Festival Alfa Romeo. Il “Bremen Classic Motorshow”, che si è svolto qualche settimana fa, ha segnato l’inizio della stagione 2015 dei saloni europei dedicati alle automobili d’epoca. In particolare, il salone è stato l’occasione per festeggiare il festival Alfa Romeo. Il Museo Storico Alfa Romeo di Arese (Milano) ha proposto tre coupé sportive: dallo studio di design di “Nuccio” Bertone, sono arrivate le esclusive 2000 Sportiva (1954), prodotta solo in due esemplari, e l’avveniristica – per l’epoca – Giulia Sprint Speciale (1963). Spazio anche alla Giulietta SZ (1960), arrivata dalla Carrozzeria Zagato, famosa per la leggerezza delle sue auto: a Brema era presente nella variante di carrozzeria più rara, quella con la coda “tronca”, realizzata per ottimizzare l’aerodinamica della vettura. Festival Alfa Romeo vuol dire anche Franco Scaglione, che in seguito divenne un designer di fama mondiale, valutò uno dei suoi lavori per Bertone come il suo risultato migliore: l’Alfa Romeo 2000 Sportiva. Scaglione, che più o meno contemporaneamente fece scalpore con le cosiddette BAT, basate sull’Alfa Romeo 1900, ricevette il compito di progettare una gran turismo da impiegare anche nelle competizioni adottando il motore della 1900. Il designer presentò due tipi di carrozzeria, la coupé a due posti (denominata in seguito 2000 Sportiva) e la versione aperta. Con poco più di 900 kg di peso a vuoto e passo accorciato, la 2000 Sportiva è una vettura molto agile e maneggevole. La struttura principale è formata da un telaio tubolare. L’originale motore 1.900 venne messo a punto e dotato di camere di combustione emisferiche. Ha una potenza di 138 CV, che lanciano questa coupé a una velocità massima pari a 220 km/h. Per quanto riguarda le sospensioni, la soluzione più raffinata e innovativa la troviamo al posteriore con il ponte De Dion, mentre il cambio è già a cinque rapporti. Della Coupé Alfa Romeo 2000 Sportiva ne furono costruiti solo due esemplari: quella con livrea grigio metallizzato è di proprietà del Museo Alfa Romeo, l’altra con carrozzeria rossa appartiene a un collezionista. Va infine ricordato che Scaglione successivamente disegnò anche l’Alfa Romeo Giulietta Sprint e la leggendaria Alfa Romeo 33 Stradale. Festival Alfa Romeo continua con la “Giulietta SZ” del 1960, realizzata dalla Carrozzeria Zagato, partner storico della Casa del Biscione, per consentire ai gentleman drivers di gareggiare nella categoria “Gran Turismo fino a 1,3 litri”. La SZ utilizza l’autotelaio della precedente “Sprint Speciale”. Una delle peculiarità della “SZ” è senza dubbio il peso ridottissimo (740 kg nella seconda serie) che, insieme a un efficiente profilatura aerodinamica, permette alla vettura di raggiungere i 200 km/h, velocità sorprendente per un motore da 1300 cc aspirato. La seconda serie, caratterizzata da una carrozzeria dotata della “coda tronca” (o “coda di Kamm”), ha prestazioni aerodinamiche ancora migliori ed è dotata dei freni a disco. La Giulietta SZ, nelle due serie, è prodotta in 210 esemplari, di cui 30 con la coda tronca. Festival Alfa Romeo si chiude con la “Giulietta Sprint Speciale”, meglio conosciuta come “SS”. Con una linea d’effetto, avveniristica e aggressiva, la SS ha il motore bialbero da 1,3 litri portato a una potenza di 100 CV, che permette alla vettura di raggiungere i 190 km/h: le prestazioni del “milletrè” stabiliscono un nuovo limite. La Giulietta Sprint Speciale ha una linea firmata Bertone, realizzata da Scaglione, che ricorda la “Disco Volante” del 1952 e infatti una delle sue caratteristiche distintive è proprio lo studio aerodinamico, di cui le prestazioni ne traggono diretto beneficio. Quando nel 1962 la Casa del Portello presenta la “Giulia T.I.”, berlina sportiva innovativa e rivoluzionaria, il “suo” motore 1600 viene adottato anche dal resto dei modelli in gamma, così la Giulietta SS diventa “Giulia Sprint Speciale”. Con il “millesei” le prestazioni diventano eccezionali: si sfiorano i 200 km/h.