Frenare sul bagnato non deve essere un optional

Vredestein
foto © Apollo Tyres

Quando la pioggia è battente, sull’asfalto la fisica smette di essere un concetto astratto, diventa anzi un fattore molto importante di cui tener conto.

Infatti, lo spazio di frenata si allunga, la trazione si riduce, e ogni secondo di reazione vale oro.

Eppure, secondo una nuova ricerca commissionata da Apollo Tyres, la maggior parte degli automobilisti italiani continua a sottovalutare – spesso di molto – le distanze necessarie per arrestare il proprio veicolo in sicurezza sul bagnato.

La sorpresa (amara) dei numeri

I dati parlano chiaro perché il 66% degli automobilisti ignora o sottostima la distanza di sicurezza consigliata in caso di pioggia.

E se le associazioni automobilistiche raccomandano di raddoppiare la regola dei due secondi sull’asciutto, portandola a quattro secondi sul bagnato, oltre la metà degli intervistati ritiene che non sia necessario.

Ancora più allarmante, uno su sette ammette di non sapere quale distanza mantenere, mentre solo il 21% conosce correttamente l’obbligo di raddoppiare lo spazio di arresto.

La fascia meno consapevole è quella dei giovani, i guidatori tra 25 e 34 anni, dove appena il 13% fornisce la risposta corretta.

Un dato controintuitivo, considerando che si tratta della categoria più esposta alla guida quotidiana e ai viaggi a velocità sostenuta.

Pneumatici come prima linea di difesa

Gli pneumatici rappresentano il primo contatto con l’asfalto, e il loro contributo sul bagnato è determinante.

Non si tratta solo di mescola e disegno del battistrada, entra in gioco una complessa architettura di lamelle, canali e polimeri avanzati progettati per gestire drenaggio dell’acqua, deformazione controllata e stabilità alle alte velocità.

Gli pneumatici Vredestein, prodotti in Europa da Apollo Tyres, puntano proprio su questa sinergia tra tecnologia e sicurezza.

La gamma Quatrac, storicamente forte nel settore all-season, è progettata per ridurre gli spazi di frenata e migliorare la tenuta anche nelle condizioni più insidiose.

Merito della loro struttura multi-zona, che combina mescole ad alto contenuto di silice per massimizzare l’aderenza sul bagnato, canali longitudinali profondi per contrastare l’aquaplaning, lamelle 3D che favoriscono la trazione sulla neve e mantengono rigidità in curva e infine una carcassa ottimizzata per garantire stabilità anche su veicoli elettrici e ibridi, più pesanti.

Quatrac, un paladino sul bagnato

All’inizio di novembre, il Vredestein Quatrac ha conquistato il primo posto nel test annuale all-season di Auto Bild Allrad.

I giudici hanno apprezzato il suo “talento a tutto tondo” e la capacità di restare equilibrato su qualsiasi superficie, soprattutto sul bagnato, dove ha primeggiato in frenata e comportamento in curva.

Il battistrada del Quatrac ha mostrato assenza di punti deboli anche nelle prove di aquaplaning, mentre sulla neve ha ottenuto il miglior punteggio complessivo per grip e decelerazione.

Una gamma ampia e adatta a ogni esigenza.

Dalla versione standard a quella ad alte prestazioni Quatrac Pro+, l’offerta è stata ideata per vetture potenti e modelli elettrici di nuova generazione.

Forte dei risultati ottenuti e di un’esperienza nel segmento all-season che risale ai primi anni Novanta, Vredestein non si ferma.

Infatti, Apollo Tyres ha annunciato il lancio di un nuovo modello Quatrac nel 2026, con l’obiettivo di alzare ulteriormente gli standard di sicurezza e prestazioni in ogni stagione.

Conoscere la frenata è conoscere sé stessi

La lezione che arriva dalla ricerca è semplice ma fondamentale.

Non basta una buona auto per viaggiare sicuri, ma serve consapevolezza, è necessario conoscere la fisica della frenata. E serve dotarsi degli pneumatici giusti.

In un mondo in cui le auto diventano sempre più intelligenti, non possiamo permetterci che sia la nostra attenzione a restare “analogica”. Perché la distanza di sicurezza non è un numero, ma lo spazio che ci separa da una scelta responsabile.