Si parla tanto, e a ragione, della sempre maggiore complessità dei sistemi di sicurezza delle vetture, oggi ampliati dall’utilizzo degli ADAS. Questi dispositivi, come più volte ricordato su Auto Tecnica, per operare in condizioni ideali richiedono oltre alla loro perfetta calibrazione (e per questo esistono strumenti sempre più precisi e sofisticati) anche la perfetta efficienza di tutti i dispositivi che essi attivano. Vedi soprattutto i freni e gli pneumatici. Ci giunge comunicazione, dal sito di Autopromotec che il lavoro avviato da EGEA per normare un test delle sospensioni armonizzato a livello internazionale e adatto sia per le revisioni sia per le riparazioni sta per essere presentato per poi passare alla fase operativa.
E’ dimostrato che un’auto con le sospensioni inefficienti, ovvero con un sistema di smorzamento non più controllato, può divenire, in determinate condizioni, completamente ingovernabile. Pensiamo all’innesco di moti vibrazionali propri su strade dissestate percorse ad alta velocità su traiettoria curva. Non solo, quando si parla di sospensioni attive, siano esse a controllo elettronico tramite valvole proporzionali o con liquidi magnetoreologici, la loro perdita di efficacia non solo va a incidere sul comfort di marcia ma in certi casi può produrre l’effetto contrario e generare un pericolo. In caso di frenata d’emergenza, un sistema ammortizzante efficiente consente alla ruota di mantenere il contatto con l’asfalto, consentendo di ridurre al minimo possibile gli spazi di frenata.
Dunque ben venga anche il controllo di questi componenti in fase di revisione, scopo che si prefigge il nuovo protocollo EGEA. Ovviamente il punto focale della normativa è la definizione del metodo di misura di questo divergenza dalle condizioni standard, e le soglie da non superare, verosimilmente basandosi su uno sfasamento dei modi di vibrare del corpo veicolo rispetto alle masse non sospese. Il superamento delle incertezze metodologiche è stato finora il principale freno all’adozione di questa direttiva. EGEA pare sia oggi addivenuta a una soluzione accettabile e soprattutto alla proposta di una metodologia facilmente implementabile dalle officine.