Rinascimento” di quel tipo di motore? Staremo a vedere. Sempre per rimanere in tema di numeri, a settembre c’è un vistosissimo ridimensionamento delle vetture destinate al noleggio, -38%. Tengono abbastanza bene le Suv: le vendite sono in diminuzione a settembre, ma meno degli altri segmenti: -9% e 38% di quota.  In questo scenario da “de profundis” c’è un segnale in controtendenza, rilevato dall’indagine ISTAT sulle intenzioni di acquisto di un’auto nei prossimi 12 mesi: c’è un netto aumento di risposte “certamente sì” e probabilmente sì”.