Mentre stiamo ancora aspettando l’arrivo della tecnologica EQS nelle concessionarie, Mercedes guarda già oltre e al CES di Las Vegas presenta la nuova Vision EQXX. Non si tratta semplicemente dell’ennesima concept che anticipa le linee e i contenuti dei modelli che guideremo tra qualche anno. La Mercedes Vision EQXX è molto di più: rappresenta una vera e propria finestra sul futuro, in grado di mostrare quello che è possibile fare già da oggi, sfruttando al massimo le soluzioni tecniche e tecnologiche che fin da ora non in nostro possesso.
Consumi record
Per lo sviluppo della Vision EQXX i tecnici Mercedes sono partiti da un foglio bianco e da qui, hanno realizzato una vettura che, sfruttando diversi materiali compositi e moltissimo alluminio, ferma l’ago della bilancia ad appena 1.750 kg in ordine di marcia, contro i 2.510 a vuoto della EQS. Anche l’aerodinamica è stata studiata a puntino, raggiungendo un CX record di appena 0,17. La rivoluzione, poi, passa anche per il powertrain. Questo è costituito da una batteria da meno di 100 kWh, che con un peso di appena 495 kg (comprensivo di elettronica di controllo) abbassa il peso del 30% rispetto all’attuale generazione di powertrain elettrici Mercedes, occupando al contempo il 50% in meno dello spazio a bordo. Il motore poi, è singolo e ha una potenza di 204 CV e ben il 95% della potenza generata da questo è in grado di essere trasmessa alle ruote, rappresentando quindi un indice di efficienza mai raggiunto prima, che permette di poter contare su oltre 1.000 km di autonomia e, soprattutto, su un consumo medio di meno di 10 kWh/100 km.
Non si è mai da soli
Ma come su ogni Mercedes che si rispetto, anche sulla nuova Vision EQXX la rivoluzione è anche digitale. Negli interni, infatti, a farla da protagonista è il nuovissimo sistema di infotainment, che evolve l’attuale Hyperscreen, portando questa tecnologia all’estremo. Ora la plancia è un’enorme schermo con una diagonale di 47,5 pollici e risoluzione 8k. Questo è integrato con un inedito assistente virtuale chiamato Jelinek, in grado di parlare con i passeggeri in maniera ancora più intelligente e soprattutto “umana” rispetto all’attuale MBUX.