Audi Q7: con il restyling è ancora più tecnologico

L'Audi Q7 si aggiorna con un restyling in punta di matita che porta sul SUV più grande dei Quattro Anelli tanta tecnologia in più

La Q7 è stato il modello con il quale Audi ha inaugurato la gamma Q. Il SUV più grande del costruttore tedesco che dal 2007, anno del lancio della prima generazione, ha riscosso un successo globale in termini di vendite e per molto tempo ha rappresentato un’importante vetrina tecnologica per molte delle tecnologie che poi, a cascata, sono state applicate anche al resto della gamma. Oggi la seconda generazione dell’Audi Q7 si aggiorna con un restyling in punta di matita che con qualche piccolo ma mirato intervento estetico migliora il look del modello, rendendolo più attuale e moderno. Un restyling non solo stilistico, ma anche di sostanza però. Ad aggiornarsi, infatti, è anche parte della suite tecnologica di bordo.

Audi Q7: come è fatta

Forme e proporzioni dell’Audi Q7 sono rimaste le stesse della serie precedente. Per quanto concerne gli esterni, infatti, i designer Audi si sono concentrati soprattutto sul frontale, dove ora a dominare la scena è una rinnovata calandra single frame che, in funzione dell’allestimento scelto, può essere dotata di una griglia dalla finitura più elegante o più sportiva. Ma i veri protagonisti nella parte anteriore sono i gruppi ottici. Questi hanno una forma leggermente diversa e sono ora dotati della moderna tecnologia Laser Matrix Led. Inoltre, la firma luminosa delle DRL è stata spostata nella parte alta del faro ed è ora personalizzabile. Attraverso un’apposita schermata del sistema multimediale è infatti possibile scegliere fra quattro differenti design. Anche i gruppi ottici posteriori si aggiornano. La forma di questi rimane la stessa, mentre l’ottica interna è stata rivista e, soprattutto, sfruttano ora la tecnologia Oled.

Nessuna novità, invece, all’interno dell’abitacolo. La struttura della plancia, così come il posizionamento dei vari comandi è rimasto invariato. Le vere novità sono quelle che non si vedono a colpo d’occhio. Il sistema di infotainment MIB3, infatti, è stato ulteriormente aggiornato e offre ora una maggiore compatibilità con app di terze parti come Alexa, Spotify e Amazon Music. Confermata, infine, la possibilità di scegliere la Q7 in variante a sette posti.

Audi Q7: come va

La gamma motori dell’Audi Q7 è rimasta inalterata. Abbiamo quindi messo alla prova la variante 50 TDI sulle strade tutte curve dell’Isola d’Elba. Un contesto che potrebbe sembrare non proprio congeniale ad un’auto di oltre 5 metri. Eppure, grazie ad alcune interessanti soluzioni tecniche, anche qui la Q7 è riuscita a stupirmi. Su tutte il sistema a quattro ruote sterzanti (proposto come optional) che grazie alla sua ottima taratura riesce a rendere questo grande SUV incredibilmente maneggevole e diretto anche tra le curve. E poi ci sono le sospensioni pneumatiche e ancor di più le barre antirollio attive che rendono la Q7 precisa e reattiva quando si alza il ritmo oppure più morbida e confortevole quando si macinano chilometri in autostrada.

Il propulsore, dalla sua, è come sempre sinonimo di performance di tutto rispetto. Il 3.0 V6 a gasolio, con i suoi 286 CV e 600 Nm di coppia spinge con decisione fin dalla parte bassa del contagiri, assicurando una progressione notevole, che si interrompe solo una volta superati i 4.500 giri. Il cambio, come da tradizione Audi, è il tiptronic a otto rapporti, che manda potenza a tutte e quattro le ruote. Potenza che in condizioni di guida normali, attraverso un differenziale centrale viene ripartita per il 40% all’asse anteriore e per il 60% a quello posteriore. Altro elemento questo, che contribuisce a rendere la dinamica di guida della Q7 così coinvolgente. Certo, qualche piccolo scotto da pagare c’è, su tutti un consumo di gasolio che, se si forza un po’ l’andatura tra le curve, difficilmente supera i 10 km/l.