Lancia Design Day. Così è stata battezzata la giornata che ha visto Luca Napolitano, CEO Lancia, e Jean Pierre Plouè, Chief Design Officer di Stellantis alternarsi sul palco naturale predisposto nella Galleria Grande della Reggia di Venaria, un capolavoro architettonico eseguito su progetto di Michelangelo Garrove e rivisto per darle la forma definitiva da Filippo Juvarra. Location ideale per svelare qualche dettaglio in più sul percorso di rinascita del marchio torinese che il Gruppo Stellantis ha pianificato con un orizzonte temporale di 10 anni.
Lancia Design Day: nulla è rivelato, tranne l’inizio del cammino
Il richiamo al passato di uno dei marchi italiani più amati, specialmente all’estero, è sempre presente nel racconto del futuro Lancia, ma ci piace sottolineare come esso sia presentato come un motivo ispirazionale, senza porre vincoli troppo stretti alla creatività dei designer che stanno lavorando ai nuovi modelli che vedremo in sequenza biennale a partire dal 2024, iniziando dalla nuova Ypsilon.
Un ‘reveal’ interlocutorio, e non è il primo, che aggiunge qualche elemento in più al racconto del percorso ma non svela ancora alcun oggetto reale, tantomeno i dettagli tecnici che gli appassionati aspettano da tempo. Per ora bisogna ‘accontentarsi’ del passato e del presente, peraltro prossimo al phase-out, chiamato Ypsilon.
Dare Forward 2030
Lancia non può esimersi di seguire il progetto Stellantis che guarda all’avanguardia della mobilità e in questo ambito Napolitano ha ribadito 5 punti fondamentali firmati col sangue:
- Qualità totale. Lancia, con Alfa Romeo e DS puntano al segmento premium
- Elettrificazione: dal 2028 mix di vendita 100% elettrico
- Sostenibilità : dal 2024 almeno il 50% dei materiali che si potranno toccare all’interno dell’abitacolo saranno ecologici;
- Rafforzare, o meglio ripristinare, una presenza importante in Europa
- Creare un nuovo modello distributivo, con una selezione dei dealer italiani, un massimo di 100 dealer in Europa e una netta svolta verso le vendite online
Un piano solido e concreto che Napolitano afferma procedere in modo veloce.
Ridisegnare il brand
Protagonista di quello che Napolitano ha definito il ‘rinascimento’ del marchio, è ovviamente il team di designer coordinati da Jean Pierre Plouè, un francese che ha dichiarato, e non poteva essere altrimenti, di avere da sempre un debole per il nostro design e che ha eletto a simbolo del suo ‘credo’ stilistico due icone come Carabo e Stratos.
Plouè vive a Torino e questo, come ha ribadito anche Napolitano, è segno di rispetto per le origini del marchio Lancia, indubbiamente quello più intimamente torinese per cultura e tradizione. Ploué e i suoi collaboratori hanno riscritto il linguaggio di design di Lancia sintetizzando in un volume stilizzato le parole ‘puro’ e ‘radicale’, per lanciare un nuovo codice di eleganza capace di creare emozione.
Con un approccio più astratto rispetto al classico ‘concept’ che anticipa nuovi approcci formali stabilendo un ‘fil rouge’ col prodotto da industrializzare, Plouè e andato oltre, oppure, a seconda dei punti di vista, si è fermato prima.
Nasce Lancia Pu+Ra Design
Un oggetto di design più che un’automobile, la plasmatura di un volume che nelle intenzioni del designer per racchiudere tutti gli stilemi che si rivedranno, non obbligatoriamente insieme, sulle nuove Lancia. Caratteristica comune a tutti i modelli sarà il cosiddetto ‘calice’ ovvero tre raggi di luce hi-tech che renderanno distinguibile il frontale da lontano, mentre da vicino sarà la nuova scritta Lancia e unire il passato col futuro.
Il nuovo logo ispirato a quello del ‘57
Nel corso del Lancia Design Day Teresa Mendicino, Global Brand Design di Lancia ha introdotto il nuovo logo, che, in controtendenza con flat design imposto dall’era digitale, resta tridimensionale e reinterpreta gli elementi distintivi di quello introdotto sula Flaminia, costituiti dal volante, lo scudo, la lancia e la bandiera, con la scritta che è composta da elementi di un font originale ed esclusivo, che ritroveremo tutti i supporti di comunicazione che interagiscono col pubblico.
Progressive Classic è il termine coniato per questa firma che legherà d’ora in poi il nome Lancia alla mobilità elettrica.
La collaborazione con Cassina
Le auto del futuro saranno sempre più un’estensione dell’ambiente domestico, inteso come casa e ufficio, e Lancia non è l’unica Casa premium ad esserne consapevole. Lo dimostra la collaborazione avviata con Cassina, una delle più rinomate aziende di arredi di alta qualità e design per interni. Una liaison che non mancherà di generare risultati interessanti e nuove prospettive di integrazione tra il mondo automotive e quello dell’architettura e che sarà ufficializzata alla prossima Milano Design Week.