
Prima di affrontare il tema, per descrivere il progetto della nuova Mazda 6e vorremmo esporre e trattare, a beneficio dei lettori, alcune considerazioni: il marchio Mazda, che identifica i veicoli di un’azienda giapponese nata nel 1920 Hiroshima con diverse finalità, entra ufficialmente a far parte del mondo dell’automobile, nel 1960, con la R360.
Si tratta di una piccola vettura, simile nell’impostazione alla Autobianchi Bianchina.
Mazda è nota ai più, soprattutto in Occidente, per un approccio tecnico coraggioso e innovativo che gli ha consentito di raggiungere grandi successi percorrendo una via difficile e irta di ostacoli: uno su tutti l’impiego del motore rotativo, altresì noto come Wankel, dal nome del suo inventore.
E poi attraverso una serie di roadster spettacolari costruite in oltre 900.000 esemplari, quali le varie Mazda Miata ed RX che hanno definito e caratterizzato il brand.
Parimenti, per il motore rotativo, dopo la prima Cosmo Sport del 1967, la Mazda è progredita fino all’acme rappresentato dalla vittoria alla 24 Ore di Le Mans del 1991 con un prototipo spinto da un quadrirotore, denominato 787 B.
Approccio Multi Solution
Le vetture con motore rotativo hanno caratterizzato e sono state indissolubilmente legate al brand nipponico per decenni.
Mazda, di fronte all’evolversi di uno scenario che offre orizzonti confusi e non meglio definiti legati alla cosiddetta ‘transizione ecologica’, ha scelto un ‘approccio multi solution’, una definizione apre un ventaglio di più offerte tecnologiche: dall’ibrido all’elettrico, dal rotativo come range extender al diesel, fino al propulsore endotermico tradizionale.
Si invertono le posizioni in quanto il Costruttore non sceglie ma propone una gamma estesa e lascia la scelta a completo appannaggio del cliente.
In questo panorama si inserisce la nuova Mazda 6e, presentata a Bruxelles a metà gennaio e oggi in Italia.
Mazda 6e: ammiraglia o ‘top di gamma’?
La vettura, che abbiamo visto in presentazione statica, viene indicata dalla Casa come ‘Ammiraglia’, forse perché in qualche modo e in qualche misura evoca le grandi vetture a tre volumi come Audi A8, BMW Serie 7 e Mercedes Classe S.
Ma questo termine, coniato negli anni ’60 per evocare un modello al vertice di una gamma coesa e coerente, oggi ha in parte perso il suo significato originale.
L’approccio Multi Solution, infatti, fa sì che ogni scelta al top della gamma possa identificare un’automobile come ‘Ammiraglia’ e non come un modello che si pone indipendentemente al vertice. Alchimie del marketing…
Al di là della terminologia troverete nelle schede tutti i valori che corrispondono alle caratteristiche tecniche della Mazda 6e per un eventuale confronto con la concorrenza.
Null’altro possiamo aggiungere poiché la presentazione statica cui abbiamo assistito ovviamente impedisce qualsiasi altra seria considerazione sui contenuti di questo interessante (sulla carta) veicolo.
Analisi formale
Pertanto, faremo due serie di considerazioni, la prima delle quali è di carattere stilistico. La Mazda 6e si presenta nei due prospetti laterali, con uno styling elegante nella forma del padiglione arrotondato che si ispira al lessico tradizionale occidentale.
In altri dettagli, dalla linea della cintura in giù, prevalgono gli elementi lessicali della cultura formale orientale, caratterizzata dal susseguirsi di elementi dai tratti sfuggenti, sghembi, divergenti, dove concavo e convesso non procedono in linea armonica, ma in contrasto intrinseco.
Sono in buona sostanza il ripescaggio degli elementi stilistici che caratterizzano, ad esempio, l’architettura e il costume del Sol Levante.
Ergonomia
L’altro punto oggetto della nostra disamina riguarda la valutazione ergonomica.
Diciamo subito che per essere una sedan a cinque porte lunga quasi 5 metri (esattamente 4.920 mm) si evince immediatamente la differenza fra abitabilità anteriore e posteriore, tuttavia il passo di 2.920 mm consente di disporre di adeguato spazio per le gambe.
Il posto di guida risulta ergonomicamente perfetto con un display, però, di dimensioni eccessive (14,6”) che toglie parzialmente visibilità alla linea inferiore del parabrezza.
E’ una tendenza generalizzata che tuttavia non condividiamo: o si guida o si guardano i display, troppo grandi; intervenga il Legislatore a tutela della sicurezza dei cittadini.
Per la seduta posteriore cambia la considerazione, in quanto il pavimento dell’abitacolo, per fare presumibilmente spazio alle batterie, risulta piuttosto alto da terra, inducendo le persone di statura (oltre il metro e ottanta) a una seduta un po’ scomoda.
Eccellente la cura dei particolari e la scelta dei materiali per gli interni, una caratteristica distintiva delle Mazda di ultima generazione.
Una piccola critica la dobbiamo tuttavia fare a carico di particolari come i profili cromati superiori delle portiere che risultano non perfettamente allineati: un dettaglio che osserviamo con attenzione su tutte le vetture che analizziamo e che, insieme ad altri, denunciano a colpo d’occhio la qualità del controllo del processo produttivo.
Una ricognizione forzatamente limitata non ci consente altre considerazioni né tantomeno una comparazione su dinamica, comfort e prestazioni in rapporto alla concorrenza diretta nel segmento delle full electric di alta gamma, tra cui citiamo Volkswagen ID.7, BYD Sealion7 e Hyundai Ioniq 6.
Powertrain
Per la 6e, Mazda ha previsto due opzioni: motore da 190 kW (258 CV) e 320 Nm abbinato a una batteria da 68,8 kWh per un’autonomia WLTP fino a 479 km.
La ricarica in CC si può arrivare fino a 200 kW, col che si raggiunge l’80% in 22 minuti.
Per le lunghe distanze c’è l’opzione Long Range con batteria da 80 kWh che consente di arrivare a 552 km.
In questo caso il motore è da 180 kW (245 CV) e 320 Nm.
La trazione in entrambi i casi è posteriori.
L’accelerazione da 0-100 km/h ferma il crono a circa 8 sec.
Allestimenti e prezzi della Mazda 6e
L’offerta di lancio, valida fino al 30 giugno 2025, prevede, a fronte di un prezzo che parte da € 43.850 (allestimento Takumi) e arriva a € 45.500 (Takumi Plus), un ‘Welcome Pack’ costituito da:
- una carta prepagata del valore di € 3.000 (pari a tre anni di ricarica gratuita valutata su percorrenza di 10.000 km/anno e consumo medio 16,6 kWh/100 km),
- uno sconto sottoforma di Bonus di € 3.000 da detrarre dal prezzo di listino;
- quattro diverse soluzioni d’acquisto a tasso agevolato per clienti business e privati.
Mazda, il cui nome è mutuato da quello del Dio Persiano del Benessere del Buono e del Positivo Ahura Mazda, è diventata, nel mondo, un’icona positiva del modo sportivo e sperimentale di intendere l’Automobile.
In tal senso va ricercata e interpretata questa nuova vettura che aspettiamo al vaglio della strada.