Magneti Marelli Parts & Services di recente ha ampliato l’offerta del suo catalogo ricambi introducendo negli oltre 60 tipi di iniettori ben dodici nuovi codici specifici per Gpl.
La forte incertezza che caratterizza il mercato italiano dell’auto circa il passaggio all’elettrico negli ultimi anni ha avuto come contraltare un’ulteriore crescita dell’interesse verso alimentazioni alternative come, appunto, il Gpl, che rappresenta un settore interessante per il mercato aftermarket.
Efficienza garantita
Prodotti interamente in Italia, questi iniettori vantano omologazioni specifiche per la compatibilità elettromagnetica e con il Gpl, secondo i protocolli 10R-03 671 e 67R 03 4893.
Le caratteristiche costruttive includono lo stelo in alluminio anodizzato, la bobina interamente zincata e il connettore stampato a iniezione e realizzato in plastica automotive ignifuga.
Magneti Marelli Parts & Services ha anche affrontato e risolto il problema dello “sticking”, la tendenza all’incollaggio e al bloccaggio tipica degli iniettori tradizionali con funzionamento a membrana. Per farlo l’azienda adotta una soluzione presa dagli iniettori per il gasolio, affidando apertura e regolazione del flusso a uno spillo autopulente azionato da un solenoide.
Questo consente di funzionare senza problemi anche con un Gpl contaminato da residui di olio che non sono lasciati accumulare, arrivando ad aumentarne la durata anche del 60%, dai tradizionali 50.000 fino anche a 80.000 km.
Semplicità di installazione
Magneti Marelli Parts & Services ha curato anche l’aspetto pratico, preoccupandosi di fare in modo che le procedure di installazione dei suoi iniettori di ricambio siano analoghe a quelle dei prodotti di promo equipaggiamento. Questo elimina il problema dell’adattamento e la necessità di smontare i rail, rendendo la sostituzione più semplice e rapida. Anche la taratura in centralina non è necessaria, in quanto si tratta di prodotti “Plug and Play”, pronti all’uso, in cui l’integrazione avviene direttamente via software.
La compatibilità comprende modelli che vanno dalle Alfa Romeo Giulietta e MiTo, 500, 500 L, 500X, Panda, Grande Punto e Tipo Station Wagon, Lancia Ypsilon e Delta. E ancora, le gamme di marchi che per lunghi periodi hanno spinto molto sul Gpl, come Opel (Astra, Insigna Sports Tourer, Mokka e Zafira), Renault Clio e Modus e la gamma Dacia.
Un mercato in crescita
Ad oggi il Gpl costituisce una tipologia di alimentazione dei motori a combustione rilevante. Secondo i dati Unrae, il parco circolante italiano di vetture a Gpl è pari al 6,5% del totale, mentre le vendite sono addirittura in crescita. Nel 2023, la quota sul venduto ha toccato quota 9,1% superando le 140.000 unità in volume.
Pur non essendo propriamente un carburante ecologico o sostenibile, il gas di petrolio conserva ancora la reputazione di carburante poco inquinante e soprattutto, economico, confermandosi soluzione apprezzata per prolungare la vita degli autoveicoli più datati.
A renderlo un settore di mercato appetibile contribuisce anche il fatto che normalmente gli intervalli di sostituzione degli iniettori per motori a Gpl sono più frequenti. Quelli tradizionali, proprio per il problema dei residui e dei bloccaggi già menzionato prima, di norma vanno sostituiti entro 3-4 anni.