Alfa Romeo Stelvio, emozioni alla guida

A pochi mesi dal lancio di Giulia, irrompe sul mercato la prima SUV prodotta da Alfa Romeo, con un obiettivo preciso: offrire un’alternativa spaziosa all’apprezzata berlina, senza però sacrificare il design e il piacere di guida.

La casa del biscione sta vivendo un periodo d’oro: dopo alcuni anni bui, durante i quali vi erano solo due modelli a listino (Mito e Giulietta), stiamo assistendo a una vera e propria rinascita del marchio.

Il 2013 è stato l’anno della svolta con la 4C, una provocazione tesa a far capire al mondo quale sia la potenzialità ingegneristica di Alfa Romeo, e oggi Giulia e Stelvio, presentate a soli 9 mesi di distanza, rappresentano due realtà concrete, in grado di creare guai seri alle concorrenti tedesche.

Costruita nel rinnovato sito produttivo di Cassino, Stelvio vanta un design filante e, con una lunghezza di 4687 mm, si posiziona in un segmento in forte espansione, quello dei SUV compatti o mid-size, rendendo le BMW X3 ed X4 le sue rivali più dirette.

COM’E’ FATTA

Ghost View Alfa Romeo Stelvio

L’obiettivo primario alla base della progettazione è stato il raggiungimento del massimo piacere di guida.

Sviluppata attorno alla nuova piattaforma modulare chiamata “Giorgio”, Stelvio fa ampio uso dell’alluminio e adotta soluzioni tecniche di spicco (come l’albero di trasmissione in fibra di carbonio) per fermare l’ago della bilancia a 1660 kg in ordine di marcia, con una perfetta ripartizione dei pesi di 50:50.

Stelvio non fa rimpiangere la recente smentita di Alfa riguardo la produzione di una station wagon, per tante ragioni: è curata nell’aerodinamica, con un valore di Cx di 0,299, possiede un ottimo vano di carico di 525 litri ed infine vanta un’abitabilità ed accessibilità perfette per qualsiasi utilizzo, nonostante le forme ammalianti, che strizzano l’occhio al design.

Il ridotto sbalzo anteriore, il più corto della categoria, garantisce manovrabilità e una perfetta visibilità anteriore, mentre quella posteriore risulta scarsa a causa del lunotto molto inclinato.

IMG_1366

Simili a quelli di Giulia, gli interni sono minimali e ben costruiti, con largo utilizzo del metallo per impreziosire l’esperienza visiva e tattile.

Spiccano dietro al volante i paddle in alluminio del cambio ZF a 8 rapporti, generosi nelle dimensioni, i quali non ruotano assieme al volante, come vuole la tradizione di Maserati e Ferrari, che di sportive se ne intendono.

Al centro della plancia vi è uno schermo da 6,5″ o 8,8″, purtroppo non touch, che integra il sistema Alfa Connect, sviluppato insieme a Magneti Marelli, per la gestione dei contenuti multimediali e di navigazione.

2.0 BENZINA 280 CV

IMG_1370

Il turbo benzina da 280 cavalli è senza dubbio la migliore scelta per un prodotto prestazionale come Stelvio: emette un suono che sembra un ruggito, mentre l’erogazione è brutale in tutto l’arco dei giri e la risposta al pedale è talmente pronta, da rendere scorbutica anche la guida di un utente esperto.

Con questo motore Stelvio arresta il cronometro a soli 5,7″ nello zero a 100.

E chi non vuol correre, può inserire tramite il selettore DNA la nuova modalità Advanced Efficiency, per ottimizzare la fluidità e  la facilità di guida.

2.2 DIESEL 210 CV

E’ innegabile che qualsiasi Diesel sia un’unità meno emozionale rispetto a quelle a benzina, complici una sonorità non entusiasmante ed una coppia che va in calando agli alti regimi.

Sono apprezzabili però gli sforzi fatti dagli ingegneri Alfa per rendere il propulsore quanto più raffinato possibile, grazie alla sua realizzazione interamente in alluminio e al sistema Multijet di seconda generazione, con pressioni di alimentazione di 2000 bar.

Oltre ad un’eccellente elasticità, sono ottimi anche i consumi, che si sono fermati attorno ai 7 l/100 km nel corso della nostra prova, nella quale non abbiamo di certo adottato una guida attenta al risparmio.

ECCELLENTE SU STRADA

IMG_1364

Messo alla prova sui suggestivi passi di montagna a cavallo di Svizzera ed Italia, il telaio di Stelvio sembra avere un passo più corto di quello effettivo, infatti il comportamento dell’asse anteriore rispetto a quello posteriore è perfettamente in fase, sia alle alte che alle basse velocità.

Grazie alla trazione integrale Q4, in uscita dalle curve, se si esagera con il gas, il sovrasterzo inziale viene rapidamente neutralizzato, grazie alla vettorializzazione della coppia dall’asse posteriore all’asse anteriore (fino al 50:50), che avviene in modo continuo ed impercettibile.

Ogni irregolarità del terreno viene copiata, come una vera sportiva, mentre il comfort è un po’ sacrificato, complici gli pneumatici 255/45 R20.

Il feedback sullo sterzo è eccezionale, soprattutto per i piccoli angoli, questo grazie ad un rapporto di demoltiplicazione di soli 12:1, il più basso della categoria, e alla nuova sospensione anteriore a doppio braccio oscillante con asse di sterzo semi-virtuale.

Divertimento quindi ai massimi livelli, sia per andature allegre che per quelle più rilassate, complice anche il cambio a 8 rapporti ZF, la cui logica di cambiata, nella modalità Dynamic, è emozionante per la rapidità con la quale si inseriscono le marce.

I nuovi freni con IBS (Integrated Brake System) sostituiscono il tradizionale servofreno a depressione con un sistema elettromeccanico, cambiando completamente il feeling sul pedale a cui siamo abituati, ad esempio eliminando la classica vibrazione quando interviene l’ABS; occorre qualche chilometro prima di abituarsi alla nuova sensazione, per poi sentirsi totalmente a proprio agio.

Da segnalare, purtroppo, l’assenza di una modalità “offroad” e la mancata possibilità di disinserire completamente i controlli elettronici.

GAMMA E PREZZI

Stelvio Pass (41)

Il riposizionamento del marchio Alfa Romeo sul mercato premium è ormai chiaro, ne sono una riprova i prezzi di Stelvio: il Diesel da 210 cv parte da 50.800 €, mentre il Benzina da 280 cv parte da 52.800.

Occorre però precisare che, a differenza di molte concorrenti, l’allestimento di base è molto ricco, infatti oltre alla trazione Q4 e al cambio automatico, spiccano di serie i sistemi Lane Departure Warning e Forward Collision Warning, pertanto la forchetta di prezzo con il modello più accessoriato rimane molto contenuta.

Inoltre, la gamma sarà presto completata con il 2.0 Benzina da 200 CV e il 2.2 Diesel da 180 CV, per i quali ci aspettiamo prezzi lievemente più bassi.

CONCLUSIONI

Stelvio punta senza mezzi termini alle prestazioni e alle emozioni che è in grado di suscitare nel guidatore, ma con un occhio di riguardo all’abitabilità e al vano di carico.

E’ quindi il compromesso migliore per il cliente che necessita di un’auto spaziosa ma al tempo stesso ama guidare; forse non è al vertice della categoria per l’elettronica di bordo, ma con una dinamica di guida di questo livello, tutto è perdonato.